BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO
D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2021
2
LETTERA DEL PRESIDENTE
In un contesto ancora contrassegnato dal perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia Covid-19,
il Gruppo Aeffe ha saputo affrontare brillantemente le sfide con risultati soddisfacenti per tutti i brand di
proprietà del Gruppo Aeffe, quali Alberta Ferretti, Moschino, Philosophy di Lorenzo Serafini e Pollini, oltre che
cogliere nuove opportunità in linea con un virtuoso percorso di sviluppo.
Sul versante economico-finanziario, l’esercizio 2021 si è chiuso con una crescita a doppia cifra dei ricavi
(+20,8% a cambi costanti e +20,6% a cambi correnti), grazie al buon andamento di tutti i brand di proprietà
del Gruppo Aeffe, quali Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini, trasversalmente
nelle diverse geografie e nei diversi canali distributivi. Inoltre, il Gruppo ha dimostrato una capacità di
interpretare la difficile situazione attraverso un efficientamento strutturale del modello di business con
benefici concreti sulla riduzione dei costi fissi e, conseguentemente, sulla marginalità. Riteniamo che le azioni
intraprese consentiranno un miglioramento della leva operativa anche negli anni a venire.
In ottica strategica, il 2021 si è contraddistinto per alcune iniziative volte a creare delle solide basi per il
futuro del Gruppo, partendo dal nuovo corso di Moschino. Ricordiamo infatti le operazioni straordinarie sul
brand con il raggiungimento del pieno controllo, a seguito dell’acquisizione del restante 30% del capitale,
che ci permetterà di governare tutte le attività legate alla catena del valore, oltre alla gestione integrata del
relativo portafoglio licenze abbigliamento. Inoltre, in questi mesi stiamo finalizzando il progetto di gestione
diretta della distribuzione di Moschino in un’area ad elevato potenziale come la Mainland Cina, che sarà
pienamente operativo da fine giugno. Inoltre, continuando a guardare con attenzione alle tendenze globali
del settore moda e lusso e delle esigenze dei consumatori anche millenials, prosegue il rafforzamento della
strategia omnichannel e della presenza di tutti i nostri brand sul canale online, con riscontri già molti positivi,
puntando su interazione, dinamicità e su una ampliata customer experience.
Nonostante un’esposizione marginale a Russia e Ucraina (con un’incidenza del 2,6% sul fatturato consolidato
2021), è opportuno considerare che le preoccupazioni e l’incertezza legata alle tensioni geopolitiche possano
influenzare l’andamento del mercato nei prossimi mesi, ma rinnoviamo l’impegno nella valorizzazione della
qualità, creatività e distintività dei nostri brand. Confidiamo quindi che la vision strategica condivisa e
adottata possa contribuire allo sviluppo di medio-lungo termine del Gruppo.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Massimo Ferretti
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INDICE
ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2021 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
PROSPETTI CONTABILI 26
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE 30
NOTE ILLUSTRATIVE 36
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 82
PROGETTO DI BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2021 88
RELAZIONE SULLA GESTIONE 89
PROSPETTI CONTABILI 97
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 101
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE 109
NOTE ILLUSTRATIVE 114
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 154
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Organi sociali della Capogruppo
Presidente
Massimo Ferretti - Membro del Comitato Esecutivo
Vice Presidente
Alberta Ferretti
Amministratore Delegato
Simone Badioli - Membro del Comitato Esecutivo
Consiglieri
Giancarlo Galeone - Membro del Comitato Esecutivo
Roberto Lugano
Daniela Saitta
Bettina Campedelli
Michela Zeme
Marco Francesco Mazzù
Presidente
Stefano Morri
Sindaci
Fernando Ciotti
Carla Trotti
Sindaci Supplenti
Nevio Dalla Valle
Daniela Elvira Bruno
Consiglio di Amministrazione
Collegio sindacale
Comitato per
la Remunerazione
Presidente
Daniela Saitta
Consiglieri
Roberto Lugano
Michela Zeme
Presidente
Bettina Campedelli
Consiglieri
Roberto Lugano
Daniela Saitta
Comitato Controllo
Rischi e Sostenibilità
5
Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2021
100% 100%
100%
100% 100% 100%
100% 100% 100%
100% 100% 100%
100% 99,9%
100% 100%
DI VISIONE PRET A PORTER
DI VISI ONE CALZATURE E PELLETERIA
100% 100%
100% 100%
100%
75%
Pollini Retail SpA
ITALIA
Moschino France Sarl
FRANCI A
Bloody Mary Inc
USA
Pollini Austria Gmbh
AUSTRI A
Aeffe Germany Gmbh
GERMANI A
Moschino Korea Ltd
COREA
Pollini SpA
ITALIA
Fashoff UK Ltd
REGNO UNITO
Aeffe USA Inc
USA
Moschino Japan Ltd
GIAPPONE
Aeffe France Sarl
FRANCI A
Pollini Suisse Sagl
SVIZZERA
Aeffe Retail SpA
ITALIA
Divé SA
R.S.M.
Moschino SpA
ITALIA
Velmar SpA
ITALIA
Aeffe Japan Inc
GIAPPONE
Aeffe UK Ltd
REGNO UNITO
Moschino Asia Pacific Ltd
HONG KONG
Aeffe Shanghai Ltd
CI NA
Moschino USA Inc
USA
Ae ffe Spagna Slu
SP AGNA
6
Brand portfolio
7
Sedi
AEFFE
Via Delle Querce, 51
47842 - San Giovanni in Marignano (RN)
Italia
MOSCHINO
Via San Gregorio, 28
20124 Milano (MI)
Italia
POLLINI
Via Erbosa I° tratto, 92
47030 - Gatteo (FC)
Italia
VELMAR
Via Delle Querce, 51
47842 - San Giovanni in Marignano (RN)
Italia
8
Showroom
MILANO
(FERRETTI PHILOSOPHY - POLLINI)
Via Donizetti, 48
20122 - Milano
Italia
LONDRA
(FERRETTI PHILOSOPHY MOSCHINO)
28-29 Conduit Street
W1S 2YB - Londra
Inghilterra
NEW YORK
(GRUPPO)
30 West 56th Street
10019 - New York
Stati Uniti
MILANO
(MOSCHINO)
Via San Gregorio, 28
20124 - Milano
Italia
PARIGI
(FERRETTI PHILOSOPHY MOSCHINO)
43, Rue du Faubourg Saint Honoré
75008 - Parigi
Francia
9
Principali location dei punti vendita a gestione diretta
ALBERTA FERRETTI
Milano
Roma
Parigi
Londra
POLLINI
Milano
Venezia
Bolzano
Varese
SPAZIO A
Firenze
Venezia
MOSCHINO
Milano
Roma
Capri
Parigi
Londra
New York
Seoul
Pusan
Daegu
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Principali dati ed indici economico finanziari
Esercizio Esercizio
2021 2020
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 333,1 279,6
Margine operativo lordo (EBITDA) * (Valori in milioni di Euro) 35,3 4,5
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 9,2 ( 24,6)
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) 6,3 ( 27,6)
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) 12,1 ( 21,4)
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) 0,122 ( 0,214)
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 37,1 3,1
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 11,2 1,1
* L'EB ITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così
definita è una misura utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello
stesso e non è identificata come misura contabile nell'ambito sia dei Principi Cointabili Italiani sia degli IFRS e,
pertanto, non deve essere considerata una misura alternativa per la valutazione del risultato del Gruppo. Poichè la
composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione
applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere
31 dicembre 31 dicembre
2021 2020
Capitale Investito Netto
(Valori in milioni di Euro)
288,9 319,7
Indebitamento Finanziario Netto
(Valori in milioni di Euro)
168,7 141,0
Patrimonio netto di Gruppo
(Valori in milioni di Euro)
120,2 148,2
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 1,1 1,4
Attività a breve/Passività a breve Quoziente 1,8 2,1
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 0,9 0,9
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto Quoziente 1,4 0,8
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto (Valori in percentuale) 3,2 ( 7,7)
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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021
12
Relazione sulla gestione
1. SCENARIO ECONOMICO
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell’ambito delle quali il nostro
Gruppo si è trovato ad operare.
QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE
Secondo le previsioni economiche d'inverno 2022 della Commissione europea pubblicato il 10 febbraio 2022,
dopo una notevole espansione del 5,3% nel 2021, l'economia dell'UE crescerà del 4,0% nel 2022 e del 2,8%
nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà inoltre al 4,0% nel 2022, per poi scendere al 2,7% nel 2023.
Nel terzo trimestre del 2021l'UE nel suo insieme è ritornata ai livelli del PIL precedenti la pandemia e si
prevede che tutti gli Stati membri raggiungeranno questo traguardo entro la fine del 2022.
Dopo la marcata ripresa dell'attività economica iniziata nella primavera dello scorso anno e proseguita senza
sosta fino all'inizio dell'autunno, si stima che lo slancio della crescita sia sceso allo 0,4% nell'ultimo trimestre
del 2021, rispetto al 2,2% registrato nel trimestre precedente. Benché il rallentamento fosse già indicato nelle
previsioni economiche dell'autunno 2021, dopo che l'UE aveva colmato il divario con i livelli della produzione
precedente la pandemia nel terzo trimestre del 2021, esso si è rivelato più marcato del previsto con
l'intensificarsi di elementi che frenano la crescita: in particolare, l'aumento dei contagi da COVID-19, i prezzi
elevati dell'energia e i continui problemi di approvvigionamento.
Poiché la crescita continua a essere influenzata dalla pandemia, molti paesi dell'UE subiscono l'effetto
combinato di una maggiore pressione sui sistemi sanitari e delle carenze di personale dovute a malattie,
quarantene precauzionali o obblighi di assistenza. Si prevede, inoltre, che i problemi di tipo logistico e di
approvvigionamento, tra cui la carenza di semiconduttori e di alcuni materie prime metalliche, continueranno
a pesare sulla produzione, almeno per tutta la prima metà dell'anno. Infine si prevede che i prezzi
dell'energia rimarranno elevati per un periodo più lungo di quello stimato nelle previsioni di autunno,
esercitando un maggiore effetto frenante sull'economia e un aumento delle pressioni inflazionistiche.
Tale previsione presuppone che l'effetto frenante sull'economia esercitato dall'attuale ondata di contagi sia
di breve durata. L'attività economica è vista in ripresa, grazie anche alla normalizzazione delle condizioni di
approvvigionamento e alla riduzione delle pressioni inflazionistiche. Guardando oltre le turbolenze di breve
periodo, è evidente che i fondamentali alla base dell'attuale fase espansionistica continuano a essere solidi.
Grazie a un mercato del lavoro in continuo miglioramento, ai risparmi delle famiglie a livello elevato, a
condizioni di finanziamento ancora favorevoli e alla piena attuazione del dispositivo per la ripresa e la
resilienza si prevede che la fase espansionistica sarà solida e duratura.
Sebbene l'impatto della pandemia sull'attività economica sia diminuito nel tempo, le misure di contenimento
in corso e il protrarsi della carenza di personale potrebbero avere un effetto frenante. E potrebbero inoltre
ostacolare il funzionamento delle catene di approvvigionamento per un lasso di tempo più lungo del
previsto. Per contro, una crescita più debole della domanda nel breve periodo potrebbe contribuire a
risolvere i problemi di approvvigionamento in anticipo rispetto alle previsioni.
Una nota positiva è data dal fatto che la domanda delle famiglie potrebbe crescere più del previsto, come
verificatosi in precedenza con la riapertura delle economie nel 2020, e gli investimenti favoriti dal dispositivo
per la ripresa e la resilienza potrebbero dare un impulso maggiore alle attività.
L'inflazione potrebbe risultare più elevata rispetto alle stime se le pressioni sui costi si trasferissero in misura
maggiore del previsto dai prezzi alla produzione ai prezzi al consumo, amplificando il rischio di effetti di
secondo impatto.
I rischi per le prospettive di crescita e di inflazione sono notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche
nell'Europa orientale.
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SCENARIO MACROECONOMICO DELL’ABBIGLIAMENTO
Il Consensus Altagamma stima per il 2022 una crescita più organica e positiva anche se non così accelerata
come in questo 2021. La riapertura dei negozi e i primi viaggi favoriranno il trend positivo che stima un
EBITDA medio per il 2022 in crescita del +11%.
L’abbigliamento è previsto crescere del +9% e il deciso ritorno a livelli pre Covid-19 ha riattivato creatività e
proposte innovative, mentre gli accessori continuano nel loro trend positivo, +11% per la pelletteria e +9%
per le calzature.
L’ecosistema distributivo - malgrado la riapertura dei negozi è previsto mantenere la spinta verso il digitale,
che si riconferma anche per il 2022 il canale più in espansione. Il Retail digitale previsto crescere a +15%, con
molti brand orientati verso una strategia redditizia di distribuzione digitale monobrand o con e-tailers
(concession). I negozi fisici segnano un +9% e continuano ad essere rilevanti per il comparto. Il wholesale
fisico resta fragile con un +4%, mentre il 50% degli acquisti online viene fatto ancora nel wholesale digitale,
dove si consolideranno crescite significative con un +13%.
2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA’ SVOLTE DAL GRUPPO
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione,
nella produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e
calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un’ottica di costante attenzione all’unicità
ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali “Alberta Ferretti”, Philosophy di
Lorenzo Serafini”, “Moschino” e Pollini”, sia con marchi di cui è licenziataria. Il Gruppo, inoltre, ha concesso in
licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali
completa la propria offerta (profumi, linee bimbo, occhiali e altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono
l’offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l’abbigliamento intimo e
mare); e (ii) calzature e pelletteria.
La divisione prêt-à-porter
La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera
prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di
lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto
attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Philosophy di
Lorenzo Serafini”, “Moschino”, “Boutique Moschino” e “Love Moschino”) sia per i marchi concessi in licenza
da altre maison esterne al Gruppo. Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che
avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.
Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di
lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e
distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali “Moschino”, sia con marchi in licenza da soggetti
terzi.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in
particolare, il contratto di licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea Love, ai profumi delle linee
Moschino, ed agli occhiali a marchio “Moschino”.
Aeffe
L’attività di Aeffe trae origine dall’iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come
impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua
fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell’evoluzione di
Aeffe.
14
La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una
vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti
maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.
In quest’ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e
distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio “Moschino Couture!”.
Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le
collezioni prêt-à-porter donna a marchio “Jean Paul Gaultier”.
Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature
e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie
maison con le rispettive linee di accessori.
Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che gda qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva
nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.
Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l’Offerta
Pubblica e la quotazione sull’MTA - Segmento STAR delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo
l’Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull’MTA - Segmento STAR di Borsa Italiana.
Moschino
La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello
internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i
collaboratori e gli amici raccolgono l’eredità dello stilista rispettandone l’identità creativa e la filosofia.
Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione
artistica e diventa la responsabile dell’immagine e dello stile del marchio.
La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le
collezioni Moschino, sia per l’Italia sia per l’estero.
La società gestisce, inoltre, direttamente cinque boutique monomarca, che commercializzano le linee
Moschino, due delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.
Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.
Nel 2021 Aeffe SpA. ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la
partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l’intero capitale.
Velmar
Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di
lingerie, underwear, beachwear, loungewear.
Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie
e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.
Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due
case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee
active e sport, rispettivamente per il marchio Extee” e “Prada” per la linea uomo.
Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di “Byblos” uomo e donna.
Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle
linee “Blugirl”.
Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l’acquisizione costituisce
la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.
Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear
uomo e beachwear e lingerie donna a marchio “Moschino”.
Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.
15
Nel 2020 Velmar ha siglato un accordo di licenza pluriennale con Chiara Ferragni per la produzione e
distribuzione globale delle collezioni intimo e beachwear a marchio Chiara Ferragni.
Aeffe Usa
Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello
Stato di New York.
La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la
distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e
Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla
stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L’attività della
società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan.
Aeffe Retail
Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 14 tra boutique e outlet,
sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri,
gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.
Aeffe Uk
Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo
Serafini”.
Aeffe France
Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi Alberta Ferretti”. La società svolge anche
attività di agenzia per il mercato francese per i marchi Alberta Ferretti” e “Philosophy di Lorenzo Serafini.
Aeffe Shanghai
Aeffe Shanghai, sita in Shanghai, è una socie controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ed ha come oggetto
sociale la commercializzazione wholesale di capi di abbigliamento e accessori.
Aeffe Germany
Aeffe Germany è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Metzingen in Germania che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Aeffe Spagna
Aeffe Spagna è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Barcellona in Spagna che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Aeffe Japan
Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio
2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee “Alberta Ferretti” e “Philosophy di Lorenzo Serafini”, a
Woollen Co., Ltd..
Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese
e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.
Moschino Japan
Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1
gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..
Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese
e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.
Moschino Korea
16
Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera nel comparto
retail tramite negozi a gestione diretta e duty free che commercializzano le linee Moschino nel Paese.
Fashoff Uk
Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l’attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino,
Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a
Londra.
Moschino France
Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l’attività di agenzia per le collezioni Moschino.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee
Moschino a Parigi.
Bloody Mary
Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal
2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York. Tale
contratto si è concluso a settembre 2018.
Moschino USA
Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A.,
gestisce una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a New York.
Moschino Asia Pacific
Moschino Asia Pacific, società fondata nel 2021 con sede a Hong Kong e controllata al 100% da Moschino
S.p.A., svolge servizi commerciali per i mercati asiatici.
La divisione calzature e pelletteria
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa
controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola
pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L’attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l’ideazione, la produzione e la
distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in
licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società
esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio Pollini”, quali i contratti di licenza per la
realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
Pollini
L’attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e
calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro
Pascoli (FC). L’Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di
professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti
produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e
Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che
rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature,
borse e accessori coordinati.
Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.
Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio,
presentando collezioni “a tema” (tra le quali la collezione di calzature sportive “Daytona” ispirata al mondo
delle corse motociclistiche).
17
Già negli anni settanta l’attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue
collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli
stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.
Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un’estensione di 50.000 metri quadri, di
cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show
room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e
amministrativi.
Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l’acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di
controllo di Pollini. L’acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi
sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista
Alberta Ferretti.
Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la
produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..
Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l’unico azionista.
Pollini Retail
Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra
boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.
Pollini Suisse
Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a
Mendrisio.
Pollini Austria
Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a
Pandorf.
18
3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(Valori in unità di Euro)
Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2021 sui ricavi 2020 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
324.592.143 100,0% 269.116.774 100,0% 55.475.369 20,6%
Altri ricavi e proventi 8.521.078 2,6% 10.485.768 3,9% ( 1.964.690) (18,7%)
TOTALE RICAVI 333.113.221 102,6% 279.602.542 103,9% 53.510.679 19,1%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 17.639.882) (5,4%) 2.341.099 0,9% ( 19.980.981) (853,5%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 114.385.792) (35,2%) ( 110.162.492) (40,9%) ( 4.223.300) 3,8%
Costi per servizi ( 93.182.942) (28,7%) ( 93.242.015) (34,6%) 59.073 (0,1%)
Costi per godimento beni di terzi ( 5.729.826) (1,8%) ( 6.630.888) (2,5%) 901.062 (13,6%)
Costi per il personale ( 63.136.252) (19,5%) ( 61.752.840) (22,9%) ( 1.383.412) 2,2%
Altri oneri operativi ( 3.693.579) (1,1%) ( 5.661.916) (2,1%) 1.968.337 (34,8%)
Totale costi operativi ( 297.768.273) (91,7%) ( 275.109.052) (102,2%) ( 22.659.221) 8,2%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 35.344.948 10,9% 4.493.490 1,7% 30.851.458 686,6%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 4.018.582) (1,2%) ( 4.474.396) (1,7%) 455.814 (10,2%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 4.814.328) (1,5%) ( 5.103.882) (1,9%) 289.554 (5,7%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso ( 16.188.015) (5,0%) ( 16.889.860) (6,3%) 701.845 (4,2%)
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 1.155.131) (0,4%) ( 2.590.616) (1,0%) 1.435.485 (55,4%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 26.176.056) (8,1%) ( 29.058.754) (10,8%) 2.882.698 (9,9%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 9.168.892 2,8% ( 24.565.264) (9,1%) 33.734.156 (137,3%)
Proventi finanziari 665.668 0,2% 638.871 0,2% 26.797 4,2%
Oneri finanziari ( 1.535.290) (0,5%) ( 1.460.390) (0,5%) ( 74.900) 5,1%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso ( 1.980.778) (0,6%) ( 2.200.668) (0,8%) 219.890 (10,0%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 2.850.400) (0,9%) ( 3.022.187) (1,1%) 171.787 (5,7%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.318.492 1,9% ( 27.587.451) (10,3%) 33.905.943 (122,9%)
Imposte 5.807.514 1,8% 4.230.874 1,6% 1.576.640 37,3%
RISULTATO NETTO* 12.126.006 3,7% ( 23.356.577) (8,7%) 35.482.583 (151,9%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie - 0,0% 1.959.730 0,7% ( 1.959.730) (100,0%)
RISULTATO NETTO PER IL GRUPPO 12.126.006 3,7% ( 21.396.847) (8,0%) 33.522.853 (156,7%)
* Vedi commento su Risultato netto rettificato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2021 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 324.592 migliaia rispetto a Euro 269.117
migliaia dell’esercizio 2020, con un incremento del 20,6% (+20,8% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a Euro 220.198 migliaia, registrando un incremento
dell’11,5% a cambi correnti rispetto al 2020 (+11,7% a cambi costanti). I ricavi della divisione calzature e
pelletteria hanno segnato un aumento del 30,2%, sia a cambi costanti sia a cambi correnti, al lordo delle
elisioni tra le due divisioni e sono ammontati a Euro 139.862 migliaia.
Ripartizione dei ricavi per marchio
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 % 2020 % Δ %
Alberta Ferretti 16.951 5,2% 14.544 5,4% 2.407 16,6%
Philosophy 15.760 4,9% 13.402 5,0% 2.358 17,6%
Moschino 258.418 79,6% 215.423 80,0% 42.995 20,0%
Pollini 31.186 9,6% 22.408 8,3% 8.778 39,2%
Altri 2.277 0,7% 3.340 1,3% ( 1.063) (31,8%)
Totale 324.592 100,0% 269.117 100,0% 55.475 20,6%
19
Nell’esercizio 2021, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento del 16,5%, con un’incidenza sul
fatturato del 5,2%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un incremento del 17,6%,
con un’incidenza sul fatturato del 4,9%.
Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 20,0%, con un’incidenza sul fatturato
del 79,6%.
Il marchio Pollini ha registrato una crescita del 39,2%, con un’incidenza sul fatturato consolidato pari al 9,6%,
mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento del 31,8%, con
un’incidenza sul fatturato dello 0,7%.
Ripartizione dei ricavi per area geografica
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 % 2020 % Δ %
Italia 132.138 40,7% 114.912 42,7% 17.226 15,0%
Europa (Italia esclusa) 105.535 32,5% 84.731 31,5% 20.804 24,6%
Asia e Resto del mondo 65.368 20,1% 53.926 20,0% 11.442 21,2%
America 21.551 6,7% 15.548 5,8% 6.003 38,6%
Totale 324.592 100,0% 269.117 100,0% 55.475 20,6%
Nel 2021 il Gruppo ha registrato crescite a doppia cifra in tutti i mercati in cui opera, con incrementi molto
sostenuti in Europa, Asia, Resto del mondo e America.
Le vendite sul mercato italiano sono aumentate del 15,0% a Euro 132.138 migliaia rispetto al 2020 grazie agli
ottimi risultati conseguiti dal canale wholesale e dall’online diretto.
Nel 2021 le vendite in Europa, con un’incidenza sul fatturato del 32,5%, hanno riportato un aumento del
24,6%, principalmente in virtù del trend positivo di Germania, Gran Bretagna ed Est Europa nel canale
wholesale. Il retail ha continuato ad essere influenzato parzialmente dal limitato afflusso di turisti.
In Asia e nel Resto del mondo, il Gruppo ha conseguito ricavi per Euro 65.369 migliaia, con un’incidenza sul
fatturato del 20,1%, in aumento del 21,2% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo del 2020. L’area della
Greater China ha trainato la crescita riportando una progressione del 23%.
A tassi di cambio correnti, le vendite in America, con un’incidenza sul fatturato del 6,7%, hanno registrato una
crescita pari al 38,6%, grazie all’ottimo andamento sia del canale wholesale sia del canale retail, incluso
l’online.
Ripartizione dei ricavi per canale distributivo
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 % 2020 % Δ %
Wholesale 238.805 73,6% 195.117 72,5% 43.688 22,4%
Retail 72.164 22,2% 63.527 23,6% 8.637 13,6%
Royalties 13.623 4,2% 10.473 3,9% 3.150 30,1%
Totale 324.592 100,0% 269.117 100,0% 55.475 20,6%
Il canale wholesale, che rappresenta il 73,6% del fatturato, ha registrato una crescita del 22,4% a tassi di
cambio correnti.
Le vendite dei negozi a gestione diretta, incluso l’online diretto, (canale retail), pari al 22,2% delle vendite del
Gruppo mostrano segnali di recupero grazie al progressivo allentamento delle restrizioni alla circolazione
internazionale delle persone. Il canale retail ha evidenziato un incremento del 13,6% a tassi di cambio
correnti rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. Le vendite dell’e-commerce considerate
distintamente hanno, invece, registrato nel periodo un andamento molto positivo, facendo registrare ottime
performance per tutti i brand e in tutte le aree geografiche.
20
I ricavi per royalties, che rappresentano il 4,2% del fatturato consolidato, sono cresciuti del 30,1% rispetto allo
stesso periodo del 2020.
Costo per il personale
Il costo del personale passa da Euro 61.753 migliaia dell’esercizio 2020 a Euro 63.136 migliaia dell’esercizio
2021, registrando un incremento pari a Euro 1.383 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal
22,9% dell’esercizio 2020 al 19,5% dell’esercizio 2021.
La forza lavoro passa da una media di 1.333 unità dell’esercizio 2020 alle 1.287 unità dell’esercizio 2021.
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Operai 259 241 18 7,5%
Impiegati-quadri 998 1.063 ( 65) (6,1%)
Dirigenti 30 29 1 3,4%
Totale 1.287 1.333 ( 46) (3,5%)
Margine operativo lordo (EBITDA)
Nell’esercizio 2021, l’EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 35.345 migliaia (con un’incidenza del
10,9% sul fatturato), registrando un incremento del 686,6% rispetto all’EBITDA del 2020 pari a Euro 4.493
migliaia (con un’incidenza dell’1,7% sul fatturato).
La marginalità è aumentata più che proporzionalmente rispetto all’incremento dei ricavi. Ciò riflette sia il
significativo incremento dei ricavi sia i risultati positivi derivanti dai risparmi di costi per il personale, affitti e
costi generali, conseguiti grazie alle azioni intraprese dal Gruppo per contrastare le conseguenze del
diffondersi del virus su scala globale.
Per la divisione prêt-à-porter l’EBITDA del 2021 è stato pari a Euro 23.049 migliaia (pari al 10,5% del
fatturato), rispetto a Euro 3.594 migliaia del 2020 (pari all’1,8% delle vendite), registrando un incremento di
Euro 19.455 migliaia.
Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2021 l’EBITDA è stato di Euro 12.296 migliaia (pari all’8,8% delle
vendite), rispetto all’EBITDA di Euro 899 migliaia del 2020 (pari allo 0,8% del fatturato), con un incremento di
Euro 11.397 migliaia.
Risultato operativo (EBIT)
L’EBIT consolidato è stato positivo per Euro 9.169 migliaia (pari al 2,8% del fatturato), registrando un
incremento pari a Euro 33.734 migliaia, rispetto all’EBIT negativo del 2020 pari a Euro -24.565 migliaia,
dovuto principalmente alla crescita dell’EBITDA.
Risultato ante imposte
Il risultato ante imposte passa da una perdita di Euro 27.587 migliaia nel 2020 ad un utile di Euro 6.318
migliaia nel 2021, con un incremento in valore assoluto di Euro 33.905 migliaia.
Risultato netto
Il risultato netto dell’esercizio ha registrato un utile di Euro 12.126 migliaia, con un miglioramento di Euro
35.483 migliaia, rispetto alla perdita di Euro 23.357 migliaia nell’esercizio 2020.
21
Risultato netto (RISULTATO RETTIFICATO)
L’utile del periodo adjusted, al netto degli effetti fiscali straordinari legati a rivalutazioni e riallineamenti
attuati come previsto dall’art. 110 del Decreto Legge 104/2020 (“Decreto Agosto”), e alla svalutazione della
partecipazione di una controllata, ammonta a 2,6 milioni di Euro.
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(Valori in unità di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2021
2020
Crediti commerciali 50.034.112
39.094.519
Rimanenze 91.406.571 109.285.351
Debiti commerciali ( 78.690.149) ( 69.328.170)
CCN operativo 62.750.534 79.051.700
Altri crediti correnti 32.513.758 28.570.739
Crediti tributari 6.636.204 10.465.392
Attività per derivati - -
Altri debiti correnti ( 17.582.148) ( 16.676.076)
Debiti tributari ( 4.447.875) ( 3.753.375)
Passività per derivati ( 22.223) ( 349.002)
Capitale circolante netto 79.848.250 97.309.378
Immobilizzazioni materiali 58.770.962 61.657.913
Immobilizzazioni immateriali 68.866.417 72.489.488
Attività per diritti d'uso 85.961.940 100.471.903
Partecipazioni 30.069 131.558
Altre attività non correnti 1.565.654 2.615.956
Attivo immobilizzato 215.195.042 237.366.818
Fondi relativi al personale ( 4.478.746) ( 4.900.460)
Accantonamenti ( 1.758.142) ( 1.543.670)
Attività disponibili per la vendita - -
Passività non finanziarie ( 1.120.371) ( 1.768.758)
Attività fiscali per imposte anticipate 15.164.461 21.287.015
Passività fiscali per imposte differite ( 13.945.178) ( 28.016.336)
CAPITALE INVESTITO NETTO 288.905.316 319.733.987
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866
Altre riserve 110.437.855 131.311.933
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 27.320.768) 13.273.509
Risultato di periodo 12.126.006 ( 21.396.847)
Patrimonio Netto del Gruppo 120.160.452 148.232.461
Patrimonio Netto di Terzi - 30.524.025
Totale Patrimonio Netto 120.160.452 178.756.486
Crediti finanziari correnti ( 2.913.650) ( 651.944)
Disponibilità liquide ( 31.306.566) ( 39.828.260)
Passività finanziarie non correnti 90.697.332 34.348.837
Crediti finanziari non correnti - ( 2.037.324)
Passività finanziarie correnti 36.595.368 60.938.851
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA SENZA IFRS 16 93.072.484 52.770.160
Passività per leasing correnti 13.320.667 12.974.406
Passività per leasing non correnti 62.351.713 75.232.935
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 168.744.864 140.977.501
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 288.905.316 319.733.987
22
CAPITALE INVESTITO NETTO
Rispetto al 31 dicembre 2020, il capitale investito netto è diminuito del 9,6%.
Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 79.848 migliaia (24,6% dei ricavi) rispetto a Euro 97.309 migliaia
del 31 dicembre 2020 (36,2% dei ricavi).
