del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa
risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile
che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali
manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di
manutenzione sono rilevati nel conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l’IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L’IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa dei leasing
(contratti che danno il diritto all’utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti
di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing
finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari –
contratti di leasing relativi ad attività di “scarso valore/low value assets” (ad esempio i personal computer,
fotocopiatrici,…) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza
entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte
dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un’attività che
rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d’uso). I
locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e
l’ammortamento del diritto d’uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di
determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento
nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per
determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l’importo della rimisurazione della passività
per leasing come una rettifica del diritto d’uso dell’attività. Il principio non prevede, invece, modifiche
significative per i locatori.
Perdite di valore (Impairment) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre
l’esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e
materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello
recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e
altre attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di
possibile perdita di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di
un’attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività
viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il
valore d’uso. Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati
utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore
del denaro e dei rischi correlati all’attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione
del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso
finanziario autonomo, viene individuata l’unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene
appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
La pandemia da Covid-19 è da ritenere un evento straordinario che richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attività sopra menzionate possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il
management ha utilizzato il Budget di gruppo 2022 approvato in CdA. Per i restanti periodi il management
ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto (“CAGR”) variabile dallo 0,15%