L’analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto
segue:
il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente del 20,6% (Euro 16.301 migliaia),
con unincidenza sui ricavi che passa dal 29,4% del 2020 al 19,3% del 2021;
la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 3.037 migliaia
rispetto al periodo precedente principalmente per l’incremento dei crediti per costi anticipati;
la somma dei crediti tributari e debiti tributari si riduce di complessivi Euro 4.524 migliaia. Tale
decremento è dovuto principalmente alla diminuzione del credito IVA.
Attivo immobilizzato
La variazione delle attività fisse di Euro 22.172 migliaia al 31 dicembre 2021 rispetto al 31 dicembre 2020, è
dovuta agli ammortamenti del periodo e agli investimenti effettuati nel corso del 2021.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
La situazione finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021 mostra un indebitamento di Euro 168.745 migliaia
comprensivo dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di Euro 140.978 migliaia del 31 dicembre 2020,
con un peggioramento di Euro 27.767 migliaia. L’indebitamento al 31 dicembre 2021 relativo all’IFRS 16
ammonta a Euro 75.672 migliaia di cui Euro 13.320 migliaia correnti e Euro 62.352 migliaia non correnti.
L’indebitamento al netto dell’effetto IFRS 16 di fine dicembre 2021 ammonta a Euro 93.072 migliaia rispetto
all’indebitamento di Euro 52.770 migliaia di fine dicembre 2020, registrando un peggioramento di Euro
40.302 migliaia.
Nel corso del 2021, Aeffe SpA ha rilevato la partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A., per un
corrispettivo pari ad Euro 66.571 migliaia ed ha rilevato anticipatamente la licenza di produzione e
commercializzazione delle collezioni abbigliamento donna “Love Moschino” per un corrispettivo pari ad Euro
3.637 migliaia. Al netto di questi effetti straordinari la posizione finanziaria netta sarebbe migliorata di Euro
29.906 migliaia, grazie sia ai migliori risultati economici conseguiti sia all’efficace gestione del capitale
circolante.
PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto complessivo decrementa di Euro 58.596 migliaia passando da Euro 178.756 migliaia al 31
dicembre 2020 a Euro 120.160 migliaia al 31 dicembre 2021.
Il patrimonio netto di Gruppo si è movimentato principalmente per l’utile di periodo pari a Euro 12.126
migliaia e per l’acquisto della partecipazione minoritaria del 30% di Moschino Spa per un corrispettivo pari
ad Euro 66.571 migliaia, parzialmente controbilanciato dall’acquisizione del patrimonio netto di terzi pari ad
Euro 30.524 migliaia. Il numero di azioni è di 107.362.504.
I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:
23
Azionisti rilevanti
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 61,797%
Altri azionisti (*) 38,203%
(*) 7,166% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
%
RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL’ESERCIZIO DELLA
CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato
dell'esercizio 2021 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2021 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con
gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:
(Valori in migliaia di Euro)
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 116.583 ( 15.920)
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate
attribuibile al Gruppo, al netto del valore di carico delle relative
partecipazioni
( 25.250) 25.821
Effetto riapertura business combinations 31.338 2.057
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di
magazzino di controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 6.371) -
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 1.394 454
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 2.466 ( 286)
Totale rettifiche di consolidamento 3.577 28.046
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 120.160 12.126
Patrimonio Netto e Utile di Terzi - -
Patrimonio Netto e Utile Totale 120.160 12.126
Patrimonio netto al
31 dicembre 2021
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2021
4. ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo
rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di
realizzazione dei prodotti. Tali costi sono totalmente contabilizzati a Conto Economico.
5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO
FINANZIARIO
In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia
alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
6. GOVERNO SOCIETARIO E ASSETTI PROPRIETARI
Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di
Autodisciplina delle società quotate.
Il Codice di Autodisciplina si rivolge a tutte le società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario
gestito da Borsa Italiana e costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le
società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana.
L’adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di
Autodisciplina non è attualmente imposto da alcuna norma di legge: l’adesione agli standard e ai modelli
organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società
quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono
riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio
1998 n. 58 (il “Testo Unico della Finanza”), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n.
11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il “Regolamento Emittenti”), nonché nel
24
Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il “Regolamento di Borsa”) e nelle
Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alla negoziazione delle proprie azioni con la
qualifica di STAR.
Le società adottano il Codice con prevalenza della sostanza sulla forma e applicano le sue raccomandazioni
secondo il criterio del “comply or explain.
In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la “Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari”, precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state
effettivamente adottate dall’emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto
proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o
parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è
disponibile sul sito internet www.aeffe.com
.
7. AZIONI PROPRIE
Al 31 dicembre 2021 la Capogruppo possiede 7.693.067 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25,
ciascuna che corrispondono al 7,166% del suo capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2021 sono state
acquistate dalla Capogruppo 506.028 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 936.224.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di
società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si
precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso
di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto
delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28
luglio 2006, sono presentate nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE
Relativamente all’informativa relativa al personale e all’ambiente, si rimanda a quanto indicato nel
Documento non finanziario consolidato 2021.
10. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
In data 28 luglio 2021, Aeffe SpA. ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la
partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l’intero capitale.
L’operazione si inserisce nella strategia legata al marchio Moschino che ha come obiettivo il processo di
futura integrazione delle collezioni abbigliamento donna all’interno del Gruppo Aeffe al fine di valorizzarne le
potenzialità grazie allo sfruttamento delle sinergie.
L’operazione ha per il Gruppo AEFFE un elevato valore strategico e rappresenta un’importante opportunità di
crescita e di sviluppo del business in quanto consente di pianificare in modo agile e flessibile, nel medio-
lungo termine, le strategie e attività legate al marchio Moschino, con l’obiettivo di rafforzarne il
posizionamento e valorizzarne il grande potenziale di crescita. L’operazione si inserisce nella strategia di
sviluppo che mira ad un business model del tutto indipendente, con il pieno controllo della catena del valore
del brand, dal prodotto alla qualità e con effetti positivi sull’immagine, distribuzione e comunicazione.
Il corrispettivo per l’acquisizione delle azioni, pari ad Euro 66.571.000, è stato interamente versato. La
congruità del prezzo è stata confermata da una fairness opinion indipendente resa da Deloitte Financial
Advisory S.r.l. in data 22 luglio 2021.
In data 26 ottobre 2021, Aeffe SpA, ha comunicato inoltre un accordo con Sinv S.p.A. per rilevare
anticipatamente la licenza di produzione e commercializzazione delle collezioni abbigliamento donna “Love
Moschino” attualmente in capo a Sinv, in connessione con l’acquisizione del pieno controllo di Moschino
S.p.A avvenuta lo scorso luglio.
25
11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio.
12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’esercizio 2021 è stato caratterizzato da una significativa crescita dei ricavi e dalla più che proporzionale
progressione della redditività, risultati ottenuti grazie al buon andamento di tutti i brand nei diversi mercati e
canali distributivi, unitamente ai benefici relativi all’efficientamento strutturale del modello di business.
Rileviamo l’andamento positivo della campagna vendite dell’Autunno Inverno 2022-23, al quale ha
contribuito l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid 19.
Nonostante l’incertezza legata alle tensioni geopolitiche (Russia e Ucraina rappresentano un’incidenza del
2,6% del fatturato nel 2021), rimaniamo focalizzati sullo sviluppo di iniziative di medio-lungo termine: lo
sviluppo del nuovo corso strategico di Moschino, con la gestione integrata di tutte le licenze abbigliamento
del brand; la gestione diretta della distribuzione nella Mainland Cina; il significativo potenziamento del canale
delle vendite online.
26
Prospetti contabili
Stato Patrimoniale Consolidato (*)
(Valori in unità di Euro)
Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021
2020
Marchi 68.000.906 71.494.428 ( 3.493.522)
Altre attività immateriali 865.511 995.060 ( 129.549)
Immobilizzazioni immateriali (1) 68.866.417 72.489.488 ( 3.623.071)
Terreni 17.123.494 17.123.494 -
Fabbricati 25.763.396 26.729.357 ( 965.961)
Opere su beni di terzi 8.600.124 10.201.924 ( 1.601.800)
Impianti e macchinari 3.971.601 3.810.164 161.437
Attrezzature 326.581 350.754 ( 24.173)
Altre attività materiali 2.985.766 3.442.220 ( 456.454)
Immobilizzazioni materiali (2) 58.770.962 61.657.913 ( 2.886.951)
Attività per diritti d'uso (3) 85.961.940 100.471.903 ( 14.509.963)
Partecipazioni (4) 30.069 131.558 ( 101.489)
Crediti finanziari non correnti (5) - 2.037.324 ( 2.037.324)
Altre attività (6) 1.565.654 2.615.956 ( 1.050.302)
Imposte anticipate (7) 15.164.461 21.287.015 ( 6.122.554)
ATTIVITA' NON CORRENTI 230.359.503 260.691.157 ( 30.331.654)
Rimanenze (8) 91.406.571 109.285.351 ( 17.878.780)
Crediti commerciali (9) 50.034.112 39.094.519 10.939.593
Crediti tributari (10) 6.636.204 10.465.392 ( 3.829.188)
Attività per derivati (11) - - -
Disponibilità liquide (12) 31.306.566 39.828.260 ( 8.521.694)
Crediti finanziari correnti (13) 2.913.650 651.944 2.261.706
Altri crediti (14) 32.513.758 28.570.739 3.943.019
ATTIVITA' CORRENTI 214.810.861 227.896.205 ( 13.085.344)
Attività disponibili per la vendita - - -
TOTALE ATTIVITA' 445.170.364 488.587.362 ( 43.416.998)
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866 ( 126.507)
Altre riserve 110.437.855 131.311.933 ( 20.874.078)
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 27.320.768) 13.273.509 ( 40.594.277)
Risultato d'esercizio di gruppo 12.126.006 ( 21.396.847) 33.522.853
Patrimonio netto del gruppo 120.160.452 148.232.461 ( 28.072.009)
Capitale e riserve di terzi - 32.483.755 ( 32.483.755)
Risultato d'esercizio di terzi - ( 1.959.730) 1.959.730
Patrimonio netto di terzi - 30.524.025 ( 30.524.025)
PATRIMONIO NETTO (15) 120.160.452 178.756.486 ( 58.596.034)
Accantonamenti (16) 1.758.142 1.543.670 214.472
Imposte differite (7) 13.945.178 28.016.336 ( 14.071.158)
Fondi relativi al personale (17) 4.478.746 4.900.460 ( 421.714)
Passività finanziarie (18) 153.049.045 109.581.772 43.467.273
Passività non finanziarie (19) 1.120.371 1.768.758 ( 648.387)
PASSIVITA' NON CORRENTI 174.351.482 145.810.996 28.540.486
Debiti commerciali (20) 78.690.149 69.328.170 9.361.979
Debiti tributari (21) 4.447.875 3.753.375 694.500
Passività per derivati (11) 22.223 349.002 ( 326.779)
Passività finanziarie (22) 49.916.035 73.913.257 ( 23.997.222)
Altri debiti (23) 17.582.148 16.676.076 906.072
PASSIVITA' CORRENTI 150.658.430 164.019.880 ( 13.361.450)
Passività disponibili per la vendita - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 445.170.364 488.587.362 ( 43.416.998)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale
Consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell’allegato I, oltre che nel commento
alle singole voci di bilancio, nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
27
Conto Economico Consolidato (*)
(Valori in unità di Euro)
Note Esercizio Esercizio
2021 % 2020 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
(24)
324.592.143 100,0% 269.116.774 100,0%
Altri ricavi e proventi
(25)
8.521.078 2,6% 10.485.768 3,9%
TOTALE RICAVI
333.113.221 102,6% 279.602.542 103,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 17.639.882)
(5,4%) 2.341.099 0,9%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(26)
( 114.385.792) (35,2%) ( 110.162.492) (40,9%)
Costi per servizi
(27)
( 93.182.942) (28,7%) ( 93.242.015) (34,6%)
Costi per godimento beni di terzi (28) ( 5.729.826)
(1,8%) ( 6.630.888) (2,5%)
Costi per il personale (29)
( 63.136.252) (19,5%) ( 61.752.840) (22,9%)
Altri oneri operativi (30)
( 3.693.579) (1,1%) ( 5.661.916) (2,1%)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
(31) ( 26.176.056)
(8,1%) ( 29.058.754) (10,8%)
Proventi/(Oneri) finanziari
(32) ( 2.850.400) (0,9%) ( 3.022.187) (1,1%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE
6.318.492 1,9% ( 27.587.451) (10,3%)
Imposte
(33)
5.807.514 1,8% 4.230.874
1,6%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.126.006
3,7% ( 23.356.577) (8,7%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie - 0,0% 1.959.730 0,7%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 12.126.006
3,7% ( 21.396.847) (8,0%)
Utile base per azione
(34) 0,122 ( 0,214)
Utile diluito per azione (34)
0,122 ( 0,214)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico
Consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell’allegato II, oltre che nel commento
alle singole voci di bilancio, nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
Conto Economico Complessivo Consolidato
(Valori in unità di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Utile/(perdita) del periodo (A) 12.126.006 ( 23.356.577)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 122.370) ( 57.365)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
( 122.370) ( 57.365)
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge 235.608 ( 305.024)
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 969.893 ( 597.314)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
1.205.501 ( 902.338)
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 1.083.131 ( 959.703)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 13.209.137 ( 24.316.280)
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 13.209.137 ( 24.316.280)
Soci della controllante 13.209.137 ( 22.285.242)
Interessenze di pertinenza di terzi - ( 2.031.038)
28
Rendiconto Finanziario Consolidato (*)
(Valori in migliaia di Euro)
Note Esercizio Esercizio
2021 2020
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 39.828 28.390
Risultato del periodo prima delle imposte 6.318 ( 27.587)
Ammortamenti / svalutazioni 26.176 29.059
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 207) ( 598)
Imposte sul reddito corrisposte ( 1.447) ( 2.592)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.850 3.022
Variazione nelle attività e passività operative 14.964 8.963
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa (35) 48.654 10.267
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 396) ( 880)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.927) ( 4.504)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 1.678) ( 6.648)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 102 -
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento (36) ( 3.899) ( 12.032)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 70.722) ( 1.080)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 32.005 24.129
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 12.535) ( 7.596)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 826 772
Proventi e oneri finanziari ( 2.850) ( 3.022)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria (37) ( 53.276) 13.203
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 31.307 39.828
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario
Consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell’allegato III, oltre che nel
commento alle singole voci di bilancio, nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
29
Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva da cash flow hedge
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risserva da conversione
Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2020 25.044 70.144 ( 252) 49.756 7.901 7.607 ( 1.343) ( 2.502) 13.274 ( 21.397) 148.232 30.524 178.756
Destinazione utile/(perdita) 2020 - - - ( 21.028) - - - - ( 369) 21.397 - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie ( 127) ( 810) - - - - - - - - ( 937) - ( 937)
Totale utile/(perdita) complessiva al 2021 - - 236 - - - ( 123) 970 - 12.126 13.209 - 13.209
Altre variazioni - - - ( 118) - - - - ( 40.226) - ( 40.344) ( 30.524) ( 70.868)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2021 24.917 69.334 ( 16) 28.610 7.901 7.607 ( 1.466) ( 1.532) ( 27.321) 12.126 120.160 - 120.160
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva da cash flow hedge
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Riserva da conversione
Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Risultato del periodo di
Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2019 25.286 70.775 53 44.748 7.901 7.607 ( 1.286) ( 1.976) 6.586 11.693 171.387 32.688 204.075
Destinazione utile/(perdita) 2019 - - - 5.138 - - -
- 6.555 ( 11.693) - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie ( 242) ( 631) - - - - - - - - ( 873) - ( 873)
Totale utile/(perdita) complessiva al 2020 - - ( 305) - - - ( 57) ( 526) - ( 21.397) ( 22.285) ( 2.031) ( 24.316)
Altre variazioni - - - ( 130) - - - - 133 - 3 ( 133) ( 130)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2020 25.044
70.144 ( 252) 49.756 7.901 7.607 ( 1.343) ( 2.502) 13.274 ( 21.397) 148.232 30.524 178.756
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Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (di seguito anche il
Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2021, dal conto economico,
dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto
finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più
significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi
di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards
adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.
38/05.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità
della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (di seguito anche la Società) in conformità alle
norme ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione
contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui
basare il nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione
contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su
tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Valutazione dei marchi Alberta Ferretti, Moschino e Pollini
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 include
i marchi Alberta Ferretti, Moschino e Pollini (di
seguito anche i marchi) per un valore pari a 68
milioni di euro, considerati beni immateriali a vita
utile definita, ammortizzati sistematicamente a
quote costanti lungo il periodo di vita utile stimata
in 40 anni.
Il principio contabile IAS 36 prevede che i marchi
siano sottoposti ad una verifica del valore
recuperabile in presenza di indicazioni di possibile
perdita di valore. Gli amministratori hanno ritenuto
l’evento straordinario della pandemia da Covid-19,
un indicatore di possibile perdita di valore dei
marchi. I marchi pertanto sono stati sottoposti a
test di impairment, al fine di confrontare i loro valori
recuperabili con i loro valori contabili.
Per determinare il valore recuperabile dei marchi
oggetto di impairment test, il management ha
applicato il metodo dell’attualizzazione delle
royalties. Il metodo in esame consiste
nell’attualizzazione, per un periodo ritenuto
congruo, dei flussi di royalties che il mercato
sarebbe disposto a corrispondere (ovvero
corrisponde) al proprietario di un asset intangibile
per acquisirne la licenza d’uso.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alla
nota 1 e nel paragrafo “Principali stime adottate
dalla Direzione”.
Lo svolgimento del test di impairment comporta
valutazioni complesse che richiedono un elevato
grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni
abbiamo considerato la valutazione dei marchi un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione svolte, anche con il
coinvolgimento di esperti del network Grant
Thornton, hanno incluso:
l’analisi della ragionevolezza dei criteri di
ammortamento adottati;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment sui marchi, approvato dagli
amministratori della capogruppo;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del budget 2022 del
Gruppo, approvato dal Consiglio di
Amministrazione della capogruppo in data
27 gennaio 2022 e delle stime del
management per gli esercizi 2023-2025,
presi a riferimento per lo svolgimento dei
test di impairment;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del piano delle
vendite del marchio Pollini, aggiornato per
il periodo 2022-2025 ed approvato dal
Consiglio di Amministrazione di Pollini
S.p.A. in data 9 marzo 2022, utilizzato a
supporto dell’impairment test del marchio
Pollini;
la comprensione dei criteri di calcolo delle
royalties;
l’analisi della ragionevolezza del modello
del test di impairment, delle stime dei flussi
finanziari attesi e delle assunzioni utilizzate
dagli amministratori per determinare il
valore recuperabile dei marchi e le
eventuali perdite di valore;
l’esame dell’analisi di sensitività con
riferimento alle assunzioni chiave utilizzate
per i test di impairment, tra i quali il tasso
di interesse e il tasso di crescita;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione ai marchi e ai test
di impairment.
Valutazione delle rimanenze
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta all’aspetto
chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 include
rimanenze pari a 91,4 milioni di euro, al netto di un
fondo svalutazione di 22,7 milioni di euro.
La determinazione del fondo svalutazione
rimanenze rappresenta una stima contabile
complessa che richiede un elevato grado di
giudizio in quanto influenzata da molteplici fatturi,
tra cui:
le caratteristiche del settore in cui il Gruppo
opera;
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e le capacità di
smaltimento nei canali di vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle rimanenze un aspetto chiave dell’attività di
revisione.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alla
nota 8 e nel paragrafo “Criteri di valutazione”.
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione dei processi aziendali, del
relativo ambiente informatico e dei controlli
rilevanti adottati dagli amministratori al fine
di determinare la valutazione rimanenze;
l’analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino nell’esercizio,
tenuto conto del ciclo di vita atteso delle
rimanenze in base allanzianità delle
stesse e l’analisi del trend storico delle
vendite e della redditività per stagione;
la verifica, tramite analisi documentale e
discussione con le funzioni aziendali
coinvolte, della metodologia adottata ai fini
della determinazione del fondo
svalutazione, volta alla comprensione delle
assunzioni poste alla base delle dinamiche
attese di smaltimento delle merci;
la verifica della completezza e
dell’accuratezza della base dati utilizzata
dagli amministratori per il calcolo del fondo
svalutazione nonché la verifica
dell’accuratezza matematica adottata nel
calcolo dello stesso;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione alle rimanenze.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards
adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.
38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta
necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o
a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad
operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l’appropriatezza
dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.
Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio
consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della
capogruppo Aeffe S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria del Gruppo.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e
l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si
intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile
svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore
significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non
intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi,
singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli
utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia),
abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta
la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta
a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro
giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al
rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non
intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni
intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile
allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un
giudizio sull’efficacia del controllo interno del Gruppo;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime
contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del
presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale
esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere
dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in
funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella
relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia
inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni
sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi
o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un’entità in
funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi
sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle
imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio
sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento
dell’incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione
sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione
contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno
identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento
italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla
nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono
stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell’esercizio in esame,
che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione
di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014
L’assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l’incarico di revisione
legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31
dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5,
par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato
per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio consolidato, da
includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un
giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in
tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell’art. 123-bis, comma 4, del
D.Lgs. 58/98
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31 dicembre
2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un
giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella
relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98,
con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle
norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione
sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato
del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base
delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso
dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Dichiarazione ai sensi dell’art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. n. 254 del 30
dicembre 2016
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione
consolidata non finanziaria ai sensi del D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016. Abbiamo verificato l’avvenuta
approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione consolidata non finanziaria.
Ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016, tale dichiarazione è oggetto di
separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.
Bologna, 29 marzo 2022
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
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NOTE ILLUSTRATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso
la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.
Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello
internazionale, sia di proprietà come “Alberta Ferretti”, Philosophy di Lorenzo Serafini”, “Moschino” e
Pollini, sia in licenza.
Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori
accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed
altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono
l’offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l’abbigliamento intimo e mare) e
calzature e pelletteria.
La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come socie per azioni e con sede sociale
in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull’MTA Segmento Star di Borsa
Italiana.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all’allegato IV si
riportano i dati dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding
S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.
Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la
quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. È costituito dallo stato patrimoniale, conto
economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto
finanziario e dalla presente nota di commento.
Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior
parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi
indicati nelle note che seguono.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E CRITERI DI REDAZIONE
In ottemperanza all’art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato
redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio
consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni
aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell’art. 9 del d.lgs.
38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai
sensi dell’art. 114 comma 5 del TUF), dall’art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre
2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio,
alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla
gestione).
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato
è stato redatto in conformità al principio del costo storico.
I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
L’area di consolidamento al 31 dicembre 2021 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle
società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il
controllo o comunque esercita un’influenza dominante.
37
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili
utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell’integrazione globale. I criteri adottati per l’applicazione
di tale metodo sono principalmente i seguenti:
il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di
consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2021 a fronte
dell’assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate
alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle
partecipate e, per l’eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie
dell’IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l’avviamento
assoggettandolo invece a test di impairment;
vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, co come le partite di
credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni
compiute fra società del Gruppo, al netto dell’eventuale effetto fiscale;
le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell’esercizio di competenza di terzi sono esposte in
apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
le Società acquisite nel corso dell’esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la
maggioranza.
Controllate
Le controllate sono le enti sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare,
direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici
derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il
controllo fino alla data in cui il controllo cessa.
L’acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dellacquisto. Il costo dell’acquisizione
è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte
alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all’acquisizione. L’eventuale eccedenza del costo
dell’acquisizione, rispetto alla quota dinteressenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività
e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.
Nel caso in cui la quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività
potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell’acquisizione, la differenza è rilevata
immediatamente a conto economico.
I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.
Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore
d’iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.
Collegate
Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole, ma non il
controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e
operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato
utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la
vendita.
Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo,
rettificato per le variazioni successive all’acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali
perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del
Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte
dell’investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia
assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla
38
percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali
identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L’avviamento è incluso
nel valore di carico dell’investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di
acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività
potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell’esercizio
di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un’impresa del Gruppo e una collegata, gli utili
e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella
collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel
valore dell’attività trasferita.
AREA DI CONSOLIDAMENTO
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del
Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti
capo ad Aeffe al 31 dicembre 2021.
Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 66.817.108 100%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Aeffe Shanghai Ltd. Shanghai (CN) CNY 17.999.960 100%
Aeffe Germany G.m.b.h. Metzingen (DE) EUR 25.000 100%
Aeffe Spagna S.l.u. Barcelona (E) EUR 320.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 175.000 75%
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 100% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 100% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 100% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 10.000 100% (ii)
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 100% (ii)
Moschino Asia Pacific Hong Kong (HK) HKD 500.000 100% (ii)
Note (dettaglio partecipazioni indirette):
(i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
(ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:
a) rilevato il 30% residuo di Moschino S.p.A. da Aeffe S.p.A.;
b) fondazione di Moschino Asia Pacific detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
c) fondazione di Aeffe Spagna detenuta al 100% da Aeffe S.p.A.;
VALUTA ESTERA
Valuta funzionale e moneta di presentazione
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale,
ovvero la valuta dell’area economica prevalente in cui l’entità opera. Il presente bilancio consolidato è
redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.
39
Operazioni e saldi in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in
vigore alla data dell’operazione. Le attività e passivi monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando
il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di tali
operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività
e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i
tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.
Bilanci delle società estere
I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall’Euro sono convertiti in Euro utilizzando le
seguenti procedure:
(i) attività e passività, inclusi l’avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono
convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;
(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data
delle operazioni;
(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla
dismissione di una società estera, l’importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a
tale società estera viene rilevato nel conto economico.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società
incluse nell’area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.
Descrizione delle valute
Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale
Cambio medio
31 dicembre 2021 2021
31 dicembre 2020 2020
Dollaro di Hong Kong 8,8333 9,1932
-
-
Renminbi Cinese 7,1947 7,6282 8,0225 7,8747
Dollaro USA 1,1326 1,1827 1,2271 1,1422
Sterlina britannica 0,8403 0,8596 0,8990 0,8897
Yen Giapponese 130,3800 129,8767 126,4900 121,8458
Won Sudcoreano 1.346,3800 1.354,0600 1.336,0000 1.345,5800
Franco Svizzero 1,0331 1,0811 1,0802 1,0705
SCHEMI DI BILANCIO
Nell’ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e
patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra
attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione
dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l’esposizione del
rendiconto finanziario è utilizzato lo schema “indiretto”.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi
di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di
Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non
compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria
sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, tenuto
anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle
interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2021.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1
gennaio 2021, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio consolidato del Gruppo
AEFFE chiuso al 31 dicembre 2021
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Modifiche a IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 - Riforma degli indici di riferimento per la
determinazione dei tassi di interesse Fase 2
Con il regolamento (UE) 2021/25 del 13 gennaio 2021, l’UE ha omologato il documento “Riforma degli indici
di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse Fase 2 (Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS 7,
all’IFRS 4 e all’IFRS 16)”.
Nell’agosto 2020, lo IASB ha emesso delle modifiche all’IFRS9, allo IAS 39, all’IFRS 7, all’IFRS4 e all’IFRS 16.
Tali modifiche integrano quelle apportate nel 2019 (“IBOR - fase 1”) e si concentrano sugli effetti sulle entità
quando un tasso d’interesse esistente di riferimento viene sostituito con un nuovo tasso di riferimento a
seguito della riforma.
Lo IASB ha affrontato queste tematiche in un progetto suddiviso in due fasi: la fase 1 ha affrontato le
questioni pre-sostituzione (questioni che riguardano l’informativa finanziaria nel periodo precedente la
sostituzione di un benchmark dei tassi di interesse esistente). Questa parte del progetto si è conclusa il 26
settembre 2019 pubblicando la “Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse
(Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39 e all’IFRS 7)”.
La fase 2 del progetto ha riguardato le questioni legate alla sostituzione del tasso di riferimento. In
particolare, le modifiche incluse nella “Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di
interesse Fase 2 (Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS 7, all’IFRS 4 eall’IFRS16)” riguardano la modifica
delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing, di specifici requisiti di hedge
accounting e obblighi di informativa in applicazione dell’IFRS 7, per accompagnare le modifiche introdotte e
l’hedge accounting:
- modifica delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing: lo IASB ha
introdotto un espediente pratico per le modifiche richieste dalla riforma (modifiche richieste come
conseguenza diretta della riforma IBOR e apportate su una base economicamente equivalente).
Queste modifiche sono prese in considerazione aggiornando il tasso di interesse effettivo. Tutte le
altre modifiche sono contabilizzate utilizzando gli attuali requisiti IFRS. Un analogo espediente
pratico è stato proposto per la contabilità del locatario che applica l’IFRS 16;
- requisiti di hedge accounting: in base agli emendamenti pubblicati, l’hedge accounting non è
interrotta a causa della riforma dell’IBOR. Le relazioni di copertura (e la relativa documentazione)
devono essere modificate per riflettere le modifiche all’elemento coperto, allo strumento di
copertura ed al rischio coperto. Le relazioni di copertura modificate dovrebbero soddisfare tutti i
criteri qualificanti per applicare l’hedge accounting, compresi i requisiti di efficacia;
- disclosures: al fine di consentire agli utenti di comprendere la natura e l’entità dei rischi derivanti dalla
riforma dell’IBOR a cui l’entità è esposta e il modo in cui l’entità gestisce tali rischi, nonché i progressi
dell’entità nella transizione dagli IBOR ai tassi di riferimento alternativi ed il modo in cui l’entità sta
gestendo questa transizione. Le modifiche richiedono che un’entità comunichi informazioni su:
a) le modalità di gestione della transizione dai tassi di riferimento ai tassi di interesse alternativi,
i progressi compiuti alla data di riferimento ed i rischi derivanti dalla transizione;
b) informazioni quantitative sulle attività finanziarie non derivate, sulle passività finanziarie non
derivate e sui derivati che continuano a fare riferimento ai valori di riferimento dei tassi di
interesse soggetti alla riforma, disaggregati per indici di riferimento significativi sui tassi di
interesse;
c) la misura in cui la riforma dell’IBOR ha comportato modifiche alla strategia di gestione del
rischio di un’entità, una descrizione di tali cambiamenti ed il modo in cui l’entità gestisce tali
rischi.
41
Lo IASB ha inoltre modificato l’IFRS 4 per richiedere alle società di assicurazione che applicano l’esenzione
temporanea dall’IFRS 9, di applicare le modifiche nella contabilizzazione delle modifiche direttamente
richieste dalla riforma dell’IBOR.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021.
Modifiche all’IFRS 4 - Proroga dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9
Il 25 giugno 2020 l’International Accounting Standards Board ha pubblicato la proroga dell’esenzione
temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9 (modifiche all’International Financial Reporting Standard (IFRS) 4
Contratti assicurativi).
Le modifiche all’IFRS 4 mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee dello sfasamento tra la
data di entrata in vigore dell’IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17
Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche all’IFRS 4 prorogano la scadenza dell’esenzione temporanea
dall’applicazione dell’IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 al nuovo
IFRS 17.
Tali modifiche sono state omologate il 15 dicembre 2020 con il regolamento (UE) 2020/2097, con
applicazione obbligatoria per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2021 degli IFRS adopter dei Paesi membri.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021.
Modifiche all’IFRS 16 - Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021
Nel maggio 2020, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 16 “Concessioni relative al COVID-19”. Questa
modifica ha fornito un espediente pratico per contabilizzare la riduzione dei canoni di locazione a causa del
COVID-19. L’espediente pratico del 2020 era disponibile per le riduzioni dei canoni di locazione che
interessavano solo i pagamenti originariamente dovuti entro il 30 giugno 2021.
In data 31 marzo 2021, lo IASB ha emesso l’emendamento “Concessioni sui canoni connesse al COVID-19
successivi al 30 giugno 2021”, che ha esteso il periodo per potersi avvalere dell’espediente pratico dal 30
giugno 2021 al 30 giugno 2022.
La data di entrata in vigore è quella dei bilanci che hanno inizio dopo il 1° aprile 2021, ma ne è consentita
l’applicazione anticipata. Le disposizioni transitorie contenute nella modifica prevedono un’applicazione
retroattiva, pertanto il locatario deve applicare le concessioni sui canoni connesse alla COVID-19 dopo il 30
giugno 2021 retroattivamente, rilevando l’effetto cumulativo della prima applicazione di tale modifica come
rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, se opportuno, altra componente del patrimonio
netto) all’inizio dell’esercizio in cui applica per la prima volta la modifica. Si evidenza, inoltre, come
l’applicazione delle nuove modifiche non sia facoltative ma dipende dal fatto che l’espediente pratico del
maggio 2020 sia stato applicato o meno. Se il locatario ha già applicato l’espediente pratico del maggio
2020, il locatario dovrà applicare le nuove modifiche. Se il locatario ha deciso di non applicare l’espediente
pratico del maggio 2020, il locatario non potrà applicare le nuove modifiche. Se il locatario deve ancora
decidere se applicare l’espediente pratico e decide di applicare l’espediente pratico, l’applicazione deve
essere retrospettica.
Il Gruppo anche per il 2021 ha utilizzato l’espediente pratico concesso dell’emendamento del 31 marzo 2021
“Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021”.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dall’Unione
Europea e non adottati nella predisposizione del presente bilancio :
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 20182020) - Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 41
42
Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l’UE ha omologato il documento “Miglioramenti agli
IFRS (ciclo 2018-2020)” che modifica l’IFRS 1, l’IFRS 9 e lo IAS 41. Il documento IASB include anche una
modifica all’IFRS 16 che non è stata oggetto di omologazione da parte dell’UE in quanto riferita ad una
modifica di un esempio illustrativo che non è parte integrante del principio contabile. L’entità deve applicare
le suddette modifiche a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022 o da data
successiva.
I miglioramenti annuali mirano a razionalizzare e chiarire le norme esistenti. L’obiettivo dei miglioramenti
annuali è quello di risolvere questioni non urgenti relative a incoerenze riscontrate negli International
Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che sono state discusse
dallo IASB nel corso del ciclo progettuale.
Modifica all’IFRS 1 “Prima adozione degli International Financial Reporting Standard”: come parte del
processo di miglioramenti annuali 2018- 2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica al
presente principio che permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1 di
contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante,
considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle
società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1;
Modifica all’IFRS 9 “Strumenti finanziari”: lo IASB ha pubblicato una modifica all’IFRS 9 che chiarisce le fee che
una entità deve includere nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria
siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees
includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, comprese le fees pagate o
percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un’entità applica tale modifica alle passività
finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui applica per
la prima volta la modifica;
Modifiche allo IAS 41 “Agricoltura”: viene rimosso il requisito previsto dal paragrafo 22 dello IAS 41 secondo
il quale le entità escludono flussi di cassa per la tassazione nella valutazione del fair value delle attività
nell'ambito dello IAS 41.
Modifiche allo IAS 16, Immobili, impianti e macchinari Proventi prima dell'uso previsto
Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l’UE ha omologato il documento “Immobili, impianti
e macchinari Proventi prima dell'uso previsto (Modifiche allo IAS 16)”.
L’entità deve applicare tale documento a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio
2022 o da data successiva.
Le modifiche allo IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” vietano a unimpresa di dedurre dal costo di
immobili, impianti e macchinari gli importi ricevuti dalla vendita di articoli prodotti mentre l’impresa sta
preparando l’attività per l’uso previsto (come, ad esempio, i proventi dalla vendita dei prototipi). Invece, una
società dovrà rilevare tali proventi e il relativo costo nel conto economico;
A livello di informazioni integrative il bilancio, in coordinata esposizione con i principi che presidiano alla sua
stesura, la Società dovrà indicare:
l’importo delle spese rilevate nel valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari
nel corso della sua costruzione;
l’ammontare degli impegni contrattuali in essere per l’acquisto di immobili, impianti e macchinari;
l’importo del risarcimento da parte di terzi imputato nell’utile (perdita) d’esercizio per elementi di
immobili, impianti e macchinari che hanno subito una riduzione di valore, sono stati persi o dismessi;
43
gli importi dei proventi e dei costi imputati nell’utile (perdita) d’esercizio in conformità al paragrafo
20A che sono relativi a elementi prodotti che non sono il risultato di attività ordinarie dell’entità, e
quali voci del prospetto di conto economico complessivo, includono tali proventi e costi.
Modifiche allo IAS 37, Contratti onerosi - Costi necessari all'adempimento di un contratto
Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l’UE ha omologato il documento “Contratti onerosi -
Costi necessari all'adempimento di un contratto (Modifiche allo IAS 37)”.
Le modifiche allo IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali specificano quali costi dovrà
includere un’impresa nel valutare se un contratto sarà in perdita (c.d. onerous contract). La modifica definisce
oneroso un contratto in cui i costi non discrezionali necessari per l’adempimento delle obbligazioni assunte
superino i benefici economici che si suppone si otterranno dallo stesso contratto. I costi non discrezionali
previsti da un contratto riflettono il costo netto minimo di risoluzione del contratto, cioè il minore tra il costo
necessario all’adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall’inadempienza.
L’entità dovrà applicare tali modifiche a contratti per i quali non ha ancora adempiuto tutti i suoi obblighi
all’inizio dell’esercizio in cui applica per la prima volta le modifiche (la data della prima applicazione). L’entità
non deve riformulare le informazioni comparative. L’entità deve invece rilevare l’effetto cumulativo della
prima applicazione delle modifiche come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo o, se
opportuno, altra componente del patrimonio netto, alla data della prima applicazione.
Modifiche all'IFRS 3 - Riferimento al Quadro Concettuale
Per quanto concerne l’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali) è chiarito che i costi che l’acquirente prevede di
sostenere in futuro, ma che non è obbligato a sostenere, per realizzare il proprio piano di ritirarsi da
un’attività di un’acquisita, di dismettere i dipendenti di un’acquisita, oppure di trasferirli, non sono passività
alla data di acquisizione. L’acquirente non rileva quei costi nell’ambito dell’applicazione del metodo
dell’acquisizione. Invece, l’acquirente rileva quei costi nel bilancio successivo all’aggregazione, secondo
quanto previsto da altri IFRS. Vi sono, poi, talune eccezioni che riguardano le passività e le passività potenziali
rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 37 o dell’IFRIC 21 (relativo ai tributi).
IFRS 17 Contratti assicurativi (incluse modifiche pubblicate nel giugno 2020)
Il nuovo standard stabilisce i principi per la rilevazione, la valutazione, la presentazione e l’informativa dei
contratti assicurativi nell’ambito dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. L’obiettivo dell’IFRS 17 è
garantire che un’entità fornisca informazioni rilevanti che rappresentino fedelmente tali contratti.
Queste informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio una base per valutare l’effetto che i contratti
assicurativi hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati finanziari e sui flussi finanziari dell’entità.
L’IFRS 17 è stato emesso nel mese di maggio 2017 e si applica agli esercizi annuali che iniziano il o dopo il
1°gennaio2023.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati
dall’Unione Europea :
- Modifiche allo IAS 1 “Presentation of Financial Statements”: Classification of Liabilities as Current or
Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date
(emessi rispettivamente il 23 gennaio 2020 ed il 15 luglio 2020);
- Modifiche allo IAS 1Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2”: Disclosure of
Accounting policies (emesso il 12 febbraio 2021);
- Modifiche allo IAS 8 “Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors”: Definition of
Accounting Estimates (emesso il 12 febbraio 2021);
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- Modifiche allo IAS 12 “Income Taxes”: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a
Single Transaction (emesso il 7 maggio 2021);
- Modifiche all’IFRS 17 “Insurance contracts”: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative
Information (emesso il 9 dicembre 2021).
I principi elencati in questo paragrafo non sono applicabili in quanto non risultano omologati da parte
dell’Unione Europea, la quale, durante il processo di omologazione, potrebbe recepire solo parzialmente, o
non recepire, tali principi.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica,
sottoposte al controllo dell’impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le
immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di aggregazioni
d’imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l’acquisizione, inclusivo degli oneri
direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la
capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le
immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti
cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi
sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli
stessi incrementino i benefici economici futuri dell’immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli
altri costi sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che
non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano
motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di
impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre
immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
Avviamento
L’avviamento derivante dall’acquisizione di una controllata o di un’entità a controllo congiunto rappresenta
l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell’attività,
passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell’entità a controllo congiunto alla data di
acquisizione. L’avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito
perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono
successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un’impresa controllata o di un’entità a controllo congiunto, l’ammontare non ancora
ammortizzato dell’avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o
minusvalenza da alienazione.
Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata
ecceda il costo dell’acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.
Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell’acquisto in base ad eventi futuri, la
stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell’acquisizione se la rettifica appare probabile e l’importo
può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica
all’avviamento.
Al 31 dicembre 2021, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.
Marchi
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il
periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l’utilizzo.
L’applicazione dell’IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali
intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia
estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell’acquisto delle
partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.
45
Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle
scelte effettuate da altri operatori del settore e nell’ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi
una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non
eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in
linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l’esperienza
già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
Altre immobilizzazioni immateriali
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono
ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2021, il Gruppo non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di
produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel
costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di
aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in
cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in
relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto,
incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è
stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di
poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell’unica categoria “terreni e fabbricati” e, come
tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base
della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l’allestimento e l’ammodernamento
della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla
proprietà (e, comunque, strumentali all’attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista
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del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa
risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile
che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali
manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di
manutenzione sono rilevati nel conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l’IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L’IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa dei leasing
(contratti che danno il diritto all’utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti
di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing
finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari
contratti di leasing relativi ad attività di “scarso valore/low value assets” (ad esempio i personal computer,
fotocopiatrici,…) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza
entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte
dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un’attività che
rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d’uso). I
locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e
l’ammortamento del diritto d’uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di
determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento
nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per
determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l’importo della rimisurazione della passività
per leasing come una rettifica del diritto d’uso dell’attività. Il principio non prevede, invece, modifiche
significative per i locatori.
Perdite di valore (Impairment) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre
l’esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e
materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello
recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e
altre attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di
possibile perdita di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di
un’attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività
viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il
valore d’uso. Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati
utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore
del denaro e dei rischi correlati all’attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione
del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso
finanziario autonomo, viene individuata l’unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene
appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
La pandemia da Covid-19 è da ritenere un evento straordinario che richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attività sopra menzionate possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il
management ha utilizzato il Budget di gruppo 2022 approvato in CdA. Per i restanti periodi il management
ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto (“CAGR”) variabile dallo 0,15%
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all’1,7%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è
stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,50% (7,40% quello al 31/12/2020).
Peraltro, il Gruppo ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di
evidenziare gli effetti prodotti sul “valore d’uso” da un ragionevole cambiamento degli assunti di base
(WACC, tassi di crescita).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli
marchi all’interno del range di valori determinati per il relativo valore recuperabile.
Infine, il Gruppo ha effettuato un’analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d’uso e delle
attività immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) che hanno
evidenziato indicatori di impairment ricollegabili alla pandemia da Covid-19.
In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile, calcolato come maggiore tra fair value
e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore netto contabile (“carrying
amount”). Per la valutazione 2022, i flussi di cassa attesi e i ricavi derivano dal Budget di gruppo approvato
dal CdA e per gli esercizi successivi, corrispondenti alla durata dei contratti di affitto, dalle stime del
management coerenti con i piano di sviluppo attesi. Il discount rate utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di
cassa è pari al WACC di Gruppo (6,50%).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment.
Ripristini di valore
Il ripristino di valore di un’attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il
successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è
verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un’indicazione che la perdita
di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore
recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore
contabile dell’attività al proprio valore recuperabile. Quest’ultimo non deve essere superiore al valore
contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse
stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento.
Investimenti (Partecipazioni)
Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono
valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della
partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di
consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite
durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi
della svalutazione effettuata.
Attività destinate alla dismissione (held for sale)
In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con
un’operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo in
dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a
condizioni, che sono d’uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita
deve essere altamente probabile. L’attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore
tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall’IFRS 5.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle
svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di
scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e
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lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo
tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più
esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di
realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dellattività al netto
dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni
esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente
imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibili liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli
investimenti ad alta liquidi acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi
nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Accantonamenti
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o
probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di
sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un’obbligazione
legale o implicita che determini l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l’adempimento
della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell’ammontare. Nel caso in cui l’effetto sia
rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di
attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore
attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile
ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a
conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L’obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale
utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio
2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Debiti finanziari
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione
direttamente attribuibili.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti
per l’operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico
l’eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di
differire l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine
viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Azioni proprie
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Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle
azioni acquistate e in un’apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Contributi in conto capitale e in conto esercizio
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la
società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti.
Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta
rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a
diretta deduzione del costo correlato.
Strumenti finanziari derivati
Le caratteristiche fondamentali degli strumenti finanziari derivati sono esposte nel paragrafo Strumenti
finanziari derivati (Nota 11). Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per la copertura dei rischi legati
all’esposizione in valuta derivanti dalla propria attività operativa, senza alcuna finalità speculativa o di trading.
La contabilizzazione delle operazioni su derivati, essendo queste riferibili ad un rischio legato alla variabilità
dei cash flow attesi (forecast transaction), avviene secondo le regole del cash flow hedge. Le regole
dell’hedge accounting prevedono la rilevazione nello stato patrimoniale dei derivati al loro fair value;
la registrazione delle variazioni di fair value differisce a seconda della tipologia di copertura alla data di
valutazione:
• per i derivati che risultano a copertura di operazioni attese (i.e. cash flow hedge), le variazioni del fair value
sono imputate direttamente alla apposita riserva di patrimonio netto, eccetto per la quota di variazione
relativa alla parte inefficace della copertura che viene imputata a conto economico, tra i proventi e oneri
finanziari; le differenze di fair value già rilevate direttamente nella apposita riserva di patrimonio netto sono
interamente imputate a conto economico, a rettifica dei margini operativi, al momento della rilevazione delle
attività/passività relative alle poste coperte;
• per i derivati che risultano a copertura di attività e passività iscritte a bilancio (i.e. fair value hedge), le
differenze di fair value sono interamente imputate a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari. In
aggiunta, si provvede a rettificare il valore della posta coperta (attività/passività) per la variazione di valore
imputabile al rischio coperto, utilizzando come contropartita la voce proventi e oneri finanziari.
Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento
dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per
la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene
venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito
in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un
limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento
del ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una
percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in
time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti
concessi.
La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della
tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo
prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano
sul bilancio consolidato in quanto elise.
Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul
fatturato netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
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I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di
vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi
realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell’esercizio in cui si manifesteranno i ricavi
correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.
Proventi e oneri finanziari
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi
passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo (principalmente
scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi
percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS
17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono
realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di
approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo
dell’interesse effettivo.
Imposte
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le
imposte sul reddito dell’esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi
o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell’esercizio rappresentano l’onere fiscale determinato utilizzando
le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di
riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori
considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione
avverrà nei successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per
effetto dell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell’esercizio in esame ma che potranno essere
dedotti negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito
imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote
d’imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si
riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del
bilancio.
L’effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico
nell’esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per
la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è
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calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata
delle azioni in circolazione.
Principali stime adottate dalla Direzione
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del
presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti
sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.
Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
AI fini della verifica di un’eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha
adottato la metodologia già descritta al paragrafo “Perdite di valore delle attività”.
IFRS 16
La transizione all’IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di
alcune policy contabili e l’utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:
Lease term: l’identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal
momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare
variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di
rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l’utilizzo di
assunzioni. Il Gruppo infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di
opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In
presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l’esistenza o
meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal
paragrafo B34 dell’IFRS 16. In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha
considerato il paragrafo B35 dell’IFRS 16. L’applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici
fatti e circostanze nonché della stima sull’essere ragionevolmente certo l’esercizio dell’opzione, ha
comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è
considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull’evidenza storica mentre negli altri
casi se è solo il Gruppo a poter esercitare l’opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo
previsto dal contratto, basandosi sull’evidenza storica e sul fatto di non poter considerare
ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo,
non è presente un tasso di interesse implicito, il Gruppo ha calcolato un tasso incrementale di
indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). Al fine di determinare l’IBR da utilizzare per
l’attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, il Gruppo ha identificato ogni Paese come
un portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come il tasso di uno
strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse
scadenze contrattuali. L’IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%.
Attività per diritto d’uso: il Gruppo rileva le attività per diritto d’uso alla data di inizio del contratto di
locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per diritto d’uso
che rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di
bilancio. Le attività per diritto d’uso sono misurate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato,
delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della
passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d’uso include il valore inizialmente rilevato della
passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data
o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che il Gruppo non
sia ragionevolmente certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per
diritto d’uso sono ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita
utile del bene locato. Il valore della attività per diritto d’uso è sottoposto a verifica per rilevarne
eventuali perdite di valore.
Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, il Gruppo rileva la passività per
leasing misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I
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pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i
pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede il Gruppo dovrà
pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio
dell'opzione di acquisto, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di
penalità di risoluzione del leasing, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di
risoluzione. I pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per il Gruppo
dipendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel
conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, il Gruppo
utilizza l’Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto. Successivamente, la
passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre,
la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
Short term lease e low value assets lease: il Gruppo si avvale dell’esenzione dall’applicazione dell’IFRS
16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di
valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a
conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una
passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore
dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello
IAS 36. I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di
triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati
dai seguenti key performance indicators:
- piani di dismissione;
- indicatori di performance inferiori alle aspettative;
- perdite operative.
L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:
- calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per
leasing;
- calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
- calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
- confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto
del valore contabile della passività per leasing.
Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo.
Marchi
In ottemperanza al principio IAS 36, i marchi sono sottoposti a una verifica del valore recuperabile in
presenza di indicazioni di possibile perdita di valore.
La pandemia da Covid-19 è da ritenere un evento straordinario che richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili dei marchi possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati, il
management ha utilizzato il Budget di gruppo 2022. Per i restanti periodi il management ha stimato una
crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto (“CAGR”) variabile dallo 0,15% all’1,7%. Quali
tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato
il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,50% (7,40% al 31/12/2020).
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti
nell’ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
Il tasso d’inflazione previsto è pari al 1,75%;
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Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,44%;
Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,813%;
E’ previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe
Retail S.p.A., dell’8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le SocieVelmar
S.p.A. e Pollini S.p.A..
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di
clientela:
Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,44%.
ALTRE INFORMAZIONI
Informativa per settore
All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme
di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area
geografica (settore geografico). In particolare, all’interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di
attività:
(i) divisione prêt-à-porter;
(ii) divisione calzature e pelletteria.
In ottemperanza a quanto disposto dall’IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo
dedicato ai “Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore”.
Gestione del rischio finanziario
I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
- rischio di liquidità;
- rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
- rischio di credito.
Rischio di liquidità e di mercato
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è
svolta a livello di tesoreria centralizzata. sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed
approvate dall’Amministratore Delegato.
L’obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
(i) Rischio di liquidità:
Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell’ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una
struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere
un’elevata solidità patrimoniale.
Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola
società.
Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a
breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da
Pollini, da Moschino e da Velmar.
(ii) Rischio di cambio:
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio
sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali
dell’impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso
all’andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di
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cambio l’apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a
termine.
(iii) Rischio di tasso:
Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai
debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile
espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso
EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di
finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di
mercato. Al 31 dicembre 2021 un’ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a
parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una
corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 42 migliaia su base annua (Euro 45
migliaia al 31 dicembre 2020).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a
contratti derivati interest rate swapche trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del
31 dicembre 2021 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
(iv) Rischio di prezzo
Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di
oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Rischio di credito
Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che
i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro
classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che l’importo
delle posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere
valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L’attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla
raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all’attivazione, in cui viene
riconosciuto un fido e viene supervisionata l’evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una
valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L’attivazione del cliente è
subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all’approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da
parte dell’Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative
(anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione
del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente
viene sottoposta all’approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all’anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente
dall’Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del
fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l’impossibilità di effettuare forniture al
cliente inadempiente. Per i crediti di fascia “superiore ai 90 giorni”, vengono attivati, ove necessario,
interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:
a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
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a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due
settimane dalla conferma dell’ordine;
b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito da anticipo,
vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.
La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 31.966 migliaia al 31 dicembre 2021,
rappresenta il 64% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in aumento rispetto al 62% dell’esercizio
precedente.
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare
un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l’esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna
categoria dei crediti di seguito indicati:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Crediti commerciali 50.034 39.095 10.939 28,0%
Altri crediti correnti 32.514 28.571 3.943 13,8%
Altre attività 1.566 2.616 ( 1.050) (40,1%)
Totale 84.114 70.282 13.832 19,7%
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 6 per le “Altre attività, alla nota 9 per i
“Crediti commerciali” e alla nota 14 per gli “Altri crediti correnti”.
Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta
un’approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2021, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 18.068 migliaia di Euro
(14.958 migliaia di Euro nel 2020). La composizione per scadenza è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Fino a 30 giorni 5.777 4.786 991 20,7%
31 - 60 giorni 4.697 2.761 1.936 70,1%
61 - 90 giorni 3.149 2.495 654 26,2%
Superiore a 90 giorni 4.445 4.916 ( 471) (9,6%)
Totale 18.068 14.958 3.110 20,8%
La variazione dell’anno è in linea con l’incremento dei crediti commerciali.
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.
Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il
metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario
comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti
rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in
valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego
finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza,
ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi
siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide
equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide
equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi
a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione
operativa.
56
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti
dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono connessi
principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il
metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che
nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non
monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente
perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in
futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che
comportano la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti
ottenuti.
57
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
1. Immobilizzazioni immateriali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Marchi Altre Totale
Saldo al 31.12.19 74.988 1.095 76.083
Incrementi - 880 880
- incrementi per acquisti - 880 880
- incrementi per aggregazioni aziendali - - -
Decrementi - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.494) ( 980) ( 4.474)
Saldo al 31.12.20 71.494 995 72.489
Incrementi - 396 396
- incrementi per acquisti - 396 396
- incrementi per aggregazioni aziendali - - -
Decrementi - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 526) ( 4.019)
Saldo al 31.12.21 68.001 865 68.866
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti principali variazioni:
incrementi, pari a Euro 396 migliaia, principalmente relativi a software;
ammortamenti dell’esercizio pari a Euro 4.019 migliaia.
Marchi
La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Moschino e Pollini”). Il valore
è così suddiviso tra i differenti marchi:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2021
2020
Alberta Ferretti 21 2.646 2.771
Moschino 23 37.987 39.914
Pollini 19 27.368 28.809
Totale 68.001 71.494
Vita residua del marchio
espressa in anni
Key money
Contestualmente all’applicazione dell’IFRS 16 e per dare una rappresentazione più veritiera e corretta è stato
modificato il piano di ammortamento dei Key Money facendoli rientrare nei diritti d’uso di attività in quanto
rappresentano costi diretti iniziali del locatario. Il cambiamento di stima (Vita Utile) è stato fatto in modo
prospettico comportando una variazione non significativa.
Altre
La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d’uso software.
58
2. Immobilizzazioni materiali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Totale
Saldo al 12.31.19
17.123 25.637 12.568 3.412 388 3.697 62.825
Incrementi - 1.702 805 1.171 72 958 4.708
Decrementi - - ( 535) ( 5) ( 1) ( 120) ( 661)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
- - ( 95) ( 2) - ( 13) ( 110)
Ammortamenti del periodo - ( 609) ( 2.541) ( 766) ( 108) ( 1.080) ( 5.104)
Saldo al 31.12.20 17.123 26.730 10.202 3.810 351 3.442 61.658
Incrementi - 343 754 106 64 609 1.876
Decrementi - - - - - ( 35) ( 35)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
- ( 699) 74 699 - 12 86
Ammortamenti del periodo - ( 611) ( 2.430) ( 643) ( 88) ( 1.042) ( 4.814)
Saldo al 31.12.21 17.123 25.763 8.600 3.972 327 2.986 58.771
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
Incrementi per nuovi investimenti per Euro 1.876 migliaia. Essi si riferiscono principalmente a opere su
beni di terzi, all’acquisto di impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
Decrementi al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 35 migliaia relativi principalmente alla
chiusura di due negozi.
Incrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 86 migliaia.
Ammortamenti per Euro 4.814 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo
aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione
Immobilizzazioni materiali all’interno dei criteri di valutazione).
3. Attività per diritti d’uso
La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d’uso per l’esercizio chiuso al 31
dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.20 109.798 185 731 110.714
Incrementi 8.590 176 364 9.130
Decrementi ( 1.455) - - ( 1.455)
Diff. di traduzione / Altre variazioni ( 1.027) - - ( 1.027)
Ammortamenti del periodo ( 16.385) ( 113) ( 392) ( 16.890)
Saldo al 31.12.20 99.521 248 703 100.472
Incrementi 3.526 150 614 4.290
Decrementi ( 3.382) - - ( 3.382)
Diff. di traduzione / Altre variazioni 770 - - 770
Ammortamenti del periodo ( 15.655) ( 154) ( 379) ( 16.188)
Saldo al 31.12.21 84.780 244 938 85.962
La voce Fabbricati include Attività per diritto d’uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in
misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici e altri spazi. I principali incrementi registrati nel corso del
periodo si riferiscono a nuovi contratti di affitto sottoscritti per punti vendita. La riclassifica di attività
immateriali attribuibili ai singoli punti vendita all'interno delle attività d'uso, in sede di "transition" al
01/01/2019 è stata pari a 23,6 milioni di euro. Al 31 dicembre 2021 tale valore ammonta a 16,7 milioni di
59
euro Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha formalizzato un impairment test con le modalità descritte in
precedenza nel paragrafo “IFRS 16”. In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile è
stato calcolato come maggiore tra fair value e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit con il valore
contabile del suo capitale investito netto (“carrying amount”). Per la valutazione 2021, i flussi di cassa attesi e
i ricavi sono basati sul Budget 2022 (approvato in CdA) e sulle stime del management per gli anni successivi,
coerentemente con la durata dei contratti di affitto. Il discount rate utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di
cassa è pari al WACC di Gruppo (6,50%).
Dai test svolti non sono emerse situazioni di impairment.
4. Investimenti (Partecipazioni)
La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.
5. Crediti finanziari non correnti
I crediti finanziari non correnti variano per la riclassificazione tra i crediti finanziari a breve.
6. Altre attività
La voce include principalmente crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.
7. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
31 dicembre 31 dicembre
2021 2020
2021
2020
Beni materiali
2 5 ( 17) ( 17)
Attività immateriali 14 24 ( 144) ( 144)
Accantonamenti 5.146
4.347 ( 6) ( 15)
Oneri deducibili in esercizi futuri
1.478
4.520 ( 18) ( 174)
Proventi tassabili in esercizi futuri - - ( 192) ( 186)
Perdite fiscali portate a nuovo 1.477 5.181 - -
Altre 2.603 2.571
( 1.077) ( 1.376)
Imposte da passaggio IAS 4.444 4.639 ( 12.491) ( 26.104)
Totale 15.164 21.287 ( 13.945) ( 28.016)
Crediti
Debiti
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell’esercizio è illustrata nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Saldo iniziale Altro Saldo finale
Beni materiali ( 12) - ( 3) - ( 15)
Attività immateriali ( 120) - ( 10) - ( 130)
Accantonamenti 4.332 14 794 - 5.140
Oneri deducibili in esercizi futuri 4.346 4 ( 2.833) ( 57) 1.460
Proventi tassabili in esercizi futuri
( 186)
- ( 6) - ( 192)
Perdite fiscali portate a nuovo 5.181 24 2.190 ( 5.918) 1.477
Altre 1.195 ( 5) 336 - 1.526
Imposte da passaggio IAS ( 21.465) 27 13.668 ( 277) ( 8.047)
Totale ( 6.729) 64 14.136 ( 6.252) 1.219
Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
60
L’importo rilevato a conto economico è principalmente dovuto ai benefici fiscali straordinari legati a
rivalutazioni e riallineamenti attuati come previsto dall’art. 110 del Decreto Legge 104/2020 (“Decreto
Agosto”).
La variazione in diminuzione pari a Euro 6.252 migliaia della colonna “Altro” si riferisce sostanzialmente alla
parziale compensazione del debito per IRES dell’esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza
dell’adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in
alcune società del Gruppo.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l’esigenza dei
presupposti di recuperabilità futura di tali attività.
ATTIVITA’ CORRENTI
8. Rimanenze
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021
2020 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 9.309
10.207 ( 898) (8,8%)
Prodotti in corso di lavorazione 6.668 5.560 1.108 19,9%
Prodotti finiti e merci 75.393 93.500 ( 18.107) (19,4%)
Acconti 37 18 19 105,6%
Totale 91.407 109.285 ( 17.878) (16,4%)
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla
realizzazione delle collezioni primavera/estate 2022, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le
collezioni autunno/inverno 2021, primavera/estate 2022 e il campionario dell’autunno/inverno 2022.
Il valore delle rimanenze è già indicato al netto del fondo obsolescenza pari a Euro 22.660 migliaia. Il fondo
obsolescenza riflette la miglior stima effettuata dal management sulla base della ripartizione per anno e
stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall’esperienza passata delle vendite
attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.
9. Crediti commerciali
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Crediti verso clienti 53.761 43.121 10.640 24,7%
(Fondo svalutazione crediti) ( 3.727) ( 4.026) 299 (7,4%)
Totale 50.034 39.095 10.939 28,0%
Al 31 dicembre 2021 i crediti commerciali sono pari a Euro 53.761 migliaia, con un incremento del 24,7%
rispetto al loro valore al 31 dicembre 2020, in linea con l’incremento del fatturato. Si ritiene che il valore
contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati
disponibili e, in generale, sulla base dell’andamento storico.
Il prospetto seguente riporta i movimenti dell’esercizio del fondo svalutazione crediti:
61
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2020
2021
Fondo svalutazione crediti 4.026 1.191 ( 1.490) 3.727
Totale 4.026 1.191 ( 1.490) 3.727
10. Crediti tributari
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
IVA 2.086 4.884 ( 2.798) (57,3%)
IRES 2.776 3.192 ( 416) (13,0%)
IRAP 452 558 ( 106) (19,0%)
Erario c/ritenute - - - n.a.
Altri crediti tributari 1.322 1.831 ( 509) (27,8%)
Totale 6.636 10.465 ( 3.829) (36,6%)
Al 31 dicembre 2021 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro
6.636 migliaia. La variazione di Euro 3.829 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuta principalmente alla
diminuzione del credito IVA e all’utilizzo del credito di imposta per ricerca e sviluppo nella controllata
Moschino Spa.
11. Attività e Passività per derivati
Il Gruppo AEFFE, caratterizzato da una importante presenza nei mercati internazionali, è esposto al rischio di
cambio principalmente per gli acquisti della controllata Pollini in dollari americani (USD). Il Gruppo
sottoscrive dei contratti derivati di acquisto di valuta (USD) a termine (Forward) con primari istituti di credito
a copertura del suddetto rischio.
Tali contratti sono posti in essere a copertura di una determinata percentuale di volumi di acquisti in USD
attesi. Alla data di chiusura del bilancio, l'ammontare nozionale dei contratti a termine di valuta stipulati è
pari a USD 23.400 migliaia (USD 20.500 migliaia al 31/12/2020). Tutti i contratti aperti al 31/12/2021
scadranno nel corso dell'anno 2022.
Di seguito si riepiloga la composizione degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2021 e al
31 dicembre 2020 con indicazione dei rispettivi valori contabili, correnti e non correnti, riferiti al fair value e al
fair value della riserva di cash flow hedge, quest'ultima esposta al netto del relativo effetto fiscale differito:
(Valori in migliaia di Euro)
Contratti forward per rischio cambio cash flow
hedge
- - - - - -
TOTALE NON CORRENTE - - - - - -
Contratti forward per rischio cambio cash flow
hedge
- ( 22) ( 16) - ( 349) ( 252)
TOTALE CORRENTE - ( 22) ( 16) - ( 349) ( 252)
Hedging
Reserve
31 dicembre
31 dicembre
2021
2020
Attività
Passività
Hedging
Reserve
Attività
Passività
La riserva di cash flow hedge relativa ai contratti forward a copertura del rischio di cambio sulle valute è
negativa per Euro 16 migliaia al netto del relativo effetto fiscale (Euro +6 migliaia).
62
Il trasferimento nel conto economico 2021 dell'effetto delle operazioni di copertura sul rischio di cambio è
stato pari a Euro 16 migliaia portati a decremento dei costi.
12. Disponibilità liquide
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Depositi bancari e postali
30.674 39.475 ( 8.801) (22,3%)
Assegni 30 28 2 7,1%
Denaro e valori in cassa 603 325 278 85,5%
Totale 31.307 39.828 ( 8.521) (21,4%)
La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti
con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa
rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
Il decremento delle disponibilità liquide registrato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 rispetto
all’esercizio precedente è di Euro 8.521 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto
finanziario.
13. Crediti finanziari
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Crediti Finanziari 2.914 652 2.262 346,9%
Totale 2.914 652 2.262 346,9%
La voce si è incrementata per la classificazione a breve termine della parte a lungo del credito finanziario.
14. Altri crediti
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Crediti per costi anticipati 26.249 22.277 3.972 17,8%
Acconti per royalties e provvigioni 25 150 ( 125) (83,3%)
Acconti da fornitori 321 154 167 108,4%
Ratei e risconti attivi 2.395 2.059 336 16,3%
Altri 3.524 3.931 ( 407) (10,4%)
Totale 32.514 28.571 3.943 13,8%
Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 3.943 migliaia principalmente per l’incremento dei crediti
per costi anticipati.
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e
realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2022 e autunno/inverno 2022 per le
quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
63
15. PATRIMONIO NETTO
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2021, mentre
le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020
Capitale sociale 24.917 25.044 ( 127)
Riserva sovrapprezzo azioni 69.334 70.144 ( 810)
Riserva da cash flow hedge ( 16) ( 252) 236
Altre riserve 28.610 49.756 ( 21.146)
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 7.607 7.607 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.466) ( 1.343) ( 123)
Riserva da conversione ( 1.532) ( 2.502) 970
Utili/(Perdite) esercizi precedenti ( 27.321) 13.274 ( 40.595)
Risultato d'esercizio di Gruppo 12.126 ( 21.397) 33.523
Patrimonio netto di terzi - 30.524 ( 30.524)
Totale 120.160 178.756 ( 58.596)
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie)
risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre
2021 la Capogruppo possiede 7.693.067 azioni proprie che corrispondono al 7,166% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono
privilegi. Nel corso dell’esercizio 2021 sono state acquistate dalla Capogruppo 506.028 azioni proprie per un
controvalore totale pari a Euro 936.224.
Riserva sovrapprezzo azioni
La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 810 migliaia è relativa all’acquisto di azioni proprie
avvenuto nel corso dell’esercizio.
Riserva da cash flow hedge
Per la variazione della riserva da cash flow hedge pari a Euro 236 migliaia si rimanda alla nota 11 delle attività
e passività per derivati.
Altre riserve
Nel corso dell’esercizio tale voce si è decrementata principalmente per la perdita dell’esercizio precedente
della Capogruppo.
Riserva fair value
La riserva fair value deriva dall’applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che
prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito
esperto indipendente.
64
Riserva IAS
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze
di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le
differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell’effetto fiscale, come richiesto dall’IFRS 1.
Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di
pertinenza di terzi.
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell’applicazione dal 1° gennaio 2013
(in modo retrospettivo) dell‘emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2020 di Euro 123
migliaia.
Riserva da conversione
Il decremento pari a Euro 970 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti
dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall’Euro.
Utili/(Perdite) esercizi precedenti
La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti, ai sensi dell’IFRS 10 par. 23, ha registrato una variazione negativa
principalmente per l’acquisto della partecipazione minoritaria del 30% di Moschino Spa per un corrispettivo
pari ad Euro 66.571 migliaia e per l’accordo di risoluzione anticipata del marchio Love Moschino pari ad Euro
3.637 migliaia, parzialmente controbilanciati dall’acquisizione del patrimonio netto di terzi pari ad Euro
30.524 migliaia.
Patrimonio netto di terzi
La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire all’acquisto della partecipazione
minoritaria del 30% di Moschino Spa.
PASSIVITA’ NON CORRENTI
16. Accantonamenti
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2020 2021
Trattamento di quiescenza 367 205
( 17) 555
Altri 1.177 26 - 1.203
Totale 1.544 231 ( 17) 1.758
L’accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da
assolvere in relazione all’interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni
altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di
rotazione degli stessi. L’importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell’esborso necessario
per estinguere l’obbligazione.
65
Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti
organizzativi.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che
daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo “Passività Potenziali”.
17. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si
configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l’obbligazione aziendale non termina con il
versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di
lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l’ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine
di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della
prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l’ammontare da pagare al
momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte
di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi,
in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo sono illustrate nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2020 2021
Benefici successivi alla cessazione del rapporto
di lavoro
4.900 145 ( 566) 4.479
Totale 4.900 145 ( 566) 4.479
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell’anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce
decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e la perdita attuariale.
18. Passività finanziarie a lungo termine
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti verso banche 90.697 34.349 56.348 164,0%
Debiti per leasing 62.352 75.233 ( 12.881) (17,1%)
Totale 153.049 109.582 43.467 39,7%
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi
da istituti di credito. Si tratta di operazioni di mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono
forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato
generalmente previste dalla prassi commerciale. Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull’Immobile
sito in Gatteo sede della controllata Pollina S.p.A. di Euro 15.000 migliaia.
Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o
negative pledge.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
66
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2021 inclusivo
della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
Importo totale
Quota a breve
Quota a lungo
Finanziamenti bancari
99.889
9.192 90.697
Totale 99.889 9.192 90.697
Si precisa che l’importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta a Euro 12.726 migliaia.
19. Passività non finanziarie
La voce ammonta a Euro 1.120 migliaia al 31 dicembre 2021 in diminuzione di Euro 648 migliaia rispetto
all’esercizio precedente. La variazione è principalmente riferibile alla contabilizzazione nelle passività correnti
della quota dell’anno del debito per imposta sostitutiva riferito alle operazioni effettuate come previsto
dall’art. 110 del Decreto Legge n. 104/2020 “Decreto Agosto”.
PASSIVITA’ CORRENTI
20. Debiti commerciali
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2020:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti commerciali 78.690 69.328 9.362 13,5%
Totale 78.690 69.328 9.362 13,5%
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
21. Debiti tributari
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre
2020:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti per Irap 634 36 598 1.661,1%
Debiti per Ires 341 200 141 70,5%
Debiti verso Erario per ritenute 2.344 2.742 ( 398) (14,5%)
Debiti verso Erario per IVA 428 221 207 93,7%
Altri 701 554 147 26,5%
Totale 4.448 3.753 695 18,5%
Al 31 dicembre 2021 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 4.448
migliaia.
67
22. Passività finanziarie a breve termine
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti verso banche 36.595 60.939 ( 24.344) (39,9%)
Debiti per leasing 13.321 12.974 347 2,7%
Totale 49.916 73.913 ( 23.997) (32,5%)
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a
breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano
principalmente l’utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
23. Altri debiti
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti
saldi al 31 dicembre 2020:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 3.307 4.212 ( 905) (21,5%)
Debiti verso dipendenti 5.765 4.479 1.286 28,7%
Debiti verso clienti 2.721 2.470 251 10,2%
Ratei e risconti passivi 2.227 1.772 455 25,7%
Altri 3.562 3.743 ( 181) (4,8%)
Totale 17.582 16.676 906 5,4%
Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 17.582 migliaia al 31 dicembre 2021 ed incrementano
sostanzialmente per i debiti verso dipendenti.
68
INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA’ E PASSIVITA’
Ai fini dell’applicazione dell’IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati
sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria.
Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i
cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i
risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate
di bilanci.
La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed
opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-
porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto
attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Philosophy di
Lorenzo Serafini”, “Moschino”, “Boutique Moschino” e “Love Moschino) sia per i marchi concessi in licenza
da altre maison esterne al Gruppo. Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che
avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.
Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di
lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e
distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali “Moschino”, sia con marchi in licenza da soggetti
terzi.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in
particolare, il contratto di licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea love, ai profumi delle linee
Moschino, ed agli occhiali a marchio “Moschino”.
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa
controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola
pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L’attività operativa è svolta
principalmente da Pollini, che cura direttamente l’ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a
marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società
esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio “Pollini”, quali i contratti di licenza per la
realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2021 e 2020 relativi alle divisioni prêt-à-porter
e calzature e pelletteria.
(Valori in migliaia di Euro)
Totale consolidato
2021
Ricavi di settore 220.198 139.862 ( 35.468) 324.592
Ricavi infradivisione
( 14.495) ( 20.973) 35.468 -
Ricavi da clienti terzi 205.703 118.889 - 324.592
Margine operativo lordo (EBITDA)
23.049 12.296 - 35.345
Ammortamenti ( 20.363) ( 4.658) - ( 25.021)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 946) ( 209) - ( 1.155)
Margine operativo (EBIT)
1.740 7.429 - 9.169
Proventi finanziari 256 482 ( 73) 665
Oneri finanziari
( 2.819) ( 770) 73 ( 3.516)
Risultato ante imposte ( 823) 7.141 - 6.318
Imposte
5.494 314 - 5.808
Risultato netto 4.671 7.455 - 12.126
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
69
(Valori in migliaia di Euro)
Totale consolidato
2020
Ricavi di settore 197.400 107.417 ( 35.700) 269.117
Ricavi infradivisione
( 11.207) ( 24.493) 35.700 -
Ricavi da clienti terzi 186.193 82.924 - 269.117
Margine operativo lordo (EBITDA)
3.594 899 - 4.493
Ammortamenti ( 22.049) ( 4.419) - ( 26.468)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 1.297) ( 1.293) - ( 2.590)
Margine operativo (EBIT)
( 19.752) ( 4.813) - ( 24.565)
Proventi finanziari 701 74 ( 136) 639
Oneri finanziari
( 2.838) ( 959) 136 ( 3.661)
Risultato ante imposte ( 21.889) ( 5.698) - ( 27.587)
Imposte
2.759 1.471 - 4.230
Risultato netto ( 19.130) ( 4.227) - ( 23.357)
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020
relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2021
ATTIVITA' DI SETTORE 328.272 129.668 ( 34.571) 423.369
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 41.449 27.417 - 68.866
Attività materiali 51.054 7.717 - 58.771
Attività per diritti d'uso 77.804 8.158 - 85.962
Altre attivi non correnti 1.506 90 - 1.596
ALTRE ATTIVITA' 16.736 5.065 - 21.801
TOTALE ATTIVITA' 345.008 134.733 ( 34.571) 445.170
PASSIVITA' DI SETTORE 264.134 77.054 ( 34.571) 306.617
ALTRE PASSIVITA' 12.194 6.199 - 18.393
TOTALE PASSIVITA' 276.328 83.253 ( 34.571) 325.010
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al
rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
70
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2020
ATTIVITA' DI SETTORE
365.804 134.442
( 43.411)
456.835
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali
43.518
28.971 -
72.489
Attività materiali 53.536
8.122
- 61.658
Attività per diritti d'uso
92.379 8.093
-
100.472
Altre attivi non correnti
4.471 447
( 133) 4.785
ALTRE ATTIVITA'
27.327 4.425
-
31.752
TOTALE ATTIVITA' 393.131
138.867
( 43.411)
488.587
PASSIVITA' DI SETTORE
235.714 85.758
( 43.411)
278.061
ALTRE PASSIVITA' 22.476
9.294
-
31.770
TOTALE PASSIVITA'
258.190 95.052
( 43.411) 309.831
Totale consolidato
Elisioni tra le
divisioni
Div. calzature e
pelletteria
Div. prêt-à porter
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al
rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi
Informativa per area geografica
La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 suddivisi per area
geografica:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 % 2020 % Δ %
Italia 132.138 40,7% 114.911 42,7% 17.227 15,0%
Europa (Italia esclusa) 105.535 32,5% 84.732 31,5% 20.803 24,6%
Asia e Resto del mondo 65.369 20,1% 53.926 20,0% 11.443 21,2%
America 21.550 6,7% 15.548 5,8% 6.002 38,6%
Totale 324.592 100,0% 269.117 100,0% 55.475 20,6%
71
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
24. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Accounting Policy:
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento
dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per
la distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente), sia per la distribuzione retail quando il bene viene
venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente alle esportazioni di beni, il controllo può essere trasferito
in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un
limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento
del ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle royalties, convenute, in base ad una
percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in
time", quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti
concessi.
Determinazione del prezzo della transazione:
La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della
tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo
prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso. Trattandosi di operazioni infragruppo non vi è
impatto sul bilancio consolidato in quanto vengono elise.
Relativamente al riconoscimento delle royalties, queste sono calcolate in base ad una percentuale sul
fatturato netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio 2021
Area Geografica 220.198 139.862 ( 35.468) 324.592
Italia 93.373 69.167 ( 30.402) 132.138
Europa (Italia esclusa) 53.023 54.164 ( 1.652) 105.535
Asia e Resto del mondo 54.675 11.813 ( 1.120) 65.368
America 19.127 4.718 ( 2.294) 21.551
Marchio 220.198 139.862 ( 35.468) 324.592
Alberta Ferretti 16.989 1.149 ( 1.187) 16.951
Philosophy 15.769 519 ( 528) 15.760
Moschino 184.712 106.906 ( 33.200) 258.418
Pollini 7 31.194 ( 15) 31.186
Altri 2.721 94 ( 538) 2.277
Contratti con le controparti 220.198 139.862 ( 35.468) 324.592
Wholesale 140.921 123.572 ( 25.688) 238.805
Retail 56.019 16.230 ( 85) 72.164
Royalties 23.258 60 ( 9.695) 13.623
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 220.198 139.862 ( 35.468) 324.592
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
connessi alla propietà del bene)
196.940 139.802 ( 25.773) 310.969
POINT IN TIME (Maturazione Royalties sul fatturato della
Licenziataria)
23.258 60 ( 9.695) 13.623
Div. prêt
porter
Div. calzature
e pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale
Consolidato
Nell’esercizio 2021 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 324.592 migliaia rispetto a Euro 269.117
migliaia dell’esercizio 2020, con un incremento del 20,6% (+20,8% a tassi di cambio costanti).
72
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a Euro 220.198 migliaia, registrando un incremento
dell’11,5% a cambi correnti rispetto al 2020 (+11,7% a cambi costanti). I ricavi della divisione calzature e
pelletteria hanno segnato un aumento del 30,2%, sia a cambi costanti sia a cambi correnti, al lordo delle
elisioni tra le due divisioni e sono ammontati a Euro 139.862 migliaia.
25. Altri ricavi e proventi
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Altri ricavi 8.521 10.486 ( 1.965) (18,7%)
Totale 8.521 10.486 ( 1.965) (18,7%)
La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 8.521 migliaia, è composta prevalentemente da recupero crediti
precedentemente stralciati, da attività di Co-branding, ricavi di competenza anni precedenti, utili su cambi di
natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi.
26. Materie prime e di consumo
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 114.386 110.162 4.224 3,8%
Totale 114.386 110.162 4.224 3,8%
La voce Materie prime e di consumo aumenta di Euro 4.224 migliaia.
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed
accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
27. Costi per servizi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Lavorazioni esterne 21.516 26.338 ( 4.822) (18,3%)
Consulenze 21.524 21.053 471 2,2%
Pubblicità e promozione 13.650 13.938 ( 288) (2,1%)
Premi e provvigioni 10.275 8.240 2.035 24,7%
Trasporti 9.944 7.660 2.284 29,8%
Utenze 2.256 1.720 536 31,2%
Compensi amministratori e collegio sindacale 3.738 3.461 277 8,0%
Assicurazioni 776 625 151 24,2%
Commissioni bancarie 1.183 1.160 23 2,0%
Spese di viaggio 766 1.120 ( 354) (31,6%)
Altri servizi 7.555 7.927 ( 372) (4,7%)
Totale 93.183 93.242 ( 59) (0,1%)
I costi per servizi rimangono sostanzialmente in linea con il periodo precedente passando da Euro 93.242
migliaia dell’esercizio 2020 a Euro 93.183 migliaia dell’esercizio 2021.
73
28. Costi per godimento beni di terzi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Affitti passivi 4.314 5.236 ( 922) (17,6%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 649 554 95 17,1%
Noleggi ed altri 767 841 ( 74) (8,8%)
Totale 5.730 6.631 ( 901) (13,6%)
La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 901 migliaia passando da Euro 6.631 migliaia
dell’esercizio 2020 a Euro 5.730 migliaia dell’esercizio 2021.
29. Costi per il personale
Il costo del personale passa da Euro 61.753 migliaia dell’esercizio 2020 a Euro 63.136 migliaia dell’esercizio
2021, registrando un incremento pari a Euro 1.383 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal
22,9% dell’esercizio 2020 al 19,5% dell’esercizio 2021.
Di seguito il confronto con lanno precedente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
Variazioni
2021
2020
Δ %
Costi del personale
63.136
61.753 1.383 2,2%
Totale 63.136 61.753 1.383 2,2%
Nell’esercizio 2021, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Operai 259 241 18 7,5%
Impiegati-quadri 998 1.063 ( 65) (6,1%)
Dirigenti 30 29 1 3,4%
Totale 1.287 1.333 ( 46) (3,5%)
30. Altri oneri operativi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Imposte e tasse 1.007 961 46 4,8%
Omaggi 320 287 33 11,5%
Sopravvenienze passive 87 619 ( 532) (85,9%)
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 233 779 ( 546) (70,1%)
Perdite su cambi 1.355 2.070 ( 715) (34,5%)
Altri oneri operativi 692 946 ( 254) (26,8%)
Totale 3.694 5.662 ( 1.968) (34,8%)
74
La voce Altri costi operativi passa da Euro 5.662 migliaia del 2020 a Euro 3.694 migliaia del 2021 con un
decremento di Euro 1.968 migliaia, principalmente per il decremento delle sopravvenienze passive, delle
svalutazioni crediti e delle perdite su cambi.
31. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 4.019 4.474 ( 455) (10,2%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 4.814 5.104 ( 290) (5,7%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso 16.188 16.890 ( 702) (4,2%)
Svalutazioni e accantonamenti 1.155 2.591 ( 1.436) (55,4%)
Totale 26.176 29.059 ( 2.883) (9,9%)
La voce passa da Euro 29.059 migliaia dell’esercizio 2020 a Euro 26.176 migliaia dell’esercizio 2021
principalmente per il decremento della voce Svalutazioni e accantonamenti, che nel 2020 si riferiva in via
preminente alla svalutazione della partecipazione Pollini France e allo stralcio di cespiti relativi a negozi
chiusi.
32. Proventi / oneri finanziari
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Interessi attivi 141 256 ( 115) (44,9%)
Differenze cambio 448 311 137 44,1%
Sconti finanziari 77 72 5 6,9%
Proventi finanziari 666 639 27 4,2%
Interessi passivi vs banche 375 305 70 23,0%
Altri interessi passivi 163 203 ( 40) (19,7%)
Differenze cambio 281 427 ( 146) (34,2%)
Altri oneri 716 525 191 36,4%
Oneri finanziari 1.535 1.460 75 5,1%
Interessi per leasing 1.981 2.201 ( 220) (10,0%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso 1.981 2.201 ( 220) (10,0%)
Totale 2.850 3.022 ( 172) (5,7%)
La variazione in diminuzione della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 172 migliaia, principalmente per il
calo degli interessi per leasing.
33. Imposte sul reddito
La voce comprende:
75
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio Variazioni
2021
2020 Δ %
Imposte correnti
8.073 3.620 4.453 123,0%
Imposte anticipate/differite ( 14.136) ( 7.606) ( 6.530) 85,9%
Imposte relative ad esercizi precedenti 255 ( 245) 500 n.a.
Totale imposte ( 5.808) ( 4.231) ( 1.577) 37,3%
La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e
passività fiscali differite.
La riconciliazione tra l’imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2021 e il 2020 è illustrata nella tabella
seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2021
2020
Risultato prima delle imposte 6.318
( 27.587)
Aliquota fiscale applicata 24,0%
24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 1.516 ( 6.621)
Effetto fiscale ( 8.647) 1.609
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 1.833 744
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) ( 5.298) ( 4.268)
IRAP (corrente e differita) ( 510) 37
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) ( 5.808) ( 4.231)
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale
teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile
diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.
34. Risultato per azione
Utile/(perdita) di riferimento
Il calcolo dell’utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate
2021 2020
Da attività in funzionamento
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 12.126 ( 21.397)
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 12.126 ( 21.397)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione 12.126 ( 21.397)
Da attività in funzionamento e attività cessate
Utile/(perdita) netto dell'esercizio 12.126 ( 21.397)
Utili/(perdite) da attività cessate - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione 12.126 ( 21.397)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione 12.126 ( 21.397)
Numero azioni di riferimento
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione 99.669 101.175
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) diluito per azione 99.669 101.175
Utile/(perdita) base per azione
L’utile netto di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capo gruppo AEFFE S.p.A., è pari a
12.126 migliaia di euro rispetto alla perdita di 21.397 migliaia di euro del 2020.
76
Utile/(perdita) diluito per azione
Il calcolo della perdita diluita per azione del periodo gennaio - dicembre 2021 coincide con il calcolo della
perdita per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
77
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa impiegato nell’esercizio 2021 è stato pari a Euro 8.521 migliaia.
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 39.828 28.390
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 48.654 10.267
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 3.899) ( 12.032)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) ( 53.276) 13.203
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) ( 8.521) 11.438
Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E) 31.307 39.828
35. Disponibilità liquide nette derivanti dall’attività operativa
La gestione operativa dell’esercizio 2021 ha generato flussi di cassa pari a Euro 48.654 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2021 2020
Risultato del periodo prima delle imposte
6.318 ( 27.587)
Ammortamenti / svalutazioni 26.176 29.059
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 207) ( 598)
Imposte sul reddito corrisposte ( 1.447) ( 2.592)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.850 3.022
Variazione nelle attività e passività operative 14.964 8.963
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa
48.654 10.267
36. Disponibilità liquide nette derivanti dall’attività di investimento
Il flusso di cassa impiegato dall’attività di investimento nell’esercizio 2021 è di Euro 3.899 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 396) ( 880)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.927) ( 4.504)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 1.678) ( 6.648)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 102 -
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento ( 3.899) ( 12.032)
37. Disponibilità liquide nette impiegate nell’attivifinanziaria
Il flusso di cassa impiegato dall’attività finanziaria dell’esercizio 2021 è di Euro 53.726 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
78
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 70.722) ( 1.080)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 32.005 24.129
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 12.535) ( 7.596)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 826
772
Proventi (+) e oneri finanziari (-) ( 2.850) ( 3.022)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria ( 53.276) 13.203
ALTRE INFORMAZIONI
38. Piani di incentivazione
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A.,
si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet
www.aeffe.com
, sezione governance.
39. Dichiarazione sull’indebitamento
Secondo quanto richiesto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 Marzo 2021, in linea con il “Richiamo di
attenzione n. 5/21" del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l’indebitamento del Gruppo Aeffe al 31
dicembre 2021 è il seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
2021 2020
A - Disponibilità liquide 31.306 39.828
B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 2.914 652
C - Altre attività finanziarie correnti - -
D - Liquidità (A + B + C) 34.220 40.480
E - Debito finanziario corrente 27.403 43.514
F - Parte corrente del debito finanziario non corrente 22.513 30.399
G - Indebitamento finanziario corrente (E + F) 49.916 73.913
H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 15.696 33.433
I - Debito finanziario non corrente 153.049 109.581
J - Crediti finanziari non correnti - ( 2.037)
K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 153.049 107.544
M - Totale indebitamento finanziario (H + L) 168.745 140.977
La situazione finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021 mostra un indebitamento di Euro 168.745 migliaia
comprensivo dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di Euro 140.978 migliaia del 31 dicembre 2020,
con un peggioramento di Euro 27.767 migliaia. L’indebitamento al 31 dicembre 2021 relativo all’IFRS 16
ammonta a Euro 75.672 migliaia di cui Euro 13.320 migliaia correnti e Euro 62.352 migliaia non correnti.
L’indebitamento al netto dell’effetto IFRS 16 di fine dicembre 2021 ammonta a Euro 93.072 migliaia rispetto
all’indebitamento di Euro 52.770 migliaia di fine dicembre 2020, registrando un peggioramento di Euro
40.302 migliaia.
Nel corso del 2021, Aeffe SpA ha rilevato la partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A., per un
corrispettivo pari ad Euro 66.571 migliaia ed ha rilevato anticipatamente la licenza di produzione e
commercializzazione delle collezioni abbigliamento donna “Love Moschino” per un corrispettivo pari ad Euro
3.637 migliaia. Al netto di questi effetti straordinari la posizione finanziaria netta sarebbe migliorata di Euro
29.906 migliaia, grazie sia ai migliori risultati economici conseguiti sia all’efficace gestione del capitale
circolante.
79
40. Operazioni con parti correlate
Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell’area di consolidamento, sono stati
eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal
Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed
alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a
condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Natura
2021 2020 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilist
1.000 1.000 Costo
Socie Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 207 284 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 75 75 Costo
Commerciale 658 597 Credito
Commerciale 114 - Debito
Socie Ferrim con Socie Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 892 887 Costo
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Proventi finanziari 118 60 Proventi finanziari
Commerciale 765 594 Credito
Commerciale 121 112 Debito
Finanziario non corrente - 2.037 Credito
Finanziario corrente 2.914 652 Credito
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all’incidenza che le operazioni o posizioni con parti
correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021 ed al
31 dicembre 2020.
(Valori in migliaia di Euro)
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
% Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio 2021 Esercizio 2020
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 324.592 207 0,1% 269.117 284 0,1%
Costi per servizi 93.183 1.075 1,2% 93.242 1.075 1,2%
Costi per godimento beni di terzi 5.730 942 16,4% 6.631 937 14,1%
Proventi/oneri finanziari 2.850 118 4,1% 3.022 60 2,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti finanziari non correnti - - 0,0% 2.037 2.037 100,0%
Crediti commerciali 50.034 1.423 2,8% 39.095 1.191 3,0%
Crediti finanziari correnti 2.914 2.914 100,0% 652 652 100,0%
Debiti commerciale 78.690 235 0,3% 69.328 112 0,2%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette dell'attività operativa 48.654 ( 1.802) n.a. 10.267 ( 1.731) n.a.
Disponibilità liquide nette dell'attività finanziaria ( 53.276) ( 224) 0,4% 13.203 248 1,9%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 168.745) ( 2.026) 1,2% ( 140.977) ( 1.483) 1,1%
80
41. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2021 il
Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione
stessa.
42. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del
28 luglio 2006
In data 28 luglio 2021, Aeffe SpA. ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la
partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l’intero capitale.
L’operazione si inserisce nella strategia legata al marchio Moschino che ha come obiettivo il processo di
futura integrazione delle collezioni abbigliamento donna all’interno del Gruppo Aeffe al fine di valorizzarne le
potenzialità grazie allo sfruttamento delle sinergie.
L’operazione ha per il Gruppo AEFFE un elevato valore strategico e rappresenta un’importante opportunità di
crescita e di sviluppo del business in quanto consente di pianificare in modo agile e flessibile, nel medio-
lungo termine, le strategie e attività legate al marchio Moschino, con l’obiettivo di rafforzarne il
posizionamento e valorizzarne il grande potenziale di crescita. L’operazione si inserisce nella strategia di
sviluppo che mira ad un business model del tutto indipendente, con il pieno controllo della catena del valore
del brand, dal prodotto alla qualità e con effetti positivi sull’immagine, distribuzione e comunicazione.
Il corrispettivo per l’acquisizione delle azioni, pari ad Euro 66.571 migliaia, è stato completamente versato. La
congruità del prezzo è stata confermata da una fairness opinion indipendente resa da Deloitte Financial
Advisory S.r.l. in data 22 luglio 2021.
Per il pagamento del corrispettivo Aeffe ha utilizzato ed utilizzerà cassa attiva, linee di credito già in essere e
nuovi finanziamenti a medio-lungo termine.
43. Garanzie ed impegni
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro
7.123 migliaia (Euro 8.870 migliaia al 31 dicembre 2020).
44. Passività potenziali
Contenziosi fiscali
In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun
fondo.
45. Informazione ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi
dalla stessa Società di revisione.
81
(Valori in migliaia di Euro)
Revisione contabile RIA GRANT THO RNTO N 124
Revisione contabile BDO ITALIA 70
Revisione contabile WARD DIVECHA 9
Revisione contabile ARI AUDIT 4
Revisione contabile GEREC 4
Revisione contabile SHANGHAI XINGAOXIN 1
Revisione contabile GRANT THORNTON HONG KONG 8
Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THO RNTON 9
Certificazione del credito di imposta R&S BDO ITALIA 9
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF) BDO ITALIA 23
Bilancio consolidato standard ESEF BDO ITALIA 8
Totale 269
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza dell'esercizio
2021
82
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE
ALLEGATO I : Stato Patrimoniale Consolidato con parti correlate
ALLEGATO II: Conto Economico Consolidato con parti correlate
ALLEGATO III: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
ALLEGATO IV: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d’esercizio della Fratelli Ferretti Holding al
31 dicembre 2020
83
ALLEGATO I
Stato PatrimonialeConsolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in unità di Euro)
Note 31 dicembre 31 dicembre
2021
2020
Marchi 68.000.906 71.494.428
Altre attività immateriali 865.511 995.060
Immobilizzazioni immateriali (1) 68.866.417 72.489.488
Terreni 17.123.494 17.123.494
Fabbricati 25.763.396 26.729.357
Opere su beni di terzi 8.600.124 10.201.924
Impianti e macchinari 3.971.601 3.810.164
Attrezzature 326.581 350.754
Altre attività materiali 2.985.766 3.442.220
Immobilizzazioni materiali (2) 58.770.962 61.657.913
Attività per diritti d'uso (3) 85.961.940 100.471.903
Partecipazioni (4) 30.069 131.558
Crediti finanziari non correnti (5) - 2.037.324 2.037.324
Altre attività (6) 1.565.654 2.615.956
Imposte anticipate (7) 15.164.461 21.287.015
ATTIVITA' NON CORRENTI 230.359.503 260.691.157
Rimanenze (8) 91.406.571 109.285.351
Crediti commerciali (9) 50.034.112 1.423.980 39.094.519 1.191.289
Crediti tributari (10) 6.636.204 10.465.392
Attività per derivati (11) - -
Disponibilità liquide (12) 31.306.566 39.828.260
Crediti finanziari a breve (13) 2.913.650 2.913.650 651.944 651.944
Altri crediti (14) 32.513.758 28.570.739
ATTIVITA' CORRENTI 214.810.861 227.896.205
Attività disponibili per la vendita
TOTALE ATTIVITA' 445.170.364 488.587.362
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866
Altre riserve 110.437.855 131.311.933
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 27.320.768) 13.273.509
Risultato d'esercizio di gruppo 12.126.006 ( 21.396.847)
Patrimonio netto del gruppo 120.160.452 148.232.461
Capitale e riserve di terzi - 32.483.755
Risultato d'esercizio di terzi - ( 1.959.730)
Patrimonio netto di terzi - 30.524.025
PATRIMONIO NETTO (15) 120.160.452 178.756.486
Accantonamenti (16) 1.758.142 1.543.670
Imposte differite (7) 13.945.178 28.016.336
Fondi relativi al personale (17) 4.478.746 4.900.460
Passività finanziarie (18) 153.049.045 109.581.772
Passività non finanziarie (19) 1.120.371 1.768.758
PASSIVITA' NON CORRENTI 174.351.482 145.810.996
Debiti commerciali (20) 78.690.149 235.119 69.328.170 112.257
Debiti tributari (21) 4.447.875 3.753.375
Passività per derivati (11) 22.223 349.002
Passività finanziarie (22) 49.916.035 73.913.257
Altri debiti (23) 17.582.148 16.676.076
PASSIVITA' CORRENTI 150.658.430 164.019.880
Passività disponibili per la vendita - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 445.170.364 488.587.362
di cui Parti
correlate
di cui Parti
correlate
ALLEGATO II
Conto Economico Consolidato con parti correlate
84
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2021 2020
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (24) 324.592.143 206.570 269.116.774 283.995
Altri ricavi e proventi (25) 8.521.078 10.485.768
TOTALE RICAVI 333.113.221 279.602.542
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 17.639.882) 2.341.099
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (26) ( 114.385.792) ( 110.162.492)
Costi per servizi (27) ( 93.182.942) ( 1.075.330) ( 93.242.015) ( 1.075.504)
Costi per godimento beni di terzi (28) ( 5.729.826) ( 942.000) ( 6.630.888) ( 937.000)
Costi per il personale (29) ( 63.136.252) ( 61.752.840)
Altri oneri operativi (30) ( 3.693.579) ( 5.661.916)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (31) ( 26.176.056) ( 29.058.754)
Proventi/(Oneri) finanziari (32) ( 2.850.400) 117.189 ( 3.022.187) 60.331
RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.318.492 ( 27.587.451)
Imposte (33) 5.807.514 4.230.874
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 12.126.006 ( 23.356.577)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie - 1.959.730
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 12.126.006 ( 21.396.847)
di cui Parti
correlate
di cui Parti
correlate
85
ALLEGATO III
Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note Esercizio Esercizio
2021 2020
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 39.828
28.390
Risultato del periodo prima delle imposte 6.318 ( 1.692) ( 27.587) ( 1.668)
Ammortamenti / svalutazioni 26.176 29.059
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 207) ( 598)
Imposte sul reddito corrisposte ( 1.447) ( 2.592)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.850 3.022
Variazione nelle attività e passività operative 14.964 ( 110) 8.963 ( 63)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività operativa
(35) 48.654 10.267
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 396) ( 880)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.927) ( 4.504)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 1.678) ( 6.648)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 102 -
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività di investimento
(36)
( 3.899) ( 12.032)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 70.722) ( 1.080)
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 32.005 24.129
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 12.535) ( 7.596)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 826 ( 224) 772 248
Proventi e oneri finanziari ( 2.850) ( 3.022)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dell'attività finanziaria
(37)
( 53.276) 13.203
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 31.307 39.828
di cui Parti
correlate
di cui Parti
correlate
86
ALLEGATO IV
Prospetto dei dati essenziali del bilancio d’esercizio della Fratelli Ferretti Holding al
31 dicembre 2020
(Valori in unità di euro)
Esercizio Esercizio
2020 2019
Immobilizzazioni immateriali 71.599 72.506
Immobilizzazioni materiali 1.610.526 1.790.683
Partecipazioni 54.741.025 65.369.333
Attivi non correnti 56.423.150 67.232.522
Crediti commerciali 213.145 313.677
Crediti tributari 1.165.820 620.737
Disponibilità liquide 30.921 29.433
Altri crediti 3.134 3.020
Attivi correnti 1.413.020 966.867
Totale attivi 57.836.170 68.199.389
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 51.025.433 61.152.036
Altre riserve 15.038
15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti - -
Risultato d'esercizio ( 573.169)
( 122.941)
Patrimonio netto 50.567.302 61.144.133
Accantonamenti 90.107 113.613
Passività finanziarie -
-
Passività non correnti 90.107
113.613
Debiti commerciali 7.178.761
6.941.643
Passività correnti 7.178.761
6.941.643
Totale patrimonio netto e passività 57.836.170
68.199.389
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 355.387
393.231
Altri ricavi e proventi
-
-
Totale ricavi 355.387
393.231
Costi operativi ( 448.887)
( 448.566)
Costi per godimento beni di terzi - -
Ammortamenti e Svalutazioni ( 263.591) ( 254.019)
Oneri diversi di gestione ( 66.024) ( 15.880)
Proventi/(Oneri) finanziari ( 313.642) 125.779
Risultato ante imposte ( 736.757) ( 199.455)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio
163.588 76.514
Risultato netto dell'esercizio ( 573.169) ( 122.941)
STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
87
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d’Amministrazione e Simone Badioli in
qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto
anche conto di quanto previsto dall’art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
- l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
- l’effettiva applicazione;
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso
dell’esercizio 2021.
Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,
nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente
alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
17 marzo 2022
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Ferretti Simone Badioli
88
PROGETTO DI BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2021
89
Relazione sulla gestione
1. SCENARIO ECONOMICO
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell’ambito delle quali Aeffe
S.p.A. si è trovata ad operare.
QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE
Secondo le previsioni economiche d'inverno 2022 della Commissione europea pubblicato il 10 febbraio 2022,
dopo una notevole espansione del 5,3% nel 2021, l'economia dell'UE crescerà del 4,0% nel 2022 e del 2,8%
nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà inoltre al 4,0% nel 2022, per poi scendere al 2,7% nel 2023.
Nel terzo trimestre del 2021l'UE nel suo insieme è ritornata ai livelli del PIL precedenti la pandemia e si
prevede che tutti gli Stati membri raggiungeranno questo traguardo entro la fine del 2022.
Dopo la marcata ripresa dell'attività economica iniziata nella primavera dello scorso anno e proseguita senza
sosta fino all'inizio dell'autunno, si stima che lo slancio della crescita sia sceso allo 0,4% nell'ultimo trimestre
del 2021, rispetto al 2,2% registrato nel trimestre precedente. Benché il rallentamento fosse già indicato nelle
previsioni economiche dell'autunno 2021, dopo che l'UE aveva colmato il divario con i livelli della produzione
precedente la pandemia nel terzo trimestre del 2021, esso si è rivelato più marcato del previsto con
l'intensificarsi di elementi che frenano la crescita: in particolare, l'aumento dei contagi da COVID-19, i prezzi
elevati dell'energia e i continui problemi di approvvigionamento.
Poiché la crescita continua a essere influenzata dalla pandemia, molti paesi dell'UE subiscono l'effetto
combinato di una maggiore pressione sui sistemi sanitari e delle carenze di personale dovute a malattie,
quarantene precauzionali o obblighi di assistenza. Si prevede, inoltre, che i problemi di tipo logistico e di
approvvigionamento, tra cui la carenza di semiconduttori e di alcuni materie prime metalliche, continueranno
a pesare sulla produzione, almeno per tutta la prima metà dell'anno. Infine si prevede che i prezzi
dell'energia rimarranno elevati per un periodo più lungo di quello stimato nelle previsioni di autunno,
esercitando un maggiore effetto frenante sull'economia e un aumento delle pressioni inflazionistiche.
Tale previsione presuppone che l'effetto frenante sull'economia esercitato dall'attuale ondata di contagi sia
di breve durata. L'attività economica è vista in ripresa, grazie anche alla normalizzazione delle condizioni di
approvvigionamento e alla riduzione delle pressioni inflazionistiche. Guardando oltre le turbolenze di breve
periodo, è evidente che i fondamentali alla base dell'attuale fase espansionistica continuano a essere solidi.
Grazie a un mercato del lavoro in continuo miglioramento, ai risparmi delle famiglie a livello elevato, a
condizioni di finanziamento ancora favorevoli e alla piena attuazione del dispositivo per la ripresa e la
resilienza si prevede che la fase espansionistica sarà solida e duratura.
Sebbene l'impatto della pandemia sull'attività economica sia diminuito nel tempo, le misure di contenimento
in corso e il protrarsi della carenza di personale potrebbero avere un effetto frenante. E potrebbero inoltre
ostacolare il funzionamento delle catene di approvvigionamento per un lasso di tempo più lungo del
previsto. Per contro, una crescita più debole della domanda nel breve periodo potrebbe contribuire a
risolvere i problemi di approvvigionamento in anticipo rispetto alle previsioni.
Una nota positiva è data dal fatto che la domanda delle famiglie potrebbe crescere più del previsto, come
verificatosi in precedenza con la riapertura delle economie nel 2020, e gli investimenti favoriti dal dispositivo
per la ripresa e la resilienza potrebbero dare un impulso maggiore alle attività.
L'inflazione potrebbe risultare più elevata rispetto alle stime se le pressioni sui costi si trasferissero in misura
maggiore del previsto dai prezzi alla produzione ai prezzi al consumo, amplificando il rischio di effetti di
secondo impatto.
I rischi per le prospettive di crescita e di inflazione sono notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche
nell'Europa orientale.
90
SCENARIO MACROECONOMICO DELL’ABBIGLIAMENTO
Il Consensus Altagamma stima per il 2022 una crescita più organica e positiva anche se non così accelerata
come in questo 2021. La riapertura dei negozi e i primi viaggi favoriranno il trend positivo che stima un
EBITDA medio per il 2022 in crescita del +11%.
L’abbigliamento è previsto crescere del +9% e il deciso ritorno a livelli pre Covid-19 ha riattivato creatività e
proposte innovative, mentre gli accessori continuano nel loro trend positivo, +11% per la pelletteria e +9%
per le calzature.
L’ecosistema distributivo - malgrado la riapertura dei negozi è previsto mantenere la spinta verso il digitale,
che si riconferma anche per il 2022 il canale più in espansione. Il Retail digitale previsto crescere a +15%, con
molti brand orientati verso una strategia redditizia di distribuzione digitale monobrand o con e-tailers
(concession). I negozi fisici segnano un +9% e continuano ad essere rilevanti per il comparto. Il wholesale
fisico resta fragile con un +4%, mentre il 50% degli acquisti online viene fatto ancora nel wholesale digitale,
dove si consolideranno crescite significative con un +13%.
2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA’
CONTO ECONOMICO
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
% Esercizio % Variazioni %
2021 sui ricavi 2020 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 114.173.149 100,0% 114.378.980 100,0% ( 205.831) (0,2%)
Altri ricavi e proventi 7.766.600 6,8% 7.728.299 6,8% 38.301 0,5%
TOTALE RICAVI 121.939.749 106,8% 122.107.279 106,8% ( 167.530) (0,1%)
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 1.551.381) (1,4%) 1.925.900 1,7% ( 3.477.281) (180,6%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 47.110.540) (41,3%) ( 49.489.428) (43,3%) 2.378.888 (4,8%)
Costi per servizi ( 35.865.950) (31,4%) ( 41.841.511) (36,6%) 5.975.561 (14,3%)
Costi per godimento beni di terzi ( 8.375.343) (7,3%) ( 8.126.140) (7,1%) ( 249.203) 3,1%
Costi per il personale ( 28.111.640) (24,6%) ( 27.496.153) (24,0%) ( 615.487) 2,2%
Altri oneri operativi ( 1.252.730) (1,1%) ( 1.957.443) (1,7%) 704.713 (36,0%)
Totale costi operativi ( 122.267.584) (107,1%) ( 126.984.775) (111,0%) 4.717.191 (3,7%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) ( 327.835) (0,3%) ( 4.877.496) (4,3%) 4.549.661 (93,3%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 505.026) (0,4%) ( 541.365) (0,5%) 36.339 (6,7%)
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.306.484) (1,1%) ( 1.542.553) (1,3%) 236.069 (15,3%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso ( 1.871.768) (1,6%) ( 1.826.556) (1,6%) ( 45.212) 2,5%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 13.102.480) (11,5%) ( 13.974.439) (12,2%) 871.959 (6,2%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 16.785.758) (14,7%) ( 17.884.913) (15,6%) 1.099.155 (6,1%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)* ( 17.113.593) (15,0%) ( 22.762.409) (19,9%) 5.648.816 (24,8%)
Proventi finanziari 68.061 0,1% 489.290 0,4% ( 421.229) (86,1%)
Oneri finanziari ( 840.066) (0,7%) ( 671.020) (0,6%) ( 169.046) 25,2%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso ( 427.998) (0,4%) ( 461.095) (0,4%) 33.097 (7,2%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 1.200.003) (1,1%) ( 642.825) (0,6%) ( 557.178) 86,7%
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 18.313.596) (16,0%) ( 23.405.234) (20,5%) 5.091.638 (21,8%)
Imposte 2.393.359 2,1% 2.376.490 2,1% 16.869 0,7%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 15.920.237) (13,9%) ( 21.028.744) (18,4%) 5.108.507 (24,3%)
* Vedi commento sull'Ebit rettificato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2021 i ricavi ammontano ad Euro 114.173 pressoché costanti a cambi correnti rispetto
all’esercizio 2020.
I ricavi sono stati conseguiti per il 49% sul mercato italiano e per il 51% sui mercati esteri.
91
Costo per il personale
I costi del personale passano da Euro 27.496 migliaia del 2020 a Euro 28.111 migliaia del 2021, con un
incremento dell’2,2% derivante dal minore utilizzo nel 2021 di strumenti di sostegno al lavoro.
Margine operativo lordo (EBITDA)
L’EBITDA del 2021 è stato pari ad Euro -327 migliaia rispetto al risultato del 2020 di Euro -4.877 migliaia.
In termini percentuali il MOL passa dall’-4,3% del 2020 al -0,3% del 2021.
Tale variazione è riconducibile all’incremento della marginalità lorda sulle vendite, derivante dai minori sconti
eccezionalmente concessi ai clienti nel 2020 per effetto della Pandemia daCovid19 e dall’ulteriore
contrazione dei costi fissi come conseguenza delle politiche di razionalizzazione e ottimizzazione dei processi
e dei costi generali.
Risultato operativo (EBIT)
Il risultato operativo passa da Euro -22.762 migliaia del 2020 ad Euro -17.113 migliaia del 2021 per effetto
principalmente del miglioramento dell’Ebitda.
Risultato operativo (EBIT RETTIFICATO)*
L’Ebit rettificato, al netto di costi non ricorrenti per Euro 12.397 migliaia di Euro, è negativo per Euro 4.716
migliaia di Euro, rispetto al valore negativo di Euro 9.418 migliaia di Euro del 2020, con un incremento di Euro
4.702 migliaia di Euro, dovuto principalmente all’incremento dell’Ebitda.
I costi non ricorrenti di Euro 12.397 migliaia includono le svalutazioni relative alle partecipazioni delle
controllate Aeffe Retail S.p.A. (Euro 6.740 migliaia), Aeffe France S.a.r.l. (Euro 4.078 migliaia), Aeffe UK L.t.d.
(Euro 1.007 migliaia), Aeffe Japan L.t.d. (Euro 492 migliaia) e Aeffe Shangai L.t.d. (Euro 80 migliaia).
Risultato ante imposte
Il risultato ante imposte passa da Euro -23.405 migliaia nel 2020 a Euro -18.313 migliaia nel 2021, con una
variazione positiva in valore assoluto di Euro 5.092 migliaia principalmente dovuto all’incremento dell’Ebitda.
Risultato ante imposte RETTIFICATO
Il risultato ante imposte rettificato, al netto di costi non ricorrenti per Euro 12.397 migliaia di Euro, passa da
una perdita di Euro 10.061 migliaia nel 2020 a una perdita di Euro 5.917 migliaia nel 2021, con una
variazione in valore assoluto di Euro 4.144 migliaia per effetto del miglioramento dell’Ebitda.
Risultato netto dell’esercizio
Il risultato di esercizio passa da Euro -21.029 migliaia del 2020 ad Euro -15.920 migliaia del 2021, registrando
una variazione di Euro 5.108 migliaia imputabile al miglioramento dell’Ebitda.
Risultato netto dell’esercizio RETTIFICATO
Il risultato di esercizio rettificato passa da una perdita di Euro 7.685 migliaia del 2020 ad una perdita di Euro
3.523 migliaia del 2021, registrando una variazione di Euro 4.162 migliaia imputabile al miglioramento
dell’Ebitda.
92
STATO PATRIMONIALE
(Valori in unità di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
2021 2020
Crediti commerciali 37.215.640 44.101.240
Rimanenze 29.328.258 30.915.844
Debiti commerciali ( 71.145.844) ( 63.513.129)
CCN operativo ( 4.601.946) 11.503.955
Altri crediti correnti 12.766.418 11.821.581
Crediti tributari 4.949.448 7.583.374
Altri debiti correnti ( 8.075.135) ( 6.513.344)
Debiti tributari ( 1.441.944) ( 1.689.764)
Capitale circolante netto 3.596.841 22.705.802
Immobilizzazioni materiali 41.816.631 42.440.613
Immobilizzazioni immateriali 3.286.218 3.440.390
Attività per diritti d'uso 12.012.282 13.139.335
Partecipazioni 202.298.682 135.942.554
Altre attività non correnti 977.745 2.345.643
Attivo immobilizzato 260.391.558 197.308.535
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 3.076.827) ( 3.238.057)
Accantonamenti ( 5.505.593) ( 1.004.948)
Altri debiti non correnti ( 206.935) ( 379.767)
Attività fiscali per imposte anticipate 2.756.646 5.666.870
Passività fiscali per imposte differite ( 6.800.786) ( 7.735.169)
CAPITALE INVESTITO NETTO 251.154.904 213.323.266
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866
Altre riserve 105.238.328 127.274.012
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959
Risultato di esercizio ( 15.920.238) ( 21.028.744)
Patrimonio netto 116.583.409 133.637.093
Disponibilità liquide ( 3.991.604) ( 6.240.284)
Passività finanziarie non correnti 100.048.986 24.701.826
Passività finanziarie correnti 24.684.088 46.282.102
POSIZIONE FINANZIARIA SENZA EFFETTO IFRS 16 120.741.470 64.743.644
Passività per leasing correnti 1.794.165 1.626.185
Passività per leasing non correnti 12.035.860 13.316.344
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 134.571.495 79.686.173
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 251.154.904 213.323.266
CAPITALE INVESTITO NETTO
Rispetto al 31 dicembre 2020, il capitale investito netto si è incrementato del 17,7% pari a Euro 37.832
migliaia.
Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2021 risulta pari a Euro 3.597 migliaia rispetto a Euro 22.706
migliaia del 31 dicembre 2020.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
- il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente di Euro 16.106 migliaia. Tale variazione
è correlabile principalmente all’incremento dei debiti commerciali e al decremento dei crediti
commerciali;
93
- la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 617 migliaia rispetto al
periodo precedente principalmente per l’incremento dei costi anticipati;
- la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro -2.386 migliaia è riferibile
principalmente al decremento del credito iva di gruppo.
Attivo immobilizzato
Le attività fisse al 31 dicembre 2021 aumentano di Euro 63.083 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020,
principalmente per effetto dell’acquisto della partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
- le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 624 migliaia per effetto delle
seguenti variazioni:
investimenti per Euro 716 migliaia in fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature
informatiche ed impiantistica generale e specifica;
decrementi per Euro 34 migliaia in attrezzature informatiche e impiantistica generale
ammortamenti per Euro 1.306 migliaia.
- le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 154 migliaia per effetto delle
seguenti variazioni:
investimenti per Euro 351 migliaia in software;
ammortamenti per Euro 505 migliaia;
- Le partecipazioni si movimentano per Euro 66.356 migliaia a seguito delle seguenti operazioni:
incremento della partecipazione Moschino S.p.A. per Euro 67.092 migliaia per effetto
dell’acquisto della quota di minoranza del 30%;
capitalizzazione e contestuale svalutazione della partecipazione Aeffe Retail per Euro 6.739
migliaia mediante rinuncia di crediti commerciali al fine di rafforzare il patrimonio sociale
della controllata a titolo di versamento in conto capitale senza l’obbligo di restituzione. Tale
importo è stato iscritto dalla controllata come riserva di capitale costituente voce di
patrimonio netto a copertura perdite;
capitalizzazione della partecipazione Aeffe Germany G.m.b.h. per Euro 500 migliaia;
sottoscrizione della partecipazione Aeffe Spagna S.l.u. per Euro 320 migliaia;
svalutazione della partecipazione Aeffe France S.a.r.l. per Euro 1.556 migliaia.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
L’indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 134.571 migliaia al 31 dicembre 2021 rispetto
a Euro 79.686 migliaia al 31 dicembre 2020. L’incremento è determinato prevalentemente dall’acquisto della
partecipazione di minoranza di Moschino S.p.A..
L’indebitamento finanziario al netto dell’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16 è pari a Euro 120.741
migliaia al 31 dicembre 2021 rispetto a Euro 64.744 migliaia al 31 dicembre 2020.
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio Netto complessivo si decrementa di Euro 17.054 migliaia. I motivi di questa riduzione sono
riferibili alla perdita dell’esercizio e all’acquisto di azioni proprie.
94
3. ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo
rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di
realizzazione dei prodotti.
Tali costi sono contabilizzati a Conto Economico e per l’esercizio 2021 ammontano a Euro 16.738 migliaia.
4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice
Civile
Ai sensi dell’art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l’azienda non utilizza
strumenti finanziari.
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.
L’obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in
equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso EURIBOR a
3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.
Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante
operazioni di indebitamento in valuta.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia
alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO
Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta
ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell’art. IA2.6 delle Istruzioni
Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 17 marzo 2022, che è disponibile sul
sito internet www.aeffe.com
, sezione Governance.
I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:
Azionisti rilevanti
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 61,797%
Altri azionisti (*) 38,203%
(*) 7,166% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
%
6. AZIONI PROPRIE
Al 31 dicembre 2021 la Società possiede 7.693.067 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna
che corrispondono al 7,166% del suo capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2021 sono state acquistate
dalla Società 506.028 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 936.224.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società
controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si
precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso
di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto
delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.
95
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28
luglio 2006, sono presentate nella Nota 37 e 38.
8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE
Relativamente all’informativa relativa al personale e all’ambiente, si rimanda a quanto indicato nel
Documento non finanziario consolidato 2021.
9. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
In data 28 luglio 2021, la Società ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la
partecipazione del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l’intero capitale.
L’operazione si inserisce nella strategia legata al marchio Moschino che ha come obiettivo il processo di
futura integrazione delle collezioni abbigliamento donna all’interno della Società al fine di valorizzarne le
potenzialità grazie allo sfruttamento delle sinergie.
L’operazione ha per la Società un elevato valore strategico e rappresenta un’importante opportunità di
crescita e di sviluppo del business in quanto consente di pianificare in modo agile e flessibile, nel medio-
lungo termine, le strategie e attività legate al marchio Moschino, con l’obiettivo di rafforzarne il
posizionamento e valorizzarne il grande potenziale di crescita. L’operazione si inserisce nella strategia di
sviluppo che mira ad un business model del tutto indipendente, con il pieno controllo della catena del valore
del brand, dal prodotto alla qualità e con effetti positivi sull’immagine, distribuzione e comunicazione.
Il corrispettivo per l’acquisizione delle azioni, pari ad Euro 66.571.000, è stato interamente versato. La
congruità del prezzo è stata confermata da una fairness opinion indipendente resa da Deloitte Financial
Advisory S.r.l. in data 22 luglio 2021.
In data 26 ottobre 2021, la Società ha reso noto l’accordo tra la controllata Moschino S.p.a. e Sinv S.p.A. per
cessare anticipatamente la licenza di produzione e commercializzazione delle collezioni abbigliamento donna
“Love Moschino” attualmente in capo a Sinv, S.p.A. in connessione con l’acquisizione del pieno controllo di
Moschino S.p.A. avvenuta lo scorso luglio. Il valore di tale accordo è pari ad Euro 3.637 migliaia.
10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO
Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio.
11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’esercizio 2021 è stato caratterizzato da ricavi in linea con il 2020 e da una buona progressione della
redditività, risultati ottenuti grazie ai benefici relativi all’efficientamento strutturale del modello di business.
Rileviamo una crescita nella campagna vendite dell’Autunno Inverno 2022-23, alla quale ha contribuito
l’attenuarsi dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid 19.
Nonostante l’incertezza legata alle tensioni geopolitiche (Russia e Ucraina rappresentano un’incidenza del
2,4% del fatturato nel 2021), rimaniamo focalizzati sullo sviluppo di iniziative di medio-lungo termine: lo
sviluppo del nuovo corso strategico di Moschino, con la gestione integrata di tutte le licenze abbigliamento
del brand; la gestione diretta della distribuzione nella Mainland Cina; il significativo potenziamento del canale
delle vendite online”.
96
12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO
DI ESERCIZIO 2021
Signori Azionisti,
nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, Vi proponiamo di
coprire la perdita dell’esercizio di Euro 15.920.237 mediante utilizzo della riserva straordinaria.
17 Marzo 2022
Per Il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente Massimo Ferretti
97
Prospetti Contabili
Stato Patrimoniale (*)
(Valori in unità di Euro)
Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020
Marchi 2.645.627 2.771.388 ( 125.761)
Altre attività immateriali 640.591 669.002 ( 28.411)
Immobilizzazioni immateriali (1) 3.286.218 3.440.390 ( 154.172)
Terreni 17.319.592 17.319.592 -
Fabbricati 21.848.306 22.111.725 ( 263.419)
Opere su beni di terzi 684.507 766.741 ( 82.234)
Impianti e macchinari 1.284.944 1.534.750 ( 249.806)
Attrezzature 50.239 64.443 ( 14.204)
Altre attività materiali 629.043 643.362 ( 14.319)
Immobilizzazioni materiali (2) 41.816.631 42.440.613 ( 623.982)
Attività per diritti d'uso (3) 12.012.282 13.139.335 ( 1.127.053)
Partecipazioni (4) 202.298.682 135.942.554 66.356.128
Altre attività (5) 977.745 2.345.643 ( 1.367.898)
Imposte anticipate (6) 2.756.646 5.666.870 ( 2.910.224)
ATTIVITA' NON CORRENTI 263.148.204 202.975.405 60.172.799
Rimanenze (7) 29.328.258 30.915.844 ( 1.587.586)
Crediti commerciali (8) 37.215.640 44.101.240 ( 6.885.600)
Crediti tributari (9) 4.949.448 7.583.374 ( 2.633.926)
Disponibilità liquide (10) 3.991.604 6.240.284 ( 2.248.680)
Altri crediti (11) 12.766.418 11.821.581 944.837
ATTIVITA' CORRENTI 88.251.368 100.662.323 ( 12.410.955)
TOTALE ATTIVITA' 351.399.572 303.637.728 47.761.844
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866 ( 126.507)
Altre riserve 105.238.328 127.274.012 ( 22.035.684)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959 -
Risultato di esercizio ( 15.920.238) ( 21.028.744) 5.108.507
PATRIMONIO NETTO (12) 116.583.409 133.637.093 ( 17.053.685)
Accantonamenti (13) 5.505.593 1.004.948 4.500.645
Imposte differite (5) 6.800.786 7.735.169 ( 934.383)
Fondi relativi al personale (14) 3.076.827 3.238.057 ( 161.230)
Passività finanziarie (15) 112.084.846 38.018.170 74.066.676
Passività non finanziarie (16) 206.935 379.767 ( 172.832)
PASSIVITA' NON CORRENTI 127.674.987 50.376.111 77.298.876
Debiti commerciali (17) 71.145.844 63.513.129 7.632.715
Debiti tributari (18) 1.441.944 1.689.764 ( 247.820)
Passività finanziarie (19) 26.478.253 47.908.287 ( 21.430.034)
Altri debiti (20) 8.075.135 6.513.344 1.561.791
PASSIVITA' CORRENTI 107.141.176 119.624.524 ( 12.483.348)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 351.399.572 303.637.728 47.761.844
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo
Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Stato Patrimoniale riportato
nell’allegato II e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.
98
Conto Economico (*)
(Valori in unità di Euro)
Note Esercizio Esercizio
2021 % 2020 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 114.173.149 100,0% 114.378.980 100,0%
Altri ricavi e proventi (22) 7.766.600 6,8% 7.728.299 6,8%
TOTALE RICAVI 121.939.749 106,8% 122.107.279 106,8%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 1.551.381) (1,4%) 1.925.900 1,7%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) ( 47.110.540) (41,3%) ( 49.489.428) (43,3%)
Costi per servizi (24) ( 35.865.950) (31,4%) ( 41.841.511) (36,6%)
Costi per godimento beni di terzi (25) ( 8.375.343) (7,3%) ( 8.126.140) (7,1%)
Costi per il personale (26) ( 28.111.640) (24,6%) ( 27.496.153) (24,0%)
Altri oneri operativi (27) ( 1.252.730) (1,1%) ( 1.957.443) (1,7%)
Ammortamenti e svalutazioni (28) ( 16.785.758) (14,7%) ( 17.884.913) (15,6%)
Proventi/(oneri) finanziari (29) ( 1.200.003) (1,1%) ( 642.825) (0,6%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 18.313.596) (16,0%) ( 23.405.234) (20,5%)
Imposte (30) 2.393.359 2,1% 2.376.490 2,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 15.920.237) (13,9%) ( 21.028.744) (18,4%)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul
Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Conto Economico riportato
nell’allegato III e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.
Conto Economico Complessivo
(Valori in unità di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Utile/(perdita) del periodo (A)
( 15.920.237) ( 21.028.744)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti ( 33.782) ( 33.782)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
( 33.782) ( 33.782)
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
- -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 33.782) ( 33.782)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) ( 15.954.019) ( 21.062.526)
99
Rendiconto Finanziario (*)
(Valori in migliaia di Euro)
Note Esercizio Esercizio
2021 2020
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 6.240 6.946
Risultato del periodo prima delle imposte ( 18.314) ( 23.405)
Ammortamenti / svalutazioni 16.786 17.885
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.597 ( 147)
Imposte sul reddito corrisposte 4.121 ( 342)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.200 643
Variazione nelle attività e passività operative 18.478 ( 1.735)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa (32) 23.868 ( 7.101)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 351) ( 324)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 682) ( 425)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 745) ( 540)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) ( 76.009) ( 5.468)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento (33) ( 77.787) ( 6.757)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 1.134) ( 907)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 53.749 15.322
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 1.112) ( 1.240)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.368 620
Proventi e oneri finanziari ( 1.200) ( 643)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria (34) 51.671 13.152
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 3.992 6.240
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul
Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto Finanziario
riportato nell’allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.
100
Prospetti di Patrimonio Netto
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva legale
Riserva straordinaria da
riallineamento D.L. 104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti
Risultato di esercizio
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2021 25.044 70.144 46.257 7.742 ( 116) 4.032 ( 785) 2.348 ( 21.029) 133.637
Copertura perdita 31/12/20 ( 21.029) 21.029 -
Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/21 ( 79) ( 15.920) ( 15.999)
Altre variazioni ( 127) ( 810) ( 3.925) 3.807 ( 1.055)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2021 24.917 69.334 21.303 7.742 ( 116) 4.032 3.807 ( 864) 2.348 ( 15.920) 116.583
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva legale
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti
Risultato di esercizio
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2020 25.286 70.775 41.377 7.742 ( 116) 3.775 - ( 751) 2.348 5.137 155.573
Destinazione utile 31/12/19 4.880 257 ( 5.137) -
Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/20 ( 34) ( 21.029) ( 21.063)
Altre variazioni ( 242) ( 631) ( 873)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2020 25.044 70.144 46.257 7.742 ( 116) 4.032 - ( 785) 2.348 ( 21.029) 133.637
101
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti convocata
per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021
(art 153, D. Lgs. 58/98 ar. 2429 Codice Civile )
Signori Azionisti,
il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF) e dell’art.
2429 - comma 2 - c.c., ha l’incarico di riferire all'Assemblea degli Azionisti, circa i risultati dell'esercizio sociale,
l'attività svolta nell'adempimento dei propri doveri, formulando osservazioni in ordine al Bilancio e alla sua
approvazione, per le materie di sua competenza.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza, nei termini previsti dalla
vigente normativa, ha tenuto conto delle norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di
attività del Collegio Sindacale, nonché delle indicazioni contenute nel Codice Corporate Governance delle
società quotate, approvato nel gennaio 2020 dal Comitato appositamente istituito e promosso da Borsa
Italiana S.p.A. (il “Codice”) a cui AEFFE S.p.A. (in seguito anche “AEFFE” o “Società”) aderisce.
A tale fine il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei
Comitati endoconsiliari, ha avuto un costante scambio di informazioni con le preposte funzioni
amministrative e di audit, con l’Organo incaricato della vigilanza sull’efficacia, l’osservanza e l’aggiornamento
del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 della Società (O.d.V”),
nonché con “RIA GRANT THORNTON S.p.A”, Società Incaricata della revisione legale dei conti e “BDO ITALIA
S.p.A.” in qualità di Revisore designato della verifica di conformità della Dichiarazione di carattere non
finanziario ex D.Lgs. 254/2016 (la “Dichiarazione di carattere non finanziario”, o “DNF”) e del rilascio della
relativa attestazione.
Il Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione è stato nominato dall’Assemblea ordinaria
degli Azionisti del 22 aprile 2020 ed è costituito da:
Dott. Avv. Stefano Morri (Presidente);
Dott.ssa Carla Trotti (Sindaco Effettivo)
Dott. Fernando Ciotti (Sindaco Effettivo);
Sono Sindaci supplenti la Dott.ssa Daniela Elvira Bruno ed il Dott. Nevio Dalla Valle.
Il Collegio Sindacale dichiara che tutti i propri componenti rispettano le disposizioni regolamentari emanate
da Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi.
* * * * * * * * *
Vi rappresentiamo che il Bilancio della Società al 31 dicembre 2021 è redatto in base ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall’Unione
102
Europea, in vigore al 31 dicembre 2021, nonché conformemente ai provvedimenti emanati in attuazione
dell’articolo 9 del D.Lgs. 38/2005.
Nel Bilancio separato e nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 di AEFFE, sono riportate le previste
dichiarazioni di conformità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Dirigente preposto
alla redazione dei documenti contabili societari, ex Legge 262/2005.
Impatti economici patrimoniali dei contagi da Covid-19 e incremento dei prezzi dell’energia
Il Collegio Sindacale ha monitorato costantemente, nell’ambito delle proprie verifiche periodiche,
l’evoluzione della situazione economico-finanziaria e patrimoniale, anche in relazione agli effetti degli
incrementi dei contagi da Covid-19 e dal sensibile incremento dei prezzi dell’energia sulle attività della
Società e del Gruppo.
Operazioni significative non ricorrenti
Nel corso dell’esercizio non sono state rilevate operazioni significative non ricorrenti.
Procedura di Impairment Test
In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d’Italia/Consob/ISVAP, del 3 marzo 2010, il
Consiglio di Amministrazione, in data 17 marzo 2022, ha provveduto ad approvare la rispondenza della
metodologia di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.
Nelle Note illustrative al Bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo valutativo condotto. Si
segnala che, ad esito dei test svolti, non sono emerse situazioni di impairment.
Per i dettagli del processo di impairment, si rinvia alle Note Illustrative al Bilancio d’esercizio e del Bilancio
consolidato.
Il Collegio Sindacale ritiene che la metodica utilizzata di impairment test adottata dalla Società, sia adeguata.
Operazioni atipiche o inusuali
Non risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite dalla
comunicazione Consob DEM/6064293, del 28 luglio 2006.
Operazioni infragruppo o con parti correlate
Ai sensi dell’articolo 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob 17221 del 12 marzo 2010 recante
“Regolamento operazioni con parti correlate”, successivamente modificata con delibera Consob n. 17389 del
23 giugno 2010, in data 10 novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la “Procedura per le
operazioni con parti correlate” (la “Procedura”).
Segnaliamo che la Procedura adottata dalla Società per le operazioni effettuate nel corso dell’esercizio 2021,
è coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob, come aggiornato con delibera del 10 giugno
2020, numero 21396 e risulta pubblicata sul sito internet della Socie (www.AEFFE.com
).
103
Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nelle Note Illustrative al Bilancio d’esercizio e al Bilancio
consolidato della Società e del Gruppo, nelle quali sono riportati anche i conseguenti effetti economici e
patrimoniali.
Il Collegio ha vigilato sull’osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito dal Consiglio
di Amministrazione in tema di qualificazione delle Parti Correlate e non ha nulla da segnalare.
Attività svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2021
Nell’espletamento della sua attività il Collegio Sindacale:
ha vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e tramite il Presidente del Collegio
Sindacale o Sindaco all’uopo delegato, alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, del
Comitato per la Remunerazione, ottenendo dagli Amministratori periodiche informazioni, con
cadenza almeno trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione,
nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate da AEFFE
e dal Gruppo di Società che ad essa fanno capo (il “Gruppo”), assicurandosi che le delibere assunte e
poste in essere non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di
interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l’integrità del patrimonio
sociale;
ha vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, tramite osservazioni dirette, raccolta di
informazioni dai Responsabili delle Funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati endoconsiliari;
ha vigilato sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi, mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, mediante
l’ottenimento di informazioni dall’Amministratore Delegato e dal Consigliere Delegato, nonché
dall’Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dai
Responsabili delle Funzioni Aziendali, dai Rappresentanti della Società di revisione e dall’Organismo
di Vigilanza, del quale fa parte anche un componente del Collegio. Ha inoltre avuto incontri con i
Responsabili dell’Internal Audit della Società, dai quali ha ottenuto informazioni sullo stato di
attuazione del Piano di Audit per l’esercizio;
ha vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Chief
Financial Officer, il quale ha svolto fino allo scorso anno, la funzione di Dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili societari e con la Società di revisione RIA GRANT THORNTON
S.p.A., anche al fine dello scambio di dati ed informazioni;
ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla Società,
anche in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
- ha verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottate dal Consiglio di
Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri;
- ha verificato l’indipendenza della Società di revisione;
- ha valutato l’indipendenza dei componenti l’Organo di Controllo;
104
ha vigilato sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate, ai sensi dell’art. 114,
comma 2, del TUF. Tali disposizioni hanno permesso a queste ultime di fornire tempestivamente alla
Società le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge;
ha vigilato sulle operazioni con Parti Correlate e infragruppo; a tale riguardo riteniamo che le
informazioni fornite nella relazione sulla gestione, siano adeguate;
ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle normative
sugli abusi di mercato (“Market Abuse Regulation”), inclusi quelli afferenti alle c.d. operazioni di
“internal dealing, e sulla “Tutela del risparmio”, nonché in materia di informativa societaria.
Alla luce di tutto quanto sopra, e tenuto conto della natura evolutiva del Sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti, non sono emersi
elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di
controllo interno e gestione dei rischi della Società.
L’Internal Audit e l’O.d.V, in occasione degli incontri periodici, non hanno segnalato criticità nell’ambito delle
rispettive competenze.
La relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, non ha
evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.
Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria
Il Collegio ha verificato l’esistenza di una adeguata organizzazione a presidio del processo di raccolta,
formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.
Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari ha confermato:
l’adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di Amministrazione;
di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati
contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna;
di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e aver approvato tutti i relativi
processi aziendali.
Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell’informativa
finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all’Assemblea.
Attività di vigilanza sul processo di informativa non finanziaria
Il Collegio ha vigilato sull’osservanza delle disposizioni stabilite nel D.Lgs. 254/2016, verificando l’esistenza di
adeguate norme poste a presidio del processo di raccolta, formazione e rappresentazione della informativa
non finanziaria.
Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione
dell’informativa non finanziaria, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo in ambito socio-ambientale,
e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all’Assemblea. Nella redazione della Dichiarazione di carattere
non finanziario, la Società non si è avvalsa della facoltà dell’omissione di informazioni concernenti sviluppi
imminenti ed operazioni in corso di negoziazione, di cui all’art. 3, comma 8, del D.Lgs. 254/2016.
105
Esposti, denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o
irregolarità rilevate
Nel corso dell’esercizio 2021 non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti e/o denunce, ai sensi
dell’articolo 2408 del Codice Civile, né sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni, o irregolarità.
Remunerazione degli amministratori, del direttore generale e dei dirigenti aventi responsabilità
strategica
Nel corso dell’anno 2021 il Collegio Sindacale ha espresso, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2389, comma
3 del Codice Civile parere favorevole circa la remunerazione del Consigliere nominato lo scorso mese di
dicembre.
Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2021 ha espresso parere favorevole alla attribuzione in capo al
C.E.O., della nomina di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ex legge 262/05.
Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 verifica dell’indipendenza della società di revisione
Il Collegio ha vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull’indipendenza della
Società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi diversi dalla revisione prestati e sull'esito
della revisione legale.
Nell’ambito degli incontri con la società di revisione, il Collegio Sindacale - tenuto anche conto delle
interpretazioni fornite dai più autorevoli organismi rappresentativi delle professioni contabili e delle imprese
quotate - ha adempiuto al dovere di vigilanza di cui all'articolo 19 del D.Lgs. 39/2010, richiedendo alla RIA
GRANT THORNTON S.p.A., di illustrare, tra l'altro, l'approccio di revisione adottato, i fondamentali aspetti del
piano di lavoro e le principali evidenze riscontrate nelle verifiche svolte.
Con riferimento all’indipendenza della Società di revisione, RIA GRANT THORNTON S.p.A., il Collegio
Sindacale ha valutato la compatibilità degli incarichi diversi dalla revisione legale, con i divieti di cui all’art. 5
del Regolamento UE 537/2014 e l’assenza di potenziali rischi per l’indipendenza del revisore, derivanti dallo
svolgimento dei servizi medesimi.
Il Collegio ha altresì esaminato la relazione di trasparenza della RIA GRANT THORNTON, prodotta dalla
Società lo scorso dicembre, come previsto dall’articolo 18 del D.Lgs. 39/2010 e pubblicata sul sito internet
della medesima Società di Revisione.
Nell’esercizio 2021 la Società di revisione ha svolto nei confronti del Gruppo le attività riportate nelle Note al
Bilancio consolidato. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi relativi a tali attività sono adeguati alla
dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori svolti e che gli incarichi per servizi diversi dalla
revisione, non sono tali da minarne l’indipendenza.
Osservazioni sulla relazione della Società di Revisione
Si rappresenta che RIA GRANT THORNTON S.p.A., in data odierna, ha rilasciato:
106
in qualità di Revisore Incaricato, le relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e 10 del
Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle disposizioni contenute nel citato decreto, come
modificato dal D.Lgs. 135/2016; le relazioni riportano un giudizio senza rilievi sul Bilancio d’esercizio
e consolidato e l’attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2021, del risultato
economico e dei flussi di cassa, in conformità ai principi contabili applicabili;
la relazione aggiuntiva prevista dall’art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non risultano
carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in relazione al processo
di informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui all’art. 6 del Regolamento UE 537/2014
dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l’indipendenza.
Si rappresenta che BDO ITALIA S.p.A., in data odierna, ha comunicato al Collegio il rilascio, in qualità di
Revisore designato, della limited assurance circa la conformità della Dichiarazione consolidata di carattere
non finanziario al 31 dicembre 2021; in tale attestazione il Revisore Designato - anticipando l’esito della
attività svolta - conclude che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo, relativa all’esercizio chiuso al 31 dicembre
2021, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dal D. Lgs n.
254/2016 e dai GRI Standards. La relazione già predisposta sarà rilasciata previa sottoscrizione del manager
incaricato.
Autovalutazione del Collegio Sindacale
In ottemperanza alle previsioni di cui alle “Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate”
del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che prevedono che il Collegio
Sindacale sia tenuto ad effettuare, dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, una valutazione
sul proprio operato in relazione alla concertata pianificazione della propria attività, sull’idoneità dei
componenti, sull’adeguata composizione dell’Organo con riferimento ai requisiti di professionalità,
competenza, onorabilità e indipendenza, nonché sull’adeguatezza della disponibilità di tempo e di risorse,
rispetto alla complessità dell’incarico (la “Autovalutazione”), si informa che il Collegio Sindacale ha svolto
l’Autovalutazione per l’esercizio 2021, i cui esiti sono oggetto di specifica esposizione nell’ambito della
“Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2021 ex art. 123-bis del TUF della Società, messa
disposizione del pubblico nei termini di legge sul sito internet di AEFFE (www.AEFFE.com
) e con le altre
modalità previste dalla normativa vigente.
Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari
Nel corso dell’esercizio 2021:
si sono tenute numero 9 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 2 ore e 35 minuti
ciascuna;
il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni, con i Rappresentanti di RIA
GRANT THORNTON S.p.A.;
107
si sono tenute numero 10 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si evidenzia che il
Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri, di cui cinque indipendenti; quattro
amministratori su nove sono di genere femminile;
il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità si è riunito 9 volte; il Comitato per la Remunerazione 3
volte.
Il Collegio Sindacale ha assistito a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e, tramite la
partecipazione del Presidente o di un Sindaco delegato, alle riunioni dei Comitati endoconsiliari.
Infine, il Collegio dà atto di aver assistito all’Assemblea ordinaria degli azionisti del 28 aprile 2021.
* * * * * * * * *
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
societari hanno rilasciato, in data 17 marzo 2022, le dichiarazioni ex art. 154-bis del TUF, attestando che:
il Bilancio d’esercizio e il Bilancio consolidato sono redatti in conformità ai principi contabili
internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del Regolamento (CE) n.
1606/2002, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
i citati documenti corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono idonei a
fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’Emittente e del Gruppo.
Il Collegio Sindacale ha riscontrato la completezza e l’adeguatezza delle informazioni fornite dal Consiglio di
Amministrazione nelle proprie relazioni, anche relativamente ai rischi ed alle incertezze significative cui sono
esposti la Società ed il Gruppo.
Come indicato nella Relazione sulla Gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura
dell’esercizio.
* * * * * * * * *
Conclusioni
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell’esercizio e considerando anche le risultanze
dell'attività svolta dal soggetto incaricato dalla visione legale dei conti, RIA GRANT THORNTON S.p.A.,
contenute nella Relazione di revisione del Bilancio redatto ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio
2010, numero 39, rilasciata in data odierna - in cui si esprime un giudizio finale senza rilievi il Collegio
Sindacale, ai sensi dell’art. 153, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, ritiene che il Bilancio di esercizio fornisca
una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31
dicembre 2021 e rappresenta in modo compiuto la realtà aziendale della AEFFE S.p.A., al 31 dicembre 2021 e
non ha obiezioni da formulare in merito alle proposte deliberative del Consiglio di Amministrazione di:
- approvare il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021
- coprire la perdita d’esercizio di Euro 15.920.237 mediante utilizzo della riserva straordinaria.
108
Infine, il Collegio Sindacale rende noto che, in ossequio al dettato dell'articolo 19, comma 1, del D.Lgs.
39/2010, provvederà ad informare l'Organo Amministrativo della Società, circa gli esiti della revisione legale
dei conti effettuato dal Soggetto Incaricato e trasmetterà, allo stesso, la Relazione aggiuntiva del Revisore
corredata dalle proprie osservazioni.
San Giovanni in Marignano, 29 Marzo 2022
Il Collegio Sindacale
Stefano MORRI
Fernando CIOTTI
Carla TROTTI
Ria Grant Thornton S.p.A.
Via San Donato, 197
40127 Bologna
T +39 051 6045911
F +39 051 6045999
Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 20124 Milano - Iscrizione al registro delle
imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all’Albo
Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
Ancona-Bari-Bologna-Firenze- Milano-Napoli- Padova-Palermo-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento.
Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to
their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant
Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a
separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member
firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another’s acts or omissions.
www.ria-grantthornton.it
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
10 del Regolamento (UE) n. 537del 16 aprile 2014
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della Società Aeffe S.p.A. (nel seguito anche
la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2021, dal conto economico,
dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto
finanziario per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più
significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa
per l’esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati
dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della
società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione. Siamo
indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza
applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito
elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile e nella
formazione del nostro giudizio sul bilancio d’esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non
esprimiamo un giudizio separato.
Valutazione delle partecipazioni
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 include
attività relative a partecipazioni in società controllate
pari a 202,3 milioni di euro, con un incremento di
66,4 milioni di euro, a seguito dell’acquisto della
quota minoritaria residuale del 30% di Moschino
S.p.A..
Come indicato nelle note esplicative, le
partecipazioni sono contabilizzate al costo storico,
che viene ridotto per perdite durevoli di valore come
previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene
ripristinato negli esercizi successivi se vengono
meno i motivi della svalutazione effettuata.
Come nei precedenti esercizi, gli amministratori
hanno svolto test di impairment per indentificare la
stima del valore recuperabile di alcune
partecipazioni in imprese controllate di particolare
rilevanza, al fine di verificare la consistenza del
valore contabile. Tale valore recuperabile è basato
sul valore d'uso, determinato con il metodo
dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.
L’informativa è riportata nelle note esplicative alle
note 4,13, 28, nonché nelle illustrazioni dei principi
contabili adottati e nel paragrafo “Principali stime
adottate dalla Direzione”.
Per la complessità di tali processi di stima, abbiamo
considerato la valutazione delle partecipazioni un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di impairment
sulle società controllate;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del budget 2022 del
Gruppo Aeffe, approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data 27
gennaio 2022 e delle stime del
management per gli esercizi 2023-2026,
presi a riferimento per lo svolgimento dei
test di impairment;
la stima del valore recuperabile prendendo
come base l’enterprise value, ottenuto
mediante l’applicazione dei multipli
EV/Ebitda o EV/Sales alle grandezze
fondamentali delle Società oggetto di test. I
risultati ottenuti sono stati rettificati per
tenere conto della posizione finanziaria
netta alla data di verifica;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
esplicative in relazione alle partecipazioni e
ai test di impairment.
Valutazione delle rimanenze
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta all’aspetto
chiave
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 include
rimanenze pari a 29,3 milioni di euro, al netto di un
fondo svalutazione di 2,3 milioni di euro.
La determinazione del fondo svalutazione
rimanenze rappresenta una stima contabile
complessa che richiede un elevato grado di giudizio
in quanto influenzata da molteplici fatturi, tra cui:
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione dei processi aziendali, del
relativo ambiente informatico e dei controlli
rilevanti adottati dagli amministratori al fine
di determinare la valutazione delle
rimanenze;
l’analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino nell’esercizio,
le caratteristiche del settore in cui il la Società
opera;
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e le capacità di
smaltimento nei canali di vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle rimanenze un aspetto chiave dell’attività di
revisione.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alla
nota 7 e nel paragrafo “Criteri di valutazione”.
tenuto conto del ciclo di vita atteso delle
rimanenze in base allanzianità delle stesse
e l’analisi del trend storico delle vendite e
della redditività per stagione;
la verifica, tramite analisi documentale e
discussione con le funzioni aziendali
coinvolte, della metodologia adottata ai fini
della determinazione del fondo
svalutazione, volta alla comprensione delle
assunzioni poste alla base delle dinamiche
attese di smaltimento delle merci;
la verifica della completezza e
dell’accuratezza della base dati utilizzata
dagli amministratori per il calcolo del fondo
svalutazione nonché la verifica
dell’accuratezza matematica adottata nel
calcolo dello stesso;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione alle rimanenze.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d’esercizio
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati
dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei
termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per
consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti
o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad
operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza
dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.
Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio
d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o
per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e
l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende
un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in
conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora
esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono
considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro
insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del
bilancio d’esercizio.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia),
abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la
durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a
tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non
individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode
può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o
forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo
scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio
sull’efficacia del controllo interno della Società;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime
contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del
presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale
esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi
significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. In
presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di
revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a
riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli
elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze
successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità in funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi
sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come
richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e
i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel
corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo
rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano e
abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra
indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono
stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno
costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014
L’assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l’incarico di revisione
legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31
dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5,
par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d’esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto
indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il
controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio, da
includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un
giudizio sulla conformità del bilancio d’esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle
disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell’art. 123-bis, comma 4, del
D.Lgs. 58/98
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione
e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2021,
incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un
giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella
relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98,
con il bilancio d’esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme
di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d’esercizio della
Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base
delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell’attività
di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Bologna, 29 marzo 2022
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
114
NOTE ILLUSTRATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
Aeffe S.p.A. (“Società”) è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è
la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di
partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.
La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull’MTA
Segmento Star di Borsa Italiana.
La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:
1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
2) Deposito in Via degli Olmi 15 San Giovanni in Marignano (RN);
3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
4) Deposito in Via Tavollo snc - San Giovanni in Marignano (RN);
5) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
6) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN);
7) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN);
8) Deposito in Via Chieri 107 Andenzeno (TO);
9) Deposito in Via Lorenzatti 15 Vallefoglia (PU).
Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell’economia in cui opera la Società.
Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico
patrimoniale al 31 dicembre 2021 della Società e viene comparato con il bilancio dell’esercizio precedente
redatto in omogeneità di criteri.
Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo,
prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato
redatto in conformità al principio del costo storico.
Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all’allegato V si
riportano i dati dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding
S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E CRITERI DI REDAZIONE
In ottemperanza all’art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in
conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in
conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB
e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del
27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell’art. 114 comma 5 del TUF),
dall’art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice
Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute
nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
115
SCHEMI DI BILANCIO
Nell’ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e
patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra
attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione
dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l’esposizione del
rendiconto finanziario è utilizzato lo schema “indiretto”.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi
di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di
Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non
compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria
sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, tenuto
anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle
interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2021.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1
gennaio 2021, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio consolidato del Gruppo
AEFFE chiuso al 31 dicembre 2021
Modifiche a IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 - Riforma degli indici di riferimento per la
determinazione dei tassi di interesse Fase 2
Con il regolamento (UE) 2021/25 del 13 gennaio 2021, l’UE ha omologato il documento “Riforma degli indici
di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse Fase 2 (Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS 7,
all’IFRS 4 e all’IFRS 16)”.
Nell’agosto 2020, lo IASB ha emesso delle modifiche all’IFRS9, allo IAS 39, all’IFRS 7, all’IFRS4 e all’IFRS 16.
Tali modifiche integrano quelle apportate nel 2019 (“IBOR - fase 1”) e si concentrano sugli effetti sulle entità
quando un tasso d’interesse esistente di riferimento viene sostituito con un nuovo tasso di riferimento a
seguito della riforma.
Lo IASB ha affrontato queste tematiche in un progetto suddiviso in due fasi: la fase 1 ha affrontato le
questioni pre-sostituzione (questioni che riguardano l’informativa finanziaria nel periodo precedente la
sostituzione di un benchmark dei tassi di interesse esistente). Questa parte del progetto si è conclusa il 26
settembre 2019 pubblicando la “Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse
(Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39 e all’IFRS 7)”.
La fase 2 del progetto ha riguardato le questioni legate alla sostituzione del tasso di riferimento. In
particolare, le modifiche incluse nella “Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di
interesse Fase 2 (Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS 7, all’IFRS 4 eall’IFRS16)” riguardano la modifica
delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing, di specifici requisiti di hedge
accounting e obblighi di informativa in applicazione dell’IFRS 7, per accompagnare le modifiche introdotte e
l’hedge accounting:
- modifica delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing: lo IASB ha
introdotto un espediente pratico per le modifiche richieste dalla riforma (modifiche richieste come
conseguenza diretta della riforma IBOR e apportate su una base economicamente equivalente).
Queste modifiche sono prese in considerazione aggiornando il tasso di interesse effettivo. Tutte le
116
altre modifiche sono contabilizzate utilizzando gli attuali requisiti IFRS. Un analogo espediente
pratico è stato proposto per la contabilità del locatario che applica l’IFRS 16;
- requisiti di hedge accounting: in base agli emendamenti pubblicati, l’hedge accounting non è
interrotta a causa della riforma dell’IBOR. Le relazioni di copertura (e la relativa documentazione)
devono essere modificate per riflettere le modifiche all’elemento coperto, allo strumento di
copertura ed al rischio coperto. Le relazioni di copertura modificate dovrebbero soddisfare tutti i
criteri qualificanti per applicare l’hedge accounting, compresi i requisiti di efficacia;
- disclosures: al fine di consentire agli utenti di comprendere la natura e l’entità dei rischi derivanti dalla
riforma dell’IBOR a cui l’entità è esposta e il modo in cui l’entità gestisce tali rischi, nonché i progressi
dellentità nella transizione dagli IBOR ai tassi di riferimento alternativi ed il modo in cui l’entità sta
gestendo questa transizione. Le modifiche richiedono che un’entità comunichi informazioni su:
d) le modalità di gestione della transizione dai tassi di riferimento ai tassi di interesse alternativi,
i progressi compiuti alla data di riferimento ed i rischi derivanti dalla transizione;
e) informazioni quantitative sulle attività finanziarie non derivate, sulle passività finanziarie non
derivate e sui derivati che continuano a fare riferimento ai valori di riferimento dei tassi di
interesse soggetti alla riforma, disaggregati per indici di riferimento significativi sui tassi di
interesse;
f) la misura in cui la riforma dell’IBOR ha comportato modifiche alla strategia di gestione del
rischio di un’entità, una descrizione di tali cambiamenti ed il modo in cui l’entità gestisce tali
rischi.
Lo IASB ha inoltre modificato l’IFRS 4 per richiedere alle società di assicurazione che applicano l’esenzione
temporanea dall’IFRS 9, di applicare le modifiche nella contabilizzazione delle modifiche direttamente
richieste dalla riforma dell’IBOR.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021.
Modifiche all’IFRS 4 - Proroga dell’esenzione temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9
Il 25 giugno 2020 l’International Accounting Standards Board ha pubblicato la proroga dell’esenzione
temporanea dall’applicazione dell’IFRS 9 (modifiche all’International Financial Reporting Standard (IFRS) 4
Contratti assicurativi).
Le modifiche all’IFRS 4 mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee dello sfasamento tra la
data di entrata in vigore dell’IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17
Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche all’IFRS 4 prorogano la scadenza dell’esenzione temporanea
dall’applicazione dell’IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell’IFRS 9 al nuovo
IFRS 17.
Tali modifiche sono state omologate il 15 dicembre 2020 con il regolamento (UE) 2020/2097, con
applicazione obbligatoria per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2021 degli IFRS adopter dei Paesi membri.
L’adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021.
Modifiche all’IFRS 16 - Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021
Nel maggio 2020, lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 16 “Concessioni relative al COVID-19”. Questa
modifica ha fornito un espediente pratico per contabilizzare la riduzione dei canoni di locazione a causa del
COVID-19. L’espediente pratico del 2020 era disponibile per le riduzioni dei canoni di locazione che
interessavano solo i pagamenti originariamente dovuti entro il 30 giugno 2021.
117
In data 31 marzo 2021, lo IASB ha emesso l’emendamento “Concessioni sui canoni connesse al COVID-19
successivi al 30 giugno 2021”, che ha esteso il periodo per potersi avvalere dell’espediente pratico dal 30
giugno 2021 al 30 giugno 2022.
La data di entrata in vigore è quella dei bilanci che hanno inizio dopo il 1° aprile 2021, ma ne è consentita
l’applicazione anticipata. Le disposizioni transitorie contenute nella modifica prevedono un’applicazione
retroattiva, pertanto il locatario deve applicare le concessioni sui canoni connesse alla COVID-19 dopo il 30
giugno 2021 retroattivamente, rilevando l’effetto cumulativo della prima applicazione di tale modifica come
rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, se opportuno, altra componente del patrimonio
netto) all’inizio dell’esercizio in cui applica per la prima volta la modifica. Si evidenza, inoltre, come
l’applicazione delle nuove modifiche non sia facoltative ma dipende dal fatto che l’espediente pratico del
maggio 2020 sia stato applicato o meno. Se il locatario ha già applicato l’espediente pratico delmaggio2020,
il locatario dovrà applicare le nuove modifiche. Se il locatario ha deciso di non applicare l’espediente pratico
del maggio 2020, il locatario non potrà applicare le nuove modifiche. Se il locatario deve ancora decidere se
applicare l’espediente pratico e decide di applicare l’espediente pratico, l’applicazione deve essere
retrospettica.
La Società anche per il 2021 ha utilizzato l’espediente pratico concesso dell’emendamento del 31 marzo 2021
“Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021”.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dall’Unione
Europea e non adottati nella predisposizione del presente bilancio :
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 20182020) - Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 41
Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l’UE ha omologato il documento “Miglioramenti agli
IFRS (ciclo 2018-2020)” che modifica l’IFRS 1, l’IFRS 9 e lo IAS 41. Il documento IASB include anche una
modifica all’IFRS 16 che non è stata oggetto di omologazione da parte dell’UE in quanto riferita ad una
modifica di un esempio illustrativo che non è parte integrante del principio contabile. L’entità deve applicare
le suddette modifiche a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022 o da data
successiva.
I miglioramenti annuali mirano a razionalizzare e chiarire le norme esistenti. L’obiettivo dei miglioramenti
annuali è quello di risolvere questioni non urgenti relative a incoerenze riscontrate negli International
Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che sono state discusse
dallo IASB nel corso del ciclo progettuale.
Modifica all’IFRS 1 “Prima adozione degli International Financial Reporting Standard”: come parte del
processo di miglioramenti annuali 2018- 2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica al
presente principio che permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1 di
contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante,
considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle
società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell’IFRS 1;
Modifica all’IFRS 9 “Strumenti finanziari”: lo IASB ha pubblicato una modifica all’IFRS 9 che chiarisce le fee che
una entità deve includere nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria
siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees
includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, comprese le fees pagate o
percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un’entità applica tale modifica alle passività
finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui applica per
la prima volta la modifica;
118
Modifiche allo IAS 41 “Agricoltura”: viene rimosso il requisito previsto dal paragrafo 22 dello IAS 41 secondo
il quale le entità escludono flussi di cassa per la tassazione nella valutazione del fair value delle attivi
nell'ambito dello IAS 41.
Modifiche allo IAS 16, Immobili, impianti e macchinari Proventi prima dell'uso previsto
Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l’UE ha omologato il documento “Immobili, impianti
e macchinari Proventi prima dell'uso previsto (Modifiche allo IAS 16)”.
L’entità deve applicare tale documento a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio
2022 o da data successiva.
Le modifiche allo IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” vietano a un’impresa di dedurre dal costo di
immobili, impianti e macchinari gli importi ricevuti dalla vendita di articoli prodotti mentre l’impresa sta
preparando l’attività per l’uso previsto (come, ad esempio, i proventi dalla vendita dei prototipi). Invece, una
società dovrà rilevare tali proventi e il relativo costo nel conto economico;
A livello di informazioni integrative il bilancio, in coordinata esposizione con i principi che presidiano alla sua
stesura, la Società dovrà indicare:
l’importo delle spese rilevate nel valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari
nel corso della sua costruzione;
l’ammontare degli impegni contrattuali in essere per l’acquisto di immobili, impianti e macchinari;
l’importo del risarcimento da parte di terzi imputato nell’utile (perdita) d’esercizio per elementi di
immobili, impianti e macchinari che hanno subito una riduzione di valore, sono stati persi o dismessi;
gli importi dei proventi e dei costi imputati nell’utile (perdita) d’esercizio in conformità al paragrafo
20A che sono relativi a elementi prodotti che non sono il risultato di attività ordinarie dell’entità, e
quali voci del prospetto di conto economico complessivo, includono tali proventi e costi.
Modifiche allo IAS 37, Contratti onerosi - Costi necessari all'adempimento di un contratto
Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l’UE ha omologato il documento “Contratti onerosi -
Costi necessari all'adempimento di un contratto (Modifiche allo IAS 37)”.
Le modifiche allo IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali specificano quali costi dovrà
includere un’impresa nel valutare se un contratto sarà in perdita (c.d. onerous contract). La modifica definisce
oneroso un contratto in cui i costi non discrezionali necessari per l’adempimento delle obbligazioni assunte
superino i benefici economici che si suppone si otterranno dallo stesso contratto. I costi non discrezionali
previsti da un contratto riflettono il costo netto minimo di risoluzione del contratto, cioè il minore tra il costo
necessario all’adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall’inadempienza.
L’entità dovrà applicare tali modifiche a contratti per i quali non ha ancora adempiuto tutti i suoi obblighi
all’inizio dell’esercizio in cui applica per la prima volta le modifiche (la data della prima applicazione). L’entità
non deve riformulare le informazioni comparative. L’entità deve invece rilevare l’effetto cumulativo della
prima applicazione delle modifiche come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo o, se
opportuno, altra componente del patrimonio netto, alla data della prima applicazione.
Modifiche all'IFRS 3 - Riferimento al Quadro Concettuale
Per quanto concerne l’IFRS 3 (Aggregazioni aziendali) è chiarito che i costi che l’acquirente prevede di
sostenere in futuro, ma che non è obbligato a sostenere, per realizzare il proprio piano di ritirarsi da
un’attività di un’acquisita, di dismettere i dipendenti di un’acquisita, oppure di trasferirli, non sono passività
alla data di acquisizione. L’acquirente non rileva quei costi nell’ambito dell’applicazione del metodo
dell’acquisizione. Invece, l’acquirente rileva quei costi nel bilancio successivo all’aggregazione, secondo
119
quanto previsto da altri IFRS. Vi sono, poi, talune eccezioni che riguardano le passività e le passività potenziali
rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 37 o dell’IFRIC 21 (relativo ai tributi).
IFRS 17 Contratti assicurativi (incluse modifiche pubblicate nel giugno 2020)
Il nuovo standard stabilisce i principi per la rilevazione, la valutazione, la presentazione e l’informativa dei
contratti assicurativi nell’ambito dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. L’obiettivo dell’IFRS 17 è
garantire che un’entità fornisca informazioni rilevanti che rappresentino fedelmente tali contratti.
Queste informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio una base per valutare l’effetto che i contratti
assicurativi hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati finanziari e sui flussi finanziari dell’entità.
L’IFRS 17 è stato emesso nel mese di maggio 2017 e si applica agli esercizi annuali che iniziano il o dopo il
1°gennaio2023.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati
dall’Unione Europea :
- Modifiche allo IAS 1Presentation of Financial Statements”: Classification of Liabilities as Current or
Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date
(emessi rispettivamente il 23 gennaio 2020 ed il 15 luglio 2020);
- Modifiche allo IAS 1Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2”: Disclosure of
Accounting policies (emesso il 12 febbraio 2021);
- Modifiche allo IAS 8 “Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors”: Definition of
Accounting Estimates (emesso il 12 febbraio 2021);
- Modifiche allo IAS 12 “Income Taxes”: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a
Single Transaction (emesso il 7 maggio 2021);
- Modifiche all’IFRS 17 “Insurance contracts”: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative
Information (emesso il 9 dicembre 2021).
I principi elencati in questo paragrafo non sono applicabili in quanto non risultano omologati da parte
dell’Unione Europea, la quale, durante il processo di omologazione, potrebbe recepire solo parzialmente, o
non recepire, tali principi.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica,
sottoposte al controllo dell’impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le
immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di aggregazioni
d’imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l’acquisizione, inclusivo degli oneri
direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la
capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le
immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti
cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi
sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli
stessi incrementino i benefici economici futuri dell’immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli
altri costi sono imputati a Conto Economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che
non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano
motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di
impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre
immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
Marchi
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I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il
periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l’utilizzo.
La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle
scelte effettuate da altri operatori del settore e nell’ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi
una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non
eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in
linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l’esperienza
già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le
prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di
mercato difficili.
Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del
valore corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale
bene immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il
management ha utilizzato il budget di gruppo 2022 approvato in C.d.A. Per i restanti periodi il management
ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto (“CAGR”) variabile dall’0,15%
all’1,7%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è
stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,50% (7,40% quello al 31 dicembre 2020). Il test di
impairment è stato eseguito in uno scenario che recepisse gli effetti economico-finanziari attesi e non ha
fatto emergere perdite di valore. Dal test effettuato è emerso che l’impatto della pandemia sul valore
recuperabile del marchio è limitato e, comunque, incluso negli scenari ipotizzati per le usuali analisi di
sensitività. Ne consegue che viene confermato il valore dell’intangible asset iscritto al 31 dicembre 2020 al
netto della relativa quota di ammortamento per il 2021.
Altre immobilizzazioni immateriali
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono
ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
%
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%
I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2021, la Società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di
acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di
legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di
aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in
cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in
relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto,
incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è
stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di
121
poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell’unica categoria “terreni e fabbricati” e, come
tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base
della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
Categoria
%
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici
9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l’allestimento e l’ammodernamento
della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla
proprietà (e, comunque, strumentali all’attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata
prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando
questa risulta inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile
che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali
manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di
manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l’IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L’IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa dei leasing
(contratti che danno il diritto all’utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti
di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing
finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari
contratti di leasing relativi ad attività di “scarso valore/low value assets” (ad esempio i personal computer,
fotocopiatrici, ecc.) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza
entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte
dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un’attività che
rappresenta il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d’uso). I
locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e
l’ammortamento del diritto d’uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di
determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento
nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per
determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l’importo della rimisurazione della passività
per leasing come una rettifica del diritto d’uso dell’attività. Il principio non prevede, invece, modifiche
significative per i locatori.
Perdite di valore (Impairment) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre
l’esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e
materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello
recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e
altre attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di
possibile perdita di valore.
122
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di
un’attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività
viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il
valore d’uso. Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati
utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore
del denaro e dei rischi correlati all’attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione
del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso
finanziario autonomo, viene individuata l’unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene
appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
La pandemia da Covid-19 è da ritenere un evento straordinario che richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attività sopra menzionate possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il
management ha utilizzato il Budget di gruppo 2022 approvato in C.d.A. Per i restanti periodi il management
ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto (“CAGR”) variabile dallo 0,15%
all’1,7%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è
stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,50% (7,40% quello al 31/12/2020).
Peraltro, la Società ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di
evidenziare gli effetti prodotti sul “valore d’uso” da un ragionevole cambiamento degli assunti di base
(WACC, tassi di crescita).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli
marchi all’interno del range di valori determinati per il relativo valore recuperabile.
Infine, la Società ha effettuato un’analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d’uso e delle
attività immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) che hanno
evidenziato indicatori di impairment ricollegabili alla pandemia da Covid-19.
In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile, calcolato come maggiore tra fair value
e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore netto contabile (“carrying
amount”). Per la valutazione 2021, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget di gruppo 2022
approvato in C.d.A. e sulle stime del management per gli anni successivi, coerentemente con la durata dei
contratti di affitto. Il discount rate utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo
(6,50%).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment.
Ripristini di valore
Il ripristino di valore di un’attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il
successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è
verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un’indicazione che la perdita
di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore
recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore
contabile dell’attività al proprio valore recuperabile. Quest’ultimo non deve essere superiore al valore
contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse
stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento.
Investimenti (Partecipazioni)
123
Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al
costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario
viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese
controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.
Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell’attività, dedotti i costi per la sua
vendita, ed il valore d’uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il
valore d’uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall’attività.
Per il calcolo del valore d’uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:
- Piano economico redatto dal management per la determinazione dei flussi di cassa;
- Utilizzo di un apposito tasso di attualizzazione di tali flussi che rifletta le valutazioni correnti
del valore temporale del denaro e dei rischi specifici connessi all’attività svolta dall’impresa.
La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al
principio stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore
recuperabile.
Il management utilizza come base di calcolo il budget 2022 e predispone sulla base di quest’ultimo ulteriori 4
anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un
prospetto di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC
pari a 6,50%) opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.
Al fine di valutare il valore d’uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il
management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto
del flusso di cassa dell’ultimo anno di piano.
Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al
valore attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale
attualizzato al netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione
stimando l’Equity value.
Per le società Aeffe Retail S.p.A. sottoposta ad impairment test si conferma il valore iscritto in bilancio non
essendo emerse riduzioni durevoli di valore.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle
svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di
scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e
lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo
tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più
esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di
realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dellattività al netto
dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni
esterne, nonc tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente
imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
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Le disponibili liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli
investimenti ad alta liquidi acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi
nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Accantonamenti
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o
probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di
sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione
legale o implicita che determini l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l’adempimento
della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell’ammontare. Nel caso in cui l’effetto sia
rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di
attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore
attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile
ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a
Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L’obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale
utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio
2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Debiti finanziari
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione
direttamente attribuibili.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti
per l’operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico
l’eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di
differire l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine
viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle
azioni acquistate e in un’apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Contributi in conto capitale e in conto esercizio
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la
Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti.
La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta
rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a
diretta deduzione del costo correlato.
Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento
dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente
all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm
125
applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio
di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della
tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo
prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di
vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi
realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell’esercizio in cui si manifesteranno i ricavi
correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.
Proventi e oneri finanziari
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi
passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo (principalmente
scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi
percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS
17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono
realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di
approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo
dell’interesse effettivo.
Imposte
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le
imposte sul reddito dell’esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi
o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell’esercizio rappresentano l’onere fiscale determinato utilizzando
le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di
riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori
considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione
avverrà nei successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico
per effetto dell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell’esercizio in esame ma che potranno
essere dedotti negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito
imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote
d’imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si
126
riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del
bilancio.
L’effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico
nell’esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la
media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è calcolato
dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in
circolazione.
Principali stime adottate dalla Direzione
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del
presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla
situazione economica e patrimoniale della Società.
Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
Al fine della verifica di un’eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società
ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo Perdite di valore delle attività”.
In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate
sono le seguenti:
Partecipazioni in Aeffe Retail S.p.A.: la valutazione scaturisce dall’analisi dei flussi di cassa delle singole
società. I flussi di cassa sono stati desunti per l’anno 2022 dal budget di gruppo approvato in C.d.A. Si sono
poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2023, 2024, 2025 e 2026 ad un tasso di crescita
tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2022. Il terminal value è stato determinato
utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a
0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall’ultimo esercizio
delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l’esercizio 2026. Quale tasso di sconto per l’attualizzazione dei flussi di
cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 6,50% (7,40% quello al 31/12/20).
IFRS 16
La transizione all’IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di
alcune policy contabili e l’utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:
Lease term: l’identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal
momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare
variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di
rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l’utilizzo di
assunzioni. La Società infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di
opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In
presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l’esistenza o
meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal
paragrafo B34 dell’IFRS 16. In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha
considerato il paragrafo B35 dell’IFRS 16. L’applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici
fatti e circostanze nonché della stima sull’essere ragionevolmente certo l’esercizio dell’opzione, ha
comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è
considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull’evidenza storica mentre negli altri
casi se è solo la Società a poter esercitare l’opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo
previsto dal contratto, basandosi sull’evidenza storica e sul fatto di non poter considerare
ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dalla Società,
non è presente un tasso di interesse implicito, la Società ha calcolato un tasso incrementale di
127
indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). L’IBR medio ponderato applicato in sede di
transizione è stato il 2,22%.
Attività per diritto d’uso: la Società rileva le attività per diritto d’uso alla data di inizio del contratto di
locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per diritto d’uso
che rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di
bilancio. Le attività per diritto d’uso sono misurate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato,
delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della
passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d’uso include il valore inizialmente rilevato della
passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data
o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che la Società non
sia ragionevolmente certa di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per
diritto d’uso sono ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita
utile del bene locato. Il valore della attività per diritto d’uso è sottoposto a verifica per rilevarne
eventuali perdite di valore.
Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, la Società rileva la passività per
leasing misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I
pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i
pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede la Società dovrà
pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio
dell'opzione di acquisto, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti
di penalità di risoluzione del leasing, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di
risoluzione. I pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per la Società
dipendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel
conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, la Società
utilizza l’Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto. Successivamente, la
passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre,
la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
Short term lease e low value assets lease: la Società si avvale dell’esenzione dall’applicazione dell’IFRS
16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di
valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a
conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una
passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore
dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello
IAS 36. I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di
triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati
dai seguenti key performance indicators:
- piani di dismissione;
- indicatori di performance inferiori alle aspettative;
- perdite operative.
L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:
- calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per
leasing;
- calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
- calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
- confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto
del valore contabile della passività per leasing.
Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo.
128
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti
nell’ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
Il tasso di inflazione previsto è pari al 1,75%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,44%;
Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,813%;
E’ previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva
di clientela:
Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,44%.
ALTRE INFORMAZIONI
Gestione del rischio finanziario
I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
- rischio di liquidità;
- rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
- rischio di credito.
Rischio di liquidità e di mercato
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è
svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale ed approvate
dall’Amministratore Delegato.
L’obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
(i) Rischio di liquidità:
La Società gestisce il rischio di liquidità nell’ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo
in equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità
patrimoniale.
(ii) Rischio di cambio:
La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio
sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali
dell’impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso
all’andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se
esposta al rischio di cambio si copre mediante l’apertura di finanziamenti in valuta.
(iii) Rischio di tasso:
Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari
a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la
Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso
EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di
finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.
Al 31/12/2021 un’ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le
altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente
129
diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 34 migliaia su base annua (Euro 24 migliaia al
31/12/2020).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a
contratti derivati interest rate swap che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del
31 dicembre 2021 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
(iv) Rischio di prezzo:
La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di
oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Rischio di credito
Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società
che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della
loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che
l’importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere
valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L’attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla
raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all’attivazione, in cui viene
riconosciuto un fido e viene supervisionata l’evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una
valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L’attivazione del cliente è
subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all’approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da
parte dell’Ufficio Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative
(anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione
del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente
viene sottoposta all’approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all’anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente
dall’Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del
fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l’impossibilità di effettuare forniture al
cliente inadempiente. Per i crediti di fascia “superiore ai 90 giorni”, vengono attivati, ove necessario,
interventi di tipo legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:
a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane
dalla conferma dell’ordine;
b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono
specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare
un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l’esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna
categoria dei crediti di seguito indicati:
130
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021
2020 Δ %
Crediti commerciali
37.216
44.101 ( 6.885) (15,6%)
Altre voci attive correnti 12.766 11.822 944 8,0%
Totale 49.982 55.923 ( 5.941) (10,6%)
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 8 per i “Crediti commerciali” e alla nota
11 “Altre voci attive correnti”.
Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta
un’approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2021, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 30.051 migliaia di Euro
(26.638 migliaia di Euro nel 2020). La composizione per scadenza è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre Variazioni
2021
2020 Δ %
Fino a 30 giorni
8.086 899 7.187 799,4%
31 - 60 giorni 1.886 7.071 ( 5.185) (73,3%)
61 - 90 giorni 2.353 4.758 ( 2.405) (50,5%)
Superiore a 90 giorni 17.726 13.910 3.816 27,4%
Totale 30.051 26.638 3.413 12,8%
L’incremento dei crediti scaduti di Euro 3.413 migliaia riguarda prevalentemente i crediti verso le società del
gruppo con un miglioramento delle dilazioni di incasso del 2021 rispetto al 2020, anno interessato
fortemente dalla Pandemia da Covid 19.
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.
Rendiconto Finanziario
Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il
metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario
comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti
rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in
valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego
finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza,
ovvero a tre mesi o meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi
siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide
equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide
equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi
a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione
operativa.
Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti
dall’attività operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono connessi
principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il
metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che
nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non
monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente
perché essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in
futuro ricavi e flussi di cassa positivi;
131
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che
comportano la modificazione dell’entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti
ottenuti.
132
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’ NON CORRENTI
1. Immobilizzazioni immateriali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Marchi
Altre Totale
Saldo al 01.01.20
2.897
761 3.658
Incrementi per acquisti - 324 324
Decrementi - - -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 416) ( 542)
Saldo al 31.12.20 2.771 669 3.440
Incrementi per acquisti - 351 351
Decrementi - - -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 379) ( 505)
Saldo al 31.12.21 2.645 641 3.286
Marchi
La voce è relativa al marchio di proprietà della Società: “Alberta Ferretti”.
Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 21 anni.
Altre
La voce “Altre” si riferisce alle licenze d’uso software.
2. Immobilizzazioni materiali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Totale
Saldo al 01.01.20 17.320 22.657 902 1.834 73 772 43.558
Incrementi - 59 112 139 34 90 434
Decrementi - - - - -
( 8) ( 8)
Ammortamenti del periodo - ( 604) ( 247) ( 438) ( 43)
( 211)
( 1.543)
Saldo al 31.12.20 17.320 22.112 767 1.535 64 643 42.441
Incrementi -
343 92
52 22 207 716
Decrementi -
- -
-
- ( 34) ( 34)
Ammortamenti del periodo - ( 607) ( 174) ( 302)
( 36) ( 187) ( 1.306)
Saldo al 31.12.21
17.320 21.848 685
1.285 50 629 41.817
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti principali variazioni:
Incrementi per nuovi investimenti per Euro 716 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente al
fabbricato, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
133
Ammortamenti per Euro 1.306 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni,
secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione
Immobilizzazioni materiali all’interno dei criteri di valutazione).
3. Attività per diritti d’uso
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.20 13.509 186 731 14.426
Incrementi 18 176 346 540
Decrementi - - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 1.340) ( 113) ( 374) ( 1.827)
Saldo al 31.12.20 12.187 249 703 13.139
Incrementi 205 176 364 745
Decrementi - - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 1.367) ( 113) ( 392) ( 1.872)
Saldo al 31.12.21 11.025 312 675 12.012
La voce Fabbricati include Attività per diritto d’uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in
misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi.
4. Investimenti (Partecipazioni)
La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le
informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.
Le partecipazioni si movimentano per Euro 66.356 migliaia a seguito delle seguenti operazioni:
incremento della partecipazione Moschino S.p.A. per Euro 67.092 migliaia per effetto
dell’acquisto della quota di minoranza del 30%;
capitalizzazione e contestuale svalutazione della partecipazione Aeffe Retail per Euro 6.739
migliaia mediante rinuncia di crediti commerciali al fine di rafforzare il patrimonio sociale
della controllata a titolo di versamento in conto capitale senza l’obbligo di restituzione. Tale
importo è stato iscritto dalla controllata come riserva di capitale costituente voce di
patrimonio netto a copertura perdite;
capitalizzazione della partecipazione Aeffe Germany G.m.b.h. per Euro 500 migliaia;
sottoscrizione della partecipazione Aeffe Spagna S.l.u. per Euro 320 migliaia;
svalutazione della partecipazione Aeffe France S.a.r.l. per Euro 1.556 migliaia;
5. Altre Attività
Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.
134
6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2021 ed al 31 dicembre 2020:
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti Crediti Debiti Debiti
2021 2020 2021 2020
Beni materiali - - ( 17) ( 17)
Attività immateriali - - ( 130) ( 130)
Accantonamenti 354 377 - -
Oneri deducibili in esercizi futuri 918 824 - -
Proventi tassabili in esercizi futuri - - ( 192) ( 185)
Perdite fiscali portate a nuovo 398 3.138 - -
Imposte da passaggio IAS 1.087 1.328 ( 6.462) ( 7.403)
Totale 2.757 5.667 ( 6.801) ( 7.735)
Il decremento dei crediti per imposte anticipate per perdite fiscali portate a nuovo si riferisce all’utilizzo delle
perdite fiscali pregresse.
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell’esercizio è illustrata nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Saldo iniziale
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 17) - - ( 17)
Attività immateriali ( 130) - - ( 130)
Accantonamenti 377 ( 23) - 354
Oneri deducibili in esercizi futuri 824 94 - 918
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 185) ( 6) - ( 191)
Perdite fiscali portate a nuovo 3.138 1.652 ( 4.394) 396
Imposte da passaggio IAS ( 6.075) 676 25 ( 5.374)
Totale ( 2.068) 2.393 ( 4.369) ( 4.044)
La variazione negativa non transitata a conto economico pari a Euro 4.369 migliaia è principalmente riferibile
all’utilizzo della fiscalità differita attiva sulle perdite pregresse.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l’esigenza dei
presupposti di recuperabilità futura di tali attività.
ATTIVITA’ CORRENTI
7. Rimanenze
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.368 4.401 ( 33) (0,7%)
Prodotti in corso di lavorazione 4.631 3.488 1.143 32,8%
Prodotti finiti e merci 20.314 23.008 ( 2.694) (11,7%)
Acconti 15 19 ( 4) (21,1%)
Totale 29.328 30.916 ( 1.588) (5,1%)
La voce Rimanenze pari a Euro 29.328 migliaia riporta una riduzione della voce Prodotti finiti per effetto delle
maggiori vendite delle stagioni correnti realizzate nel 2021 rispetto al 2020, anno in cui parte della
produzione non era stata spedita per ragioni legate alla pandemia; la variazione precedente è stata in parte
compensata dal rilascio di Euro 1.000 migliaia del fondo svalutazione magazzino che al 31 dicembre 2021
ammonta ad Euro 2.300 migliaia.
135
Il valore di tale fondo rifletti al migliore stima effettuata dal management sulla base della ripartizione per
anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall’esperienza passata delle
vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla
realizzazione delle collezioni primavera/estate 2022, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le
collezioni autunno/inverno 2021, primavera/estate 2022 e il campionario dell’autunno/inverno 2022.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo.
8. Crediti commerciali
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
Variazioni
2021 2020
Δ %
Crediti verso clienti
5.406 6.483
( 1.077)
(16,6%)
Crediti verso imprese controllate 32.797 38.983 ( 6.186)
(15,9%)
Crediti verso controllanti
13 10 3 30,0%
(Fondo svalutazione crediti)
( 1.000) ( 1.375) 375 (27,3%)
Totale 37.216
44.101 ( 6.885) (15,6%)
Al 31 dicembre 2021 i crediti commerciali sono pari a Euro 37.216 migliaia, con un decremento del 15,6%
rispetto al loro valore al 31 dicembre 2020, determinato principalmente dalla riduzione dei crediti verso
imprese controllate con particolare riferimento alla rinuncia di crediti commerciali verso Aeffe Retail S.p.A.
per copertura perdite come descritto al paragrafo relativo alle partecipazioni.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati
disponibili e, in generale, sulla base dell’andamento storico.
Il prospetto seguente riporta i movimenti dell’esercizio del fondo svalutazione crediti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre Incrementi
Decrementi / Altre
variazioni
31 dicembre
2020
2021
Fondo svalutazione crediti 1.375 705 ( 1.080) 1.000
Totale 1.375 705 ( 1.080) 1.000
9. Crediti tributari
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
IVA 1.336 4.038 ( 2.702) (66,9%)
IRES 2.758 3.167 ( 409) (12,9%)
IRAP 275 275 - n.a.
Altri crediti tributari 580 103 477 463,1%
Totale 4.949 7.583 ( 2.634) (34,7%)
La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente alla riduzione del credito iva di gruppo.
136
10. Disponibilità liquide
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Depositi bancari e postali
3.980 6.217
( 2.237)
(36,0%)
Denaro e valori in cassa
12 23 ( 11)
(47,8%)
Totale
3.992
6.240
( 2.247) (36,0%)
La voce “Depositi bancari e postali” rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi
intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce “Denaro e
valori in cassa” rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
La riduzione delle disponibilità liquide registrato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, rispetto
all’esercizio precedente, è di Euro 2.247 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto
finanziario.
11. Altri crediti
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Crediti per costi anticipati realizzazione
10.742 9.563 1.179 12,3%
Acconti e note di accredito da ricevere 91 94 ( 3) (3,2%)
Ratei e risconti attivi
547 546 1 0,2%
Altri 1.386 1.619 ( 233) (14,4%)
Totale 12.766 11.822 944 8,0%
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e
realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2022 e autunno inverno 2022 per le
quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di
manutenzione e/o abbonamento.
La voce “Altri” si riferisce principalmente a crediti verso fornitori per note credito relativi a resi di
materie/prodotti finiti e sconti su acquisti e crediti vs. Istituti previdenziali.
12. PATRIMONIO NETTO
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2021.
137
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
Variazioni
2021 2020 Δ
Capitale sociale 24.917 25.044
( 127)
Riserva sovrapprezzo azioni 69.334
70.144
( 810)
Altre riserve 21.303 46.257
( 24.954)
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva legale 4.032 4.032 -
Riserva Ias ( 116) ( 116) -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 864) ( 785) ( 79)
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 3.807 3.807
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348 -
Risultato di esercizio ( 15.920) ( 21.029) 5.109
Totale 116.583 133.637 ( 17.054)
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2021, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie)
risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre
2021 la Società possiede 7.693.067 azioni proprie che corrispondono al 7,166% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono
privilegi. Nel corso dell’esercizio 2021 sono state acquistate dalla Società 506.028 azioni proprie per un
controvalore totale pari a Euro 936.224.
Riserva sovrapprezzo azioni
La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 810 migliaia è relativa all’acquisto di azioni proprie
avvenuto nel corso dell’esercizio.
Altre riserve
La voce si è movimentata per effetto della copertura perdite dell’esercizio 2020 per Euro 21.029 migliaia e per
la costituzione della Riserva da riallineamento DL 104/20 per Euro 3.925 migliaia.
Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio
netto.
Riserva fair value
La riserva fair value deriva dall’applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che
prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito
esperto indipendente.
Riserva Legale
La riserva legale al 31 dicembre 2021 ammonta a Euro 4.032 migliaia e non ha subito variazioni rispetto
all’esercizio 2020
Riserva IAS
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze
di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le
differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell’effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.
138
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell’applicazione dal 1° gennaio 2014
(in modo retrospettivo) dell‘emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2020 di Euro 79
migliaia.
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020
La Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così come
previsto dall’art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n.104 (il cosiddetto Decreto Agosto), convertito nella Legge
13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede legale ed è stata vincolata una riserva in
sospensione d’imposta (utilizzando parte della riserva straordinaria) per Euro 3.807 migliaia.
Utili/perdite esercizi precedenti
La voce al 31 dicembre 2021 ammonta a Euro 2.348 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31
dicembre 2020.
Risultato di esercizio
La voce evidenzia una perdita di esercizio pari a Euro 15.920 migliaia.
Informazioni sulle riserve distribuibili
Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni
concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo
avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.
(Valori in migliaia di Euro)
Importo
Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
copertura
perdite
aumento
capitale
sociale
distribuzione
ai soci
Capitale sociale 24.917
Riserva legale 4.032 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 67.998 A,B,C 67.998
- di cui 1.336 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 20.899 A,B,C 20.899 21.029
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) ( 116) B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 864) B
Riserva da fusione (NST) 404 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 A,B,C 2.348
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 3.807 A,B,C
Totale 132.503 91.245 21.029 - -
Utilizzi precedenti esercizi per:
LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)
Vincolo Patrimoniale
In rispetto all’art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR
22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31
Dicembre 2021 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.
139
Inoltre, la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così
come previsto dall’art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n. 104 (il cosiddetto Decreto di Agosto), convertito
nella Legge 13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede legale ed è stata vincolata una
riserva in sospensione d’imposta (utilizzando parte della riserva straordinaria) per Euro 3.807 migliaia.
Tali vincoli, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l’assoggettamento a tassazione in
caso di distribuzione.
PASSIVITA’ NON CORRENTI
13. Accantonamenti
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
2020
Incrementi
Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2021
Trattamento di quiescenza 59
-
( 6) 53
Altri 946 4.506 -
5.452
Totale 1.005 4.506 ( 6) 5.505
Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in
relazione all’interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento
utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi.
L’importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell’esborso necessario per estinguere
l’obbligazione.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che
daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo “Passività Potenziali”.
Gli “Altri” accantonamenti si riferiscono alle svalutazioni delle seguenti partecipazioni per la parte eccedente il
costo storico:
- Aeffe Japan L.t.d. pari ad Euro 2.254 migliaia;
- Aeffe Uk L.t.d. pari ad Euro 1.618 migliaia;
- Aeffe France S.a.r.l. pari ad Euro 1.164 migliaia;
- Aeffe Shangai L.t.d. pari ad Euro 416 migliaia.
14. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si
configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l’obbligazione aziendale non termina con il
versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di
lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l’ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine
di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della
prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l’ammontare da pagare al
momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte
di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi,
in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:
140
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
2020
Incrementi
Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2021
TFR 3.238
113 ( 274) 3.077
Totale 3.238 113 ( 274) 3.077
Gli incrementi comprendono la quota di TFR maturata nell’anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce
decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.
15. Passività finanziarie a lungo termine
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti verso banche 62.379 12.450 49.929 401,0%
Debiti per leasing 12.036 13.316 ( 1.280) (9,6%)
Debiti verso altri finanziatori 37.670 12.252 25.418 207,5%
Totale 112.085 38.018 74.067 194,8%
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi
da istituti di credito. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non
esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato
generalmente previste dalla prassi commerciale. Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull’Immobile
sito in Gatteo sede della controllata Pollini S.p.A. di Euro 15.000 migliaia. Non esistono, inoltre, clausole che
impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.
L’incremento dell’indebitamento verso banche è dovuto a nuove operazioni di medio e lungo termine della
durata di 5/6 anni sottoscritte per finanziarie l’acquisizione della quota minoritaria pari al 30% del capitale
sociale della controllata Moschino S.p.A.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
I “Debiti verso altri finanziatori” si riferiscono ai finanziamenti fruttiferi concessi dalle controllate Moschino
S.p.A., Velmar S.p.A. e Aeffe Usa Inc..
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2021 inclusivo
della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
Importo totale Quota a breve
Quota a lungo
Finanziamenti bancari 67.271 4.892 62.379
Totale 67.271 4.892 62.379
Si precisa che le scadenze oltre i cinque anni ammontano ad Euro 10.538 migliaia.
16. Passività non finanziarie
Le passività non finanziarie rimangono sostanzialmente invariate rispetto all’esercizio precedente.
141
PASSIVITA’ CORRENTI
17. Debiti commerciali
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2020:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
Variazioni
2021 2020
Δ %
Debiti per acconti da clienti 1.740 2.295 ( 555) (24,2%)
Debiti verso imprese controllate 43.023 38.211 4.812 12,6%
Debiti verso fornitori 26.383 23.007 3.376 14,7%
Totale 71.146 63.513 7.633 12,0%
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
18. Debiti tributari
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre
2020:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 Δ %
Debiti verso Erario per ritenute 1.342 1.690
( 348) (20,6%)
Altri 100 -
100 n.a.
Totale 1.442 1.690
( 248) (14,7%)
19. Passività finanziarie a breve termine
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020
Δ %
Debiti verso banche 24.684 46.282 ( 21.598) (46,7%)
Debiti per leasing 1.794 1.626 168 10,3%
Totale 26.478 47.908 ( 21.430) (44,7%)
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a
breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano
principalmente l’utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
20. Altri debiti
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al
31 dicembre 2020:
142
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre Variazioni
2021
2020 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 1.746 2.331 ( 585) (25,1%)
Debiti verso dipendenti 2.922 1.753 1.169 66,7%
Debiti verso clienti 2.892 2.145 747 34,8%
Ratei e risconti passivi 5 5 - n.a.
Altri 510 279 231 82,8%
Totale 8.075 6.513 1.562 24,0%
I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle
retribuzioni dei dipendenti della Società.
I debiti verso dipendenti diminuiscono principalmente per l’utilizzo nell’anno di oneri differiti.
143
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
21. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2021 i ricavi ammontano ad Euro 114.173 pressoché costanti a cambi correnti rispetto
all’esercizio 2020.
I ricavi sono stati conseguiti per il 49% sul mercato italiano e per il 51% sui mercati esteri.
Accounting Policy:
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento
dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente
all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm
applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio
di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
Determinazione del prezzo della transazione:
La maggior parte dei ricavi della Società derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della
tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo
prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.
Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio 2021
Area Geografica 94.813 19.360 114.173
Italia 47.664 7.919 55.583
Europa (Italia esclusa) 15.798 2.915 18.713
Asia e Resto del mondo 28.184 7.265 35.449
America 3.167 1.261 4.428
Marchio 94.813
19.360 114.173
Alberta Ferretti 13.251 1.259 14.510
Philosophy 14.567 243 14.810
Moschino 65.270 17.858 83.128
Altri 1.725 - 1.725
Contratti con le controparti
94.813 19.360 114.173
Wholesale 94.813 19.360 114.173
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 94.813 19.360 114.173
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
connessi alla propietà del bene)
94.813
19.360 114.173
Div. prêt-à
porter
Div. calzature
pelletteria e
accessori
Totale
Aeffe SpA
22. Altri ricavi e proventi
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Affitti attivi 3.881 3.925 ( 44) (1,1%)
Altri ricavi 3.886 3.803 83 2,2%
Totale 7.767 7.728 39 0,5%
144
La voce altri ricavi, pari ad Euro 3.886 migliaia nell’esercizio 2021, include principalmente utili su cambi di
natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.
23. Materie prime e di consumo
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2021
2020 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
47.111
49.489 ( 2.378) (4,8%)
Totale 47.111 49.489 ( 2.378) (4,8%)
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed
accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
24. Costi per servizi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Lavorazioni esterne 13.391 18.044 ( 4.653) (25,8%)
Consulenze 7.650 7.575 75 1,0%
Pubblicità e promozione 3.270 5.163 ( 1.893) (36,7%)
Premi e provvigioni 3.233 3.097 136 4,4%
Trasporti 2.060 1.729 331 19,1%
Utenze 679 496 183 36,9%
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.578 2.311 267 11,6%
Assicurazioni 170 160 10 6,3%
Commissioni bancarie 141 187 ( 46) (24,6%)
Spese di viaggio 428 602 ( 174) (28,9%)
Altri servizi 2.266 2.478 ( 212) (8,6%)
Totale 35.866 41.842 ( 5.976) (14,3%)
I costi per servizi passano da Euro 41.842 migliaia dell’esercizio 2020 a Euro 35.866 migliaia dell’esercizio
2021, con un decremento del 14,3%.
La variazione è riferibile principalmente al decremento dei costi per “lavorazioni esterne” e all’effetto delle
politiche di razionalizzazione e ottimizzazione dei processi e dei costi, politiche iniziate nel 2020 e che hanno
riverberato effetti positivi nel corso del 2021.
25. Costi per godimento beni di terzi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Affitti passivi 347 359 ( 12) (3,3%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 7.667 7.281 386 5,3%
Noleggi ed altri 361 486 ( 125) (25,7%)
Totale 8.375 8.126 249 3,1%
145
26. Costi per il personale
Di seguito il confronto con l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Costi per il personale 28.112 27.496 616 2,2%
Totale 28.112 27.496 616 2,2%
I costi del personale passano da Euro 27.496 migliaia del 2020 a Euro 28.112 migliaia del 2021, con un
incremento dell’2,2% derivante dal minore utilizzo nel 2021 di strumenti di sostegno al lavoro.
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell’industria tessile e abbigliamento di Luglio
2017.
Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2021 è il seguente:
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
31 dicembre 31 dicembre
Variazioni
2021
2020
Δ %
Operai
164 152 12 7,9%
Impiegati 358 384 ( 26) (6,8%)
Dirigenti 17 17 - n.a.
Totale 539 553 ( 14) (2,5%)
27. Altri oneri operativi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Imposte e tasse 514 503 11 2,2%
Omaggi 195 209 ( 14) (6,7%)
Altri oneri operativi 544 1.245 ( 701) (56,3%)
Totale 1.253 1.957 ( 704) (36,0%)
La voce Altri oneri operativi passa da Euro 1.957 migliaia del 2020 a Euro 1.253 migliaia dell’esercizio 2021.
La voce “Altri” include principalmente liberalità, contributi ad associazioni di categoria e perdite su cambi.
28. Ammortamenti e Svalutazioni
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 505 541 ( 36) (6,7%)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.307 1.543 ( 236) (15,3%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso 1.872 1.827 45 2,5%
Svalutazioni e accantonamenti 13.102 13.974 ( 872) (6,2%)
Totale 16.786 17.885 ( 1.099) (6,1%)
146
La voce passa da Euro 17.885 migliaia dell’esercizio 2020 a Euro 16.786 migliaia dell’esercizio 2021.
Le svalutazioni del 2021 riguardano le seguenti partecipazioni: Aeffe Retail S.p.A (Euro 6.739 migliaia), Aeffe
France (Euro 4.078 migliaia), Aeffe UK (Euro 1.007 migliaia), Aeffe Japan (Euro 493 migliaia) e Aeffe Shanghai
(Euro 80 migliaia).
La voce “Svalutazioni e accantonamenti” include sia le svalutazioni del costo delle partecipazioni sopra
menzionate sia gli ulteriori accantonamenti al fondo rischi per copertura perdite per la parte di svalutazione
eccedente il costo storico delle partecipazioni medesime.
29. Proventi e oneri finanziari
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
Variazioni
2021
2020 Δ %
Interessi attivi 28
180 ( 152) (84,4%)
Sconti finanziari
-
-
-
n.a.
Utili su cambi finanziari
40 309 ( 269)
(87,1%)
Proventi finanziari
68 489 ( 421) (86,1%)
Interessi passivi vs banche
493 476 17 3,6%
Differenze cambio
238
89 149 167,4%
Altri oneri
109 106 3
2,8%
Oneri finanziari 840
671 169 25,2%
Interessi per leasing
428 461 ( 33) (7,2%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso
428 461 ( 33)
(7,2%)
Totale 1.200 643 557
86,6%
30. Imposte sul reddito
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2021 2020 Δ %
Imposte correnti - - - n.a.
Imposte differite e anticipate ( 2.393) ( 2.376) ( 17) 0,7%
Totale imposte sul reddito ( 2.393) ( 2.376) ( 17) 0,7%
La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo “Attività e
passività fiscali differite”.
La riconciliazione tra l’imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2020 e il 2021 è illustrata nella tabella
seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Risultato prima delle imposte ( 18.314) ( 23.405)
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) ( 4.395) ( 5.617)
Effetto fiscale 2.135 3.251
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) ( 2.260) ( 2.366)
IRAP (corrente e differita) ( 133) ( 10)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) ( 2.393) ( 2.376)
147
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale
teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile
diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.
31. Risultato per azione
Utile/(perdita) di riferimento
Il calcolo dell’utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate
2021
2020
Da attività in funzionamento
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
( 15.920) ( 21.029)
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
( 15.920)
( 21.029)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione
( 15.920) ( 21.029)
Da attività in funzionamento e attività cessate
Utile/(perdita) netto dell'esercizio ( 15.920)
( 21.029)
Utili/(perdite) da attività cessate - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
( 15.920) ( 21.029)
Effetti di diluizione
- -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione ( 15.920) ( 21.029)
Numero azioni di riferimento
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione 99.669 100.175
Opzioni su azioni
- -
Risultato base per azione
La perdita netta attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Società, è pari a 15.920 migliaia di euro
(dicembre 2020: -21.029 migliaia di euro).
Risultato diluito per azione
Il calcolo del risultato diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2021, coincide con il calcolo del
risultato per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
148
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa impiegato nel 2021 è stato pari a Euro 10.232 migliaia.
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 6.240 6.946
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 23.868 ( 7.101)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 77.787) ( 6.757)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) 51.671 13.152
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) ( 2.248) ( 706)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E) 3.992 6.239
32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività operativa
La gestione operativa del 2021 ha generato flussi di cassa pari a Euro 23.868 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Risultato del periodo prima delle imposte ( 18.314) ( 23.405)
Ammortamenti e svalutazioni 16.786 17.885
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.597 ( 147)
Imposte sul reddito corrisposte 4.121 ( 342)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.200 643
Variazione nelle attività e passività operative 18.478 ( 1.735)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 23.868 ( 7.101)
33. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività di investimento
Il flusso di cassa impiegato nell’attività di investimento nel 2021 è di Euro 77.787 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2021 2020
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 351) ( 324)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 682) ( 425)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 745) ( 540)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 76.009) ( 5.468)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento ( 77.787) ( 6.757)
34. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività finanziaria
Il flusso di cassa generato dall’attività finanziaria nel 2021 è di Euro 51.671 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
149
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2021
2020
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 1.134)
( 907)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 53.749 15.322
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 1.112) ( 1.240)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.368 620
Proventi (+) e oneri finanziari (-) ( 1.200) ( 643)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria 51.671
13.152
ALTRE INFORMAZIONI
35. Piani di incentivazione
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A.,
si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet
www.aeffe.com
, sezione governance.
36. Dichiarazione sull’indebitamento
Secondo quanto richiesto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, in linea con il “Richiamo di
attenzione n. 5/21” del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l’indebitamento della Società al 31
dicembre 2021 è il seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
2021 2020
A - Disponibilità liquide 3.992 6.240
B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C - Altre attività finanziarie correnti - -
D - Liquidità (A + B + C) 3.992 6.240
E - Debito finanziario corrente 19.791 29.785
F - Parte corrente del debito finanziario non corrente 6.687 18.123
G - Indebitamento finanziario corrente (E + F) 26.478 47.908
H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 22.486 41.668
I - Debito finanziario non corrente 112.085 38.018
J - Crediti finanziari non correnti -
K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 112.085 38.018
M - Totale indebitamento finanziario (H + L) 134.571 79.686
L’indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 134.571 migliaia al 31 dicembre 2021 rispetto
a Euro 79.686 migliaia al 31 dicembre 2020. L’indebitamento finanziario al lordo dell’effetto IFRS 16 è pari a
Euro 120.741 migliaia.
37. Operazioni infragruppo
Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni
compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla
provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a
condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
L’impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2021 e 2020, peraltro già evidenziato negli appositi
schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:
150
COSTI E RICAVI
(Valori in migliaia di Euro)
ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi
e
proventi
costi materie
prime, mat. di
consumo e
merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
altri
oneri
operativi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2021
Gruppo Moschino 19.044 911 122 2.017 7.648 2 ( 46)
Gruppo Pollini 1.384 3.112 13.638 209 3 - 18
Aeffe Retail 12.604 809 51 88 - - -
Velmar S.p.A. 391 1.211 183 - - - ( 48)
Aeffe Usa Inc. 3.275 1 - 296 - - ( 35)
Aeffe UK L.t.d. 231 1 - 950 - 5 1
Aeffe France S.a.r.l. 112 1 2 292 - 5 6
Aeffe Shanghai ( 113) - - - - - -
Aeffe Germany G.m.b.h. 665 1 - 161 - - -
Di - 64 - - - - -
Aeffe Spagna S.l.u. 293 - - - - - -
Totale imprese del gruppo 37.886 6.111 13.996 4.013 7.651 12 ( 104)
Totale voce di bilancio 114.173 7.767 47.111 35.866 8.375 ( 1.253) ( 1.200)
Incidenza % sulla voce di bilancio 33,2% 78,7% 29,7% 11,2% 91,4% (1,0%) 8,7%
(Valori in migliaia di Euro)
ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi
e
proventi
costi materie
prime, mat. di
consumo e
merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
altri
oneri
operativi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2020
Gruppo Moschino 18.981 894 418 1.614 7.155 2 34
Gruppo Pollini 1.238 3.178 17.056 210 7 - -
Aeffe Retail 17.402 804 32 105 - - -
Velmar S.p.A. 384 975 117 1 - - ( 32)
Aeffe Usa Inc. 2.898 3 - 271 - 6 ( 61)
Aeffe UK L.t.d. 193 2 56 911 - 11 6
Aeffe France S.a.r.l. ( 15) - 56 713 - 11 9
Aeffe Shanghai 107 - - 758 - 6 -
Aeffe Germany G.m.b.h. 722 - - 264 - - -
Di - 20 - - - - -
Totale imprese del gruppo 41.910 5.876 17.735 4.847 7.162 36 ( 44)
Totale voce di bilancio 114.379 7.728 49.489 41.842 8.126 ( 1.957) ( 643)
Incidenza % sulla voce di bilancio 36,6% 76,0% 35,8% 11,6% 88,1% (1,8%) 6,8%
151
CREDITI E DEBITI
(Valori in migliaia di Euro)
Altre attività
Crediti
Commerciali
Altri fondi
Passività
finanziarie
non correnti
Passività non
finanziarie
non correnti
Debiti
Commerciali
Anno 2021
Gruppo Moschino - 6.010 - 15.580 - 22.905
Gruppo Pollini - 4.842 - - - 5.875
Aeffe Retail - 4.636 - - - 7.883
Velmar S.p.A. - 2.687 - 19.000 - 1.515
Aeffe Usa Inc. - 1.502 - 3.090 - 1.067
Aeffe UK L.t.d. 333 3.362 1.618 - - 1.775
Aeffe France S.a.r.l. 243 3.989 1.164 - - 528
Aeffe Japan Inc. 120 2.160 2.254 - -
Aeffe Shanghai - 2.481 416 - - 1.151
Aeffe Germany G.m.b.h - 769 - - - 325
Aeffe Spagna S.l.u. - 358 - - - -
Totale imprese del gruppo 696 32.796 5.452 37.670 - 43.024
Totale voce di bilancio 978 37.216 5.506 112.085 207 71.146
Incidenza % sulla voce di bilan
71,2% 88,1% 99,0% 33,6% 0,0% 60,5%
(Valori in migliaia di Euro)
Altre attività
Crediti
Commerciali
Altri fondi
Passività
finanziarie
non correnti
Passività
finanziarie
non correnti
Debiti
Commerciali
Anno 2020
Gruppo Moschino - 6.203 - - - 21.654
Gruppo Pollini - 10.266 - - 133 6.778
Aeffe Retail - 9.708 - - - 4.522
Velmar S.p.A. - 2.567 - 9.400 - 1.526
Aeffe Usa Inc. - 304 - 2.852 - 450
Aeffe UK L.t.d. - 2.143 610 - - 967
Aeffe France S.a.r.l. 1.561 4.104 - - - 767
Aeffe Japan Inc. 90 464 - - -
Aefe Shanghai - 2.481 336 - - 1.283
Aeffe Germany G.m.b.h - 743 - - - 264
Totale imprese del gruppo 1.651 38.983 946 12.252 133 38.211
Totale voce di bilancio 2.346 44.101 1.005 38.018 380 63.513
Incidenza % sulla voce di bilan
70,4% 88,4% 94,1% 32,2% 35,0% 60,2%
38. Operazioni con parti correlate
Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni,
alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria
gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due
parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:
152
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre Natura
2021 2020 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Socie Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 1.000 Costo
Socie Commerciale Valconca con Socie Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 207 284 Ricavo
Costi per servizi 50 50 Costo
Affitto immobile
75 75 Costo
Commerciale 658 597 Credito
Socie Ferrim con Socie Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 892 887 Costo
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all’incidenza che le operazioni o posizioni con parti
correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021 ed al
31 dicembre 2020.
(Valori in migliaia di Euro)
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
2021 2021 2020 2020
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 114.173 207 0,2% 114.379 284 0,2%
Costi per servizi 35.866 1.125 3,1% 41.842 1.125 2,7%
Costi per godimento beni di terzi 8.375 892 10,7% 8.126 887 10,9%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti commerciali 37.216 658 1,8% 44.101 597 1,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dall'attività operativa
23.868 ( 1.871) n.a. ( 7.101) ( 1.712) 24,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 120.741) ( 1.871) 1,5% ( 64.744) ( 1.712) 2,6%
39. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2021 la
Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione
stessa.
40. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob
del 28 luglio 2006.
Nel corso del 2021 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
41. Garanzie ed impegni
Al 31 dicembre 2021 la Società ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro
4.357 migliaia (Euro 6.099 migliaia al 31 dicembre 2020).
42. Passività potenziali
Contenziosi fiscali
In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun
fondo.
153
43. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi
dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.
(Valori in migliaia di Euro)
Revisione contabile
RIA GRANT THORNTO N S.p .A. 74
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario
BDO ITALIA S.p.A. 23
Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THORNTO N S.p .A. 9
Bilancio consolidato standard ESEF BDO ITALIA S.p.A.
8
Totale 114
Soggetto che ha erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza dell'esercizio
2021
154
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE
ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
ALLEGATO II: Stato Patrimoniale con parti correlate
ALLEGATO III: Conto Economico con parti correlate
ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario con parti correlate
ALLEGATO V: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al
31 dicembre 2020
155
ALLEGATO I
Elenco delle partecipazioni in imprese controllate
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
Società
Sede
Valuta
(Valori in unità di Euro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) I
talia
Al 31/12/20
8.585.150
( 6.739.371)
7.352.588
100%
8.585.150
26.593.345
Al 31/12/21
8.585.150
( 6.057.960)
8.034.001
100%
8.585.150
26.593.345
Moschino S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/20
66.817.108
( 1.704.938)
109.016.313
70%
46.771.976
46.857.175
Al 31/12/21
66.817.108
( 4.920.753)
104.095.558
100%
66.817.108
113.949.124
Pollini S.p.A.
Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/20
6.000.000
( 1.354.090)
58.482.935
100%
6.000.000
41.945.452
Al 31/12/21
6.000.000
7.861.757
66.344.688
100%
6.000.000
41.945.452
Velmar S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/20
120.000
5.586.497
16.817.000
100%
60.000
8.290.057
Al 31/12/21
120.000
7.355.011
24.172.011
100%
60.00
0
8.290.057
Società estere
Aeffe France S.a.r.l.
Parigi (FR)
Al 31/12/20
50.000
1.235
( 1.302.435)
100%
n.d.
*
1.555.820
Al 31/12/21
50.000
9.842
65.097
100%
n.d.
*
Aeffe UK L.t.d.
Londra (GB)
Al 31/12/20
GBP
310.000
4.870
.175
( 369.618)
100%
n.d.
*
344.828
5.417.325
( 411.143)
100%
n.d.
*
Al 31/12/21
GBP
310.000
( 910.040)
( 1.279.660)
100%
n.d.
*
368.916
( 1.082.994)
( 1.522.861)
100%
n.d.
*
-
Aeffe USA Inc.
New York
(USA)
Al 31/12/20
USD
600.000
118.542
11.788.618
100%
n.d.
*
488.958
96.603
9.606.893
100%
n.d.
*
10.664.812
Al 31/12/21
USD
600.000
19.839
11.808.462
100%
n.d.
*
529.755
17.516
10.425.977
100%
n.d.
*
10.664.812
Aeffe Japan Inc.
Tokyo (Japan)
Al 31/12/20
JPY
3.600.000
( 3.227.909)
( 290.632.155)
100%
n.d.
*
28.461
( 25.519)
( 2.297.669)
100%
n.d.
*
-
Al 31/12/21
JPY
3.600.000
( 3.301.914)
( 293.934.069)
100%
n.d.
*
27.612
( 25.325)
( 2.254.441)
100%
n.d.
*
Aeffe Shanghai
Shanghai (China)
Al 31/12/20
CNY
10.000.000
( 7.864.848)
( 2.694.109)
100%
n.d.
*
1.246.494
( 980.349)
( 335.819)
100%
n.d.
*
2.359.548
Al 31/12/21
CNY
17.999.960
207.157
( 2.486.951)
100%
n.d.
*
2.501.836
28.793
( 345.664)
100%
n.d.
*
-
Aeffe Germany G.m.b.h.
Metzingen (Germany)
Al 31/12/20
25.000
( 219.519)
( 214.198)
100%
n.d.
*
25.000
Al 31/12/21
25.000
( 7.021)
278.780
100%
n.d.
*
525.000
Aeffe Spagna S.l.u.
Barcellona (Spagna)
Al 31/12/21
320.000
( 183)
310.116
100%
n.d.
*
320.000
Totale partecipazioni in imprese controllate:
202.287.790
* trattasi di quote
Cap. sociale
(euro)
Risultato
ultimo
esercizio
(euro)
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
Valore
contabile
156
Elenco delle partecipazioni in altre imprese
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
Società
Sede
Valuta
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/20 109
Al 31/12/21 109
Caaf Emilia Romagna
Al 31/12/20 0,688% 5.000 2.600
Al 31/12/21 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/20 1,670% n.d.
*
1.667
Al 31/12/21 1,670% n.d.
*
1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/20 2,100% n.d.
*
516
Al 31/12/21 2,100% n.d.
*
516
Effegidi
Al 31/12/20 6.000
Al 31/12/21 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese:
10.892
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 202.298.682
Valore
contabile
Cap. sociale
(euro)
Risultato
ultimo
ii
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
157
ALLEGATO II
Stato Patrimoniale con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre
Di cui
parti
2021
correlate 2020 correlate
Marchi 2.646 2.771
Altre attività immateriali 641 669
Immobilizzazioni immateriali (1) 3.286 3.440
Terreni 17.320 17.320
Fabbricati 21.848 22.112
Opere su beni di terzi 685 767
Impianti e macchinari 1.285 1.535
Attrezzature 50 64
Altre attività materiali 629 643
Immobilizzazioni materiali (2) 41.817 42.441
Attività per diritti d'uso (3) 12.012 13.139
Partecipazioni (4) 202.299 202.288 135.943 135.932
Altre attività (5) 978 696 2.346 1.651
Imposte anticipate (6) 2.757 5.667
ATTIVITA' NON CORRENTI 263.148 202.975
Rimanenze (7) 29.328 30.916
Crediti commerciali (8) 37.216 33.454 44.101 39.580
Crediti tributari (9) 4.949 7.583
Disponibilità liquide (10) 3.992 6.240
Altri crediti (11) 12.766 11.822
ATTIVITA' CORRENTI 88.251 100.662
TOTALE ATTIVITA' 351.400 303.638
Capitale sociale 24.917 25.044
Altre riserve 105.238 127.274
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.348 2.348
Risultato di esercizio ( 15.920) ( 21.029)
PATRIMONIO NETTO (12) 116.583 133.637
Accantonamenti (13) 5.506 5.452 1.005 946
Imposte differite (5) 6.801 7.735
Benefici successivi alla cess. del rapporto di lavoro (14) 3.077 3.238
Passività finanziarie (15) 112.085 37.670 38.018 12.252
Passività non finanziarie (16) 207 - 380 133
PASSIVITA' NON CORRENTI 127.675 50.376
Debiti commerciali (17) 71.146 43.024 63.513 38.211
Debiti tributari (18) 1.442 1.690
Passività finanziarie (19) 26.478 47.908
Altri debiti (20) 8.075 6.513
PASSIVITA' CORRENTI 107.141 119.625
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 351.400 303.638
158
ALLEGATO III
Conto Economico con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
Di cui
parti
Esercizio
Di cui
parti
2021 correlate
2020 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21)
114.173 38.093 114.379 42.194
Altri ricavi e proventi (22) 7.767 6.111 7.728 5.876
TOTALE RICAVI 121.940 122.107
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 1.551) 1.926
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) ( 47.111) ( 13.996) ( 49.489) ( 17.735)
Costi per servizi (24) ( 35.866) ( 5.138) ( 41.842) ( 5.972)
Costi per godimento beni di terzi (25) ( 8.375) ( 8.543) ( 8.126) ( 8.049)
Costi per il personale (26) ( 28.112) ( 27.496)
Altri oneri operativi (27) ( 1.253) ( 12) ( 1.957) ( 36)
Ammortamenti e svalutazioni (28) ( 16.786) ( 17.885)
Proventi/(oneri) finanziari (29) ( 1.200) ( 104) ( 643) ( 44)
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 18.314) ( 23.405)
Imposte dirette sull'esercizio (30) 2.393 2.376
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 15.920) ( 21.029)
159
ALLEGATO IV
Rendiconto Finanziario con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
Di cui
parti
Esercizio
Di cui
parti
2021
correlate
2020 correlate
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio
6.240
6.946
Risultato del periodo prima delle imposte ( 18.314) ( 23.405)
Ammortamenti / svalutazioni 16.786 17.885
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.597 ( 147)
Imposte sul reddito corrisposte 4.121 ( 342)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.200 643
Variazione nelle attività e passività operative 18.478 10.939 ( 1.735) 5.044
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
operativa
(32)
23.868 ( 7.101)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 351) ( 324)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 682) ( 425) ( 370)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso ( 745) ( 540)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) ( 76.009) ( 66.356) ( 5.468) 6.302
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di
investimento
(33)
( 77.787)
( 6.757)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 1.134) ( 907)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 53.749 25.285 15.322 9.136
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 1.112) ( 1.240)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.368 ( 955) 620
Proventi (-) e oneri finanziari (+) ( 1.200) ( 643)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
finanziaria
(34)
51.671 13.152
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 3.992 6.240
160
ALLEGATO V
Prospetto dei dati essenziali dell’ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti
Holding S.r.l. al 31 dicembre 2020
(Valori in unità di euro)
Esercizio Esercizio
2020 2019
Immobilizzazioni immateriali 71.599 72.506
Immobilizzazioni materiali 1.610.526 1.790.683
Partecipazioni 54.741.025 65.369.333
Attivi non correnti 56.423.150 67.232.522
Crediti commerciali 213.145 313.677
Crediti tributari 1.165.820 620.737
Disponibilità liquide 30.921 29.433
Altri crediti 3.134 3.020
Attivi correnti 1.413.020 966.867
Totale attivi 57.836.170 68.199.389
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 51.025.433 61.152.036
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti - -
Risultato d'esercizio ( 573.169) ( 122.941)
Patrimonio netto 50.567.302 61.144.133
Accantonamenti 90.107 113.613
Passività finanziarie - -
Passività non correnti 90.107 113.613
Debiti commerciali 7.178.761 6.941.643
Passività correnti 7.178.761 6.941.643
Totale patrimonio netto e passività 57.836.170 68.199.389
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 355.387 393.231
Altri ricavi e proventi - -
Totale ricavi 355.387 393.231
Costi operativi ( 448.887) ( 448.566)
Costi per godimento beni di terzi - -
Ammortamenti e Svalutazioni ( 263.591) ( 254.019)
Oneri diversi di gestione ( 66.024) ( 15.880)
Proventi/(Oneri) finanziari ( 313.642) 125.779
Risultato ante imposte ( 736.757) ( 199.455)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 163.588 76.514
Risultato netto dell'esercizio ( 573.169) ( 122.941)
STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
161
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Simone Badioli in
qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto
anche conto di quanto previsto dall’art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
- L’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
- L’effettiva applicazione;
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio, nel corso
dell’esercizio 2021.
Si attesta inoltre che il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente.
La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,
nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono
esposti.
17 marzo 2022
Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Massimo Ferretti Simone Badioli
